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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Carovigno

Scogli pubblici, sabbia privata

SPECCHIOLLA (Carovigno) – Un po’ di intrattenimento non guasta mai, in estate, quindi ok per la serata organizzata dall’associazione “Amici di Specchiolla” nella omonima borgata costiera dove, in verità, da festeggiare ci sarebbero: le maxi-bollette per il servizio idrico e fognario, l’intervento incompleto di restyling del lungomare, e il decimo tratto di spiaggia dato in concessione a privati.

SPECCHIOLLA (Carovigno) – Un po’ di intrattenimento non guasta mai, in estate, quindi ok per la serata organizzata dall’associazione “Amici di Specchiolla” nella omonima borgata costiera dove, in verità, da festeggiare ci sarebbero: le maxi-bollette per il servizio idrico e fognario, l’intervento incompleto di restyling del lungomare, e il decimo tratto di spiaggia dato in concessione a privati.

Non tutti sono contenti di come continuano ad andare le cose, a Specchiolla, e non sono affatto d’accordo nel vedere il bicchiere mezzo pieno. La strada del lungomare è stata allargata per fare posto alle piste ciclabili, ma le stesse non sono state delimitate e quindi non ci sono. L’immobile destinato a sede del posto di soccorso estivo e a servizi pubblici (incluso un posto di polizia urbana) è rimasto a livello di rustico.

Le uniche cose che funzionano bene per Specchiolla, al Comune di Carovigno, dicono gli scontenti, sono l’ufficio delle concessioni demaniali e quello della riscossione tributi. I nuovi marciapiedi hanno fatto, poi, la felicità degli ambulanti, non si sa bene se con licenza o meno: occupati da bancarelle, soprattutto di sabato e di domenica, e qualcuno ci piazza sopra anche il furgone.  Tanto il posto di polizia urbana è vuoto, e se la pavimentazione si rompe o si sporca d’olio di motore, paga Pantalone.

La questione delle spiagge è diventata molto seria: le concessioni a privati sono salite a dieci, sono rimasti liberi solo gli scogli e due piccoli tratti di sabbia alla cosiddetta ‘spiaggia grande’, compressi tra tre stabilimenti balneari. Ma questi ultimi tratti liberi non sono raggiungibili o praticabili per i diversamente abili o per gli anziani non automuniti. A questi ultimi resta ben poco, di Specchiolla, e ciò denota anche la scarsa lungimiranza di certe politiche sociali del Comune.

Se un anziano deve andare a mare, si deve accontentare degli scogli se riesce ad accedere rischiando non poco, o di qualche spazio tra l’erba secca (vedi foto). Non sono certo queste le indicazioni dell’utilizzo delle coste impartite ai Comuni dalla Regione Puglia, aggirate con un gioco di percentuali tra tratti liberi e tratti in concessione dove i primi però comprendono soprattutto roccia e non sabbia, e i secondi invece comprendono le parti migliori, asservite a camping, residence, eccetera.

E anche se a Specchiolla qualcuno si lamenta, poco importa: è gente che vota a S.Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Brindisi, Mesagne, Bari. L’importante è che fatturino gli imprenditori balneari. Ovviamente tutti, o quasi tutti di Carovigno. Gli amministratori dei Comuni di provenienza dei residenti, invece, tacciono.

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