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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Congelata l'operazione carbone Arcelor Mittal nel porto di Brindisi

L'impresa incaricata della logistica avrebbe sospeso la richiesta all'Autorità di sistema portuale in attesa di soluzioni alternative

BRINDISI – Congelato, al momento, il progetto di sbarcare 30mila tonnellate di coke e minerali per l’acciaieria Arcelor Mittal di Taranto sulla banchina di Costa Morena Est, nel porto esterno di Brindisi. La società Sir Servizi Industriali, incaricata da Arcelor Mittal della logistica di questa operazione, avrebbe comunicato infatti all’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale la sospensione della richiesta, in attesa di verificare possibilità alternative in altri siti.

Salta quindi la riunione convocata per venerdì mattina 6 settembre dall’authority presso i suoi uffici di Brindisi con Comune, Provincia, Asl, Arpa Puglia, Capitaneria e Ufficio sanitario portuale ed aeroportuale, estesa alla stessa Sir. La richiesta di spostare, ufficialmente per sei-otto mesi a Brindisi lo sbarco di 30 mila tonnellate di carbone coke e minerali per gli altoforni della ex Ilva era legata al sequestro penale delle banchine del quarto sporgente del porto di Taranto, in seguito al crollo di tre gru nel corso della tempesta del 10 luglio scorso.

Secondo la formulazione dell’istanza rivolta da Sir all’Autorità di sistema portuale, il quantitativo mensile di materiali da sbarcare ammonterebbe a circa 600mila tonnellate (30mila tonnellate per quattro-cinque giorni per settimana), con trasbordo diretto stiva-camion. Il sindaco Riccardo Rossi ha espresso immediatamente il no al progetto – Rossi è anche il presidente della Provincia – posizione subito condivisa da un vasto schieramento di forze rappresentate in consiglio comunale.

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