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Un Primitivo porta la Puglia in vetta

TARANTO - La proclamazione non è ufficiale, ma è un dato di fatto riscontrato dalla media matematica - oltre che con la ragione di un gourmet - delle citazioni di tutte le guide enologiche italiane. E così anche la Puglia scala finalmente il vertice della classifica dei vini italiani, e piazza al quarto posto assoluto una bottiglia di rosso. E che rosso. Il vino è il Primitivo di Manduria "Es" del 2009, prodotto dal viticoltore Gianfranco Fino, sede sociale a Lama (Taranto), sette ettari di vitigni ad alberello di Primitivo nell'agro di Manduria, più un ettaro di Negroamaro. Una di quelle aziende piccole ma eccellenti che la vostra nuova Pac europea paragona a otto ettari di patate, cari commissari di Bruxelles.

TARANTO - La proclamazione non è ufficiale, ma è un dato di fatto riscontrato dalla media matematica - oltre che con la ragione di un  gourmet - delle citazioni di tutte le guide enologiche italiane. E così anche la Puglia scala finalmente il vertice della classifica dei vini italiani, e piazza al quarto posto assoluto una bottiglia di rosso. E che rosso. Il vino è il Primitivo di Manduria "Es" del 2009, prodotto dal viticoltore Gianfranco Fino, sede sociale a Lama (Taranto), sette ettari di vitigni ad alberello di Primitivo nell'agro di Manduria, più un ettaro di Negroamaro. Una di quelle aziende piccole ma eccellenti che la vostra nuova Pac europea paragona a otto ettari di patate, cari commissari di Bruxelles.

"Es" dunque è tra i migliori quattro vini d'Italia, quelli che per Alesandro Regoli, direttore di Wine News,  "mettono d'accordo tutte le guide italiane". L'elogio del calore di un Primitivo Doc affidato ad un collegamento web durante la conferenza stampa di stamani ad Agrilevante, in Fiera a Bari.  Ai giornalisti presenti all'evento nel corso della rassegna specializzata, è stato spiegato come il risultato derivi dall'incrocio delle liste dell'Espresso, del Gambero Rosso, di Ais-Bibenda, della guida di Veronelli e di quella di Slow Food.

Un bella notizia tra tante pessime, come quelle che arrivano da Bruxelles, e l'assessore regionale Dario Stefà tributa ai produttori Gianfranco e Simona Fino il riconoscimento che meritano: "La Puglia ringrazia Gianfranco Fino per questo risultato che riconosce la qualità di un vino prodotto caparbiamente da un vitigno autoctono e che simboleggia una delle nostre tracce identitarie più antiche". Contentissimo anche Leonardo Palumbo, presidente dell'Assoenologi Puglia: "E' una festa per tutti", dice, la giusta ricompensa per il lavoro portato avanti negli ultimi anni. Gianfranco e Simona Fino si schermiscono: "Abbiamo messo a frutto le esperienze di altri colleghi illustri", dicono.

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