BRINDISI – I sindacati confederali di categoria temono che a causa del blocco del turn over del personale civile, la capacità dei servizi della Stazione navale di Brindisi crolli entro il 2024. Lo dicono le segreterie territoriale di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, “fortemente preoccupate per la continua ed inesorabile riduzione degli organici di Maristanav.

“Da anni il blocco delle assunzioni impedisce il ricambio generazionale con la conseguenza della mancata trasmissione di un modernissimo know-how unico ed insostituibile nel campo della cantieristica navale”, denunciano i sindacati, riferendosi alla perdita irrimediabile di saperi professionali nell’ex Arsenale del Seno di Ponente.

“A fronte delle tante figure professionali andate in pensione e delle tante altre che cesseranno dal servizio nei prossimi anni, il blocco del turnover senza immediati correttivi provocherà, prevedibilmente entro la fine del 2024, il crollo della capacità lavorativa e la paralisi totale delle attività”, è la previsione.

La mancanza di provvedimenti adeguati nella legge di bilancio dello Stato tesi ad attivare “un piano straordinario di assunzioni nel Ministero della Difesa la problematica è destinata ad aggravarsi con ricadute negative sul territorio sia dal punto di vista economico che occupazionale”.

Su questo fronte, l’appello dei sindacati coincide con le richieste degli stati maggiori: “Unendosi agli appelli dei massimi vertici militari nazionali e dalle direzioni generali dell'arma”, i sindacati invitano “tutti gli esponenti politici e istituzionali del territorio a monitorare con attenzione gli sviluppi della problematica al fine di creare sinergie per il rilancio della economia di tutto il territorio”.