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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Tecnogal: "Così la Fiom colpisce la reputazione dell'azienda"

Nota della società brindisina dopo l'incontro di lunedì sera in Confindustria Brindisi

Riceviamo e pubblichiamo una nota della direzione della Tecnogal di replica al comunicato diffuso ieri dalla Fiom Cgil di Brindisi, riguardo al mancato pagamento delle spettanze dei lavoratori. 

In merito alle notizie inesatte e ai dati artatamente pubblicati al solo scopo di affossare la reputazione dell’azienda, la direzione intende precisare che quanto affermato dal sig. Leo, sindacalista della Fiom, non solo non corrisponde alla realtà dei fatti, in qualsiasi momento verificabile presso gli uffici di questa società, nonché presso gli uffici pubblici competenti, ma corrisponde, a parere della suddetta, ad un intento denigratorio e lesivo del buon nome dell’azienda, le cui motivazioni, francamente, sfuggono.

Le mensilità mancanti sono 4, nei casi più gravi, benché la media degli stipendi arretrati dell’intera azienda, considerati i lavoranti in forza ad oggi, sono 3. Pur comprendendo le difficoltà oggettive in cui si trovano i lavoratori, si precisa che la direzione sta continuando a somministrare acconti, man mano che bonifici e pagamenti di clienti pervengono a fronte di fatture scadute o in scadenza, senza dirottare un solo euro ad esigenze terze diverse dalle bollette Enel o dalle utenze specifiche (carburanti, oli, materiale di consumo necessario alla continuità lavorativa, per i quali, per inciso, anche il datore di lavoro ha contribuito personalmente con fondi propri).

Si chiarisce, altresì, che l’intento di fomentare animi già in stato di agitazione non costituisce tanto un’occasione di far riconoscere diritti calpestati, ma solo di creare ulteriore disordine in una situazione già di per sé precaria, considerato che l’azienda non ha mai trattenuto un solo euro nelle proprie casse, né ne ha dirottati verso altri progetti di natura estranea alla sopravvivenza dell’azienda stessa. Tali comportamenti lesivi, rischiano, altresì, di minare i già delicati rapporti con i clienti, che, in virtù di queste sconsiderate azioni, potrebbero decidere di interrompere il flusso di pagamenti a favore di questa società, con ulteriori gravi ripercussioni.

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