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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Trivellazioni: Epifani invoca norme europee, la Mariano nuove regole

Altre prese di posizione contro le autorizzazioni governative per prospezioni petrolifere davanti alle coste di Bari e Brindisi. Dopo il senatore Salvatore Tomaselli, anche il consigliere regionale Giovanni Epifani e la deputata Elisa Mariano, del Pd, annunciano azioni specifiche

BRINDISI - Altre prese di posizione contro le autorizzazioni governative per prospezioni petrolifere davanti alle coste di Bari e Brindisi. Dopo il senatore Salvatore Tomaselli, anche il consigliere regionale Giovanni Epifani e la deputata Elisa Mariano, del Pd, annunciano azioni specifiche. “L'Europa deve prendere una posizione chiara in campo energetico e impedire che il vuoto legislativo in materia consenta a ciascun Paese di decidere in completa autonomia su di una tematica così cruciale”, dice Giovanni Epifani in una lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi e ai cinque europarlamentari pugliesi (Rosa D’Amato, Raffaele Fitto, Elena Gentile, Barbara Matera, Eleonora Forenza) “affinché la questione delle trivellazioni per la ricerca di petrolio o gas lungo le coste adriatiche venga decisa nella giusta sede, ovvero nel Parlamento europeo”.

La richiesta di Epifani agli europarlamentari pugliesi è chiara: l'Ue definisca regole certe e uniformi in campo energetico per tutti i Paesi membri.  “E' assurdo che dopo anni di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali in Puglia, a pochi chilometri dal litorale pugliese si trivelli perché lo ha deciso il governo croato. L'assenza di un intervento legislativo da parte dell'Ue infatti ha consentito il proliferare di un'autoregolamentazione selvaggia tale che due Paesi possono adottare scelte energetiche divergenti, anche se quei Paesi sono distanti pochi chilometri. A livello europeo stiamo assistendo allo stesso paradosso che viviamo da anni nel territorio nazionale dove agli sforzi di Regioni come la Puglia, che con regolamentazioni specifiche valorizzano e promuovono il settore delle energie pulite, non corrisponde una politica energetica comune cosicché gli sforzi dei territori virtuosi vengono vanificati dall'assenza di una pianificazione razionale delle risorse prodotte”.  

Elisa Mariano dà invece notizia di una risoluzione sulle trivellazioni a prima firma della deputata Pd Stella Bianchi, che non punta sul blocco delle stesse ma su una nuova regolamentazione. "L'impegno ad accelerare l'abbandono delle fonti fossili  e per promuovere ulteriormente fonti rinnovabili ed efficienza energetica da parte nostra è massimo. Per questo incalziamo il governo anche attraverso lo strumento delle risoluzioni in Commissione. Ma questa risoluzione, a prima firma della collega Bianchi e frutto di un lavoro comune tra le due commissioni interessate, presenta molti altri positivi aspetti, oltre a porsi l'obiettivo della massima sicurezza dell'ambiente e di un maggiore coinvolgimento nelle decisioni dei territori coinvolti. Era importante che anche la Camera si pronunciasse su un tema così delicato che riguarda da vicino Brindisi e la Puglia" dice la parlamentare brindisina..

Questi gli elementi principali della risoluzione approvata dalle due commissioni: regole comuni nel bacino del Mediterraneo, estensione del divieto delle dodici miglia anche ai procedimenti in corso all'entrata in vigore del decreto legislativo 128/2010 demandata ad un disegno di legge specifico ispirato alle finalità del decreto citato, sospensione delle attività in zone di elevato rischio sismico e vulcanico, massima protezione per le aree di reperimento dei parchi costieri e marini, esclusione dell'area del golfo di Taranto, analisi costi benefici rispetto ad altre attività economiche, coinvolgimento del ministero dell'ambiente in presenza di falde acquifere o elevati rischi sismici o rilevanti criticità geologiche.

Inoltre, aumento delle royalties per le nuove concessioni, garanzia da parte dei titolari di concessioni di adeguati piani di emergenza e delle risorse necessarie a interventi immediati di sicurezza, di disinquinamento e bonifica in caso di incidente oltre alle risorse necessarie al decommissioning, così della presenza di adeguati requisiti economici e tecnici e della copertura integrale dei costi derivanti da incidente grave, partecipazione dei cittadini, indipendenza della futura autorità di regolamentazione dalle competenze di rilascio autorizzazioni e riscossione introiti, dunque dal ministero dello sviluppo economico e dal ministero dell'economia, divieto della tecnica della fratturazione idraulica (fracking), inclusione del parere degli enti locali nei procedimenti di valutazione di impatto ambientale, rispetto della direttiva sulle emissioni industriali, controllo annuale degli impianti a carico delle società concessionarie.

Infine le commissioni impegnano il governo ad accelerare l'abbandono delle fonti fossili per promuovere ulteriormente fonti rinnovabili ed efficienza energetica.

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