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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Santa Teresa, accordo siglato in Regione: salva la cassa integrazione in deroga

L'intesa è giunta al termine di un lungo confronto con la Task force per le emergenze occupazionali. Definito un "programma operativo  dei lavoratori nelle attività"

BRINDISI – I lavoratori della Santa Teresa non perderanno la cassa integrazione in deroga. Si è concluso con una fumata bianca il vertice che si è svolto ieri (30 maggio) presso la sede della Regione Puglie, in presenza del presidente della task force per le emergenze occupazionali, Leo Caroli, e del suo staff. Hanno partecipato all’incontro anche il vice presidente della Provincia di Brindisi, Domenico Tanzarella, i dirigenti dell’ente, l’amministratore unico della società in house della Provincia e i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.

In caso di mancato accordo, gli ammortizzatori sociali approvati lo scorso dicembre dalla Regione sarebbero saltati. Il rischio è stato scongiurato dopo un confronto andato avanti per ore, nel corso del quale è stato definito un “programma operativo  dei lavoratori nelle attività, valorizzando le professionalità acquisite – si legge in un comunicato a firma della segreteria confederale Cgil - a rotazione degli stessi in cassa Integrazione e un  piano di formazione e di riqualificazione professionale  con il cofinanziamento pubblico”.     

“I lavoratori, temevano una rotazione non equa che significava eventuale discriminazione e diffida tanto da far saltare la concessione dell’ammortizzatore sociale, quale sacrificio dei lavoratori per concorrere a traguardare gli obiettivi di rilancio aziendale”.

Importante è stata la mediazione di Domenico Tanzarella che “ha elevato l’azione politico istituzionale della Provincia – si legge ancora nella nota della Cgil - assumendo una posizione prima verso tutto il consiglio provinciale  poi  di equilibrio tra i dirigenti provinciali per ratificare l’accordo richiamato fra tutte le parti in causa”.

“Il progetto di rilancio aziendale per il quale sta lavorando è finalizzato a non perdere nemmeno un posto di lavoro e garantire la qualità dei servizi al territorio. È un percorso faticoso con momenti di tensione e fibrillazione tra i lavoratori”.

Nel comunicato, la Cgil ricorda che prima dell’accordo di ieri era stato “condiviso un piano industriale della società per il superamento di questa fase di criticità (tagli alle Province delle risorse da parte del governo) a conseguire l’obiettivo della tutela di tutta la forza lavoro in servizio, la quale per corso dell’anno 2017 vedrà ridotto la retribuzione mensile compensata in parte dalla Cigd”.

“Questa vertenza – conclude il sindacato - è incardinata in quella complessiva del territorio di Brindisi il cui documento condiviso tra tutti i segretari di categoria e le Confederazioni Cgil – Cisl e Uil, di avviare immediatamente una nuova fase di reale confronto in cui il metodo della programmazione partecipata diventa nel nostro territorio lo strumento per promuovere occupazione stabile e miglioramento della qualità della vita”

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