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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Vendemmia e questione femminile: "Contratti discriminatori"

BRINDISI – Lo ha detto proprio ieri l’assessore regionale all’Agricoltura, Dario Stefano, che la vendemmia 2010 in Puglia si sta rivelando di alta resa e qualità. Le aziende vitivinicole di punta hanno già ricominciato ad alimentare il marketing organizzando o partecipando a manifestazioni, vendemmie notturne, annunciando nuovi prodotti. Dietro tutto ciò non bisogna tuttavia dimenticare una componente importante di questi successi, e cioè i lavoratori, in massima parte stagionali, che operano nel settore. Lo dice la segretaria provinciale della Flai Cgil, Giovanna Tomaselli, sottolineando come ancora le braccianti percepiscano un salario inferiore a quello dei colleghi di sesso maschile. Insomma, nelle campagne l’innovazione del prodotto fa passi da gigante, ma i contratti sono fermi al palo.

BRINDISI – Lo ha detto proprio ieri l’assessore regionale all’Agricoltura, Dario Stefano, che la vendemmia 2010 in Puglia si sta rivelando di alta resa e qualità. Le aziende vitivinicole di punta hanno già ricominciato ad alimentare il marketing organizzando o partecipando a manifestazioni, vendemmie notturne, annunciando nuovi prodotti. Dietro tutto ciò non bisogna tuttavia dimenticare una componente importante di questi successi, e cioè i lavoratori, in massima parte stagionali, che operano nel settore. Lo dice la segretaria provinciale della Flai Cgil, Giovanna Tomaselli, sottolineando come ancora le braccianti percepiscano un salario inferiore a quello dei colleghi di sesso maschile. Insomma, nelle campagne l’innovazione del prodotto fa passi da gigante, ma i contratti sono fermi al palo.

“In questi giorni si sta ultimando la vendemmia, e tutti i dati ci dicono che c’è un aumento del 10% delle uve raccolte  rispetto allo scorso anno e che la qualità è eccellente. Si parla di questa come l'annata d'oro per la vitivinicoltura salentina;che consentirà di ottenere sempre più riconoscimenti sui mercati nazionali ed internazionali. Numerose aziende di entità piccole nel corso di questi ultimi anni sono state costrette a chiudere, ma quelle che si sono cimentate con l’innovazione, che hanno creato la cosi detta filiera corta, nonostante la crisi sono riuscite ad incrementare il loro valore aggiunto.

E’ di questi giorni la notizia che aziende eccellenti del nostro territorio come Tormaresca, di San Pietro Vernotico, Cantine Due Palme di Cellino San Marco, Tenute Carrisi di Sandonaci-Cellino, Tenute Rubino di Brindisi , l'azienda Candido di Sandonaci ,Martucci San Pancrazio-Sandonaci che hanno i   certificati ISO, BRC e IFS. stanno o hanno messo in cantiere varie iniziative , dalla festa con la vendemmia notturna , alla partecipazione di Cantine aperte in Puglia, concorsi fotografici insomma la fantasia non manca , tutti con l’intento di pubblicizzare i propri vini.

Noi , come Flai Cgil  ,non dimentichiamo che le aziende del settore agro-alimentare hanno il merito di dare occupazione ad un numero di addetti di gran lunga superiore agli altri settori ed hanno un ruolo trainante per l’economia brindisina e pugliese , poco riconosciuto dai vari amministratori e governanti. Come non bisogna dimenticare che tutte queste aziende, che ci inorgogliscono, utilizzano una manodopera prettamente femminile, altamente professionalizzata per l’esperienza lavorativa accumulata in tutti questi anni. Parte dei successi di queste aziende sono dovuti anche a loro. O no?

Eppure si persevera con atteggiamenti padronali dei tempi andati. L’azienda si è innovata, modernizzata, realizza più profitto ma il rapporto con le lavoratrici e con il Sindacato è vecchio e padronale. Ma dietro quei vini cosa c’è? Dietro la vendemmia notturna quanti e quali diritti sono negati? Perché  non si realizza la parità uomo-donna nel salario a parità di mansione e qualifica? Le donne, in queste aziende ,pur essendo specializzate percepiscono una retribuzione giornaliera inferiore rispetto ai loro colleghi , pur lavorando per un numero superiore di giornate le vengono accreditate meno giorni .

Solo un’azienda,di tutte queste di successo, ha riconosciuto ai lavoratori un aumento salariale di ben 50 centesimi al giorno. C’è l’azienda che preferisce far lavorare i pensionati al posto delle lavoratrici dello scorso anno;continuano a vedere il sindacato, o meglio la Cgil, come fumo negli occhi e per concedere una semplice assemblea sindacale,tergiversano, prendono tempo e cercano cavilli pur di non riconoscere un diritto. Abbiamo voluto fare solo alcuni esempi, per auspicare nuove relazioni sindacali che ridiano dignità al lavoro delle donne e degli uomini affinché si valorizzi il lavoro dipendente ed imprenditoriale”.

 

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