rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Statuto imprese, unanimità al Senato

ROMA - Passa al Senato il disegno di legge sullo Statuto delle imprese, con il voto unanime di maggioranza e opposizione. Il senatore Salvatore Tomaselli spiega le ragioni del foto favorevole del Pd al provvedimento, affermando che "con questo provvedimento trovano dignità di norma legislativa alcuni princìpi fondamentali che esaltano il ruolo sociale ed il peso economico della piccola e media impresa nel nostro paese: il rapporto tra l'imprenditoria diffusa e il territorio; la effettiva libertà d'impresa quale fattore di crescita e sviluppo; la sussidiarietà tra pubblica amministrazione e imprese; una regolazione intelligente che abbatta i pesanti oneri burocratici a carico delle Pmi".

ROMA - Passa al Senato il disegno di legge sullo Statuto delle imprese, con il voto unanime di maggioranza e opposizione. Il senatore Salvatore Tomaselli spiega le ragioni del foto favorevole del Pd al provvedimento, affermando che  "con questo provvedimento trovano dignità di norma legislativa alcuni princìpi fondamentali che esaltano il ruolo sociale ed il peso economico della piccola e media impresa nel nostro Paese: il rapporto tra l'imprenditoria diffusa e il territorio; la effettiva libertà d'impresa quale fattore di crescita e sviluppo; la sussidiarietà tra pubblica amministrazione e imprese; una regolazione intelligente che abbatta i pesanti oneri burocratici a carico delle Pmi".

"Il gruppo del Pd ha contribuito con i propri emendamenti a rendere il testo ancora più incisivo ed efficace, scongiurando il rischio che fosse solo un insieme di norme manifesto. Per questo - dice Tomaselli - non nascondiamo i limiti di questo provvedimento, frutto dell'assenza di coraggio e determinazione di maggioranza e governo, ostaggio dei vincoli posti continuamente dal Ministero dell'Economia. A cominciare dal mancato immediato e integrale recepimento della direttiva comunitaria dello scorso marzo in materia di ritardati pagamenti, sostituito con una delega al governo con cui si rinvia ancora la soluzione di uno dei maggiori problemi che hanno le Pmi nei confronti della pubblica amministrazione".

Il Pd avrebbe anche voluto inserire, spiega ancora Salvatore Tomaselli, "misure volte a consolidare il rapporto tra Pmi, ricerca e innovazione, mediante l'adozione di programmi strategici e la previsione di impegni più vincolanti in tale direzione nell'azione di governo. Resta l'importanza di un provvedimento che, finalmente, esalta la funzione straordinaria di quell'immenso patrimonio di energie, ingegno, voglia di fare e sacrifici rappresentato dall'imprenditoria diffusa nel nostro Paese".

"In attesa che l'Italia - conclude Tomaselli - torni ad avere una moderna ed efficace politica industriale che questo governo ha letteralmente cancellato dall'orizzonte della sua azione, indebolendo le straordinarie potenzialità del nostro tessuto produttivo e lasciandolo sostanzialmente solo nelle intemperie della crisi più grave degli ultimi decenni. Ma questo, ormai, potrà avvenire solo in una nuova fase politica e con un nuovo governo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Statuto imprese, unanimità al Senato

BrindisiReport è in caricamento