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Vendola sul porto: «Così non si va avanti»

BARI - Il governatore Vendola ha preso atto che la situazione creata dal presidente Haralambidis è insostenibile, e che il fronte-Brindisi è unito contro il greco e la sua volontà di nominare Guadagnuolo.

BARI - Altro che "Vendola è con Haralambidis”, come ha titolato un giornale locale all'indomani della conferenza stampa (per due) convocata dal professore greco, e come lo stesso presidente dell'Autorità portuale voleva fare intendere: «Oggi il governatore ha preso atto che il "fronte Brindisi” è compatto e che la nomina di Guadagnuolo non passerà». Parole del sindaco Mimmo Consales, uno dei partecipanti all'incontro che si è svolto questo pomeriggio e che è stato voluto dal consigliere regionale Giovanni Brigante. Erano presenti anche il presidente della Camera di commercio, Alfredo Malcarne, e il componente del Comitato portuale, l'imprenditore Teo Titi.

Un vertice convocato da Vendola per discutere dei gravi fatti accaduti nei giorni scorsi a Brindisi: prima le parole offensive contro quanti avevano raccolto firme per chiedere il rinvio del Comitato, poi il mancato svolgimento del Comitato stesso, per mancanza del numero legale dovuta alla ferma opposizione della maggioranza dei componenti ai metodi utilzizati da Haralambidis per imporre Guadagnuolo; infine lo schiaffo alla stampa locale, che Haralambidis non ha mai preso in considerazione (fatta eccezione per pochissimi fortunati).

Oggi però a Bari non si è discusso del problema Guadagnuolo, ma del problema Harlambidis, «che in questi giorni è di nuovo lontano dalla città, pare per la Pasqua Greca», aggiunge il sindaco. Il presidente Vendola ha detto che «così non si può più andare avanti», ed ha capito che, almeno questa volta, il "fronte-Brindisi” sembra unito più che mai e deciso ad andare avanti con decisione.

Soddisfatto il consigliere Brigante: «Ritenevo opportuno che il governatore ascoltasse le istanze delle istituzioni locali, senza intermediazioni. In questo modo ha potuto comprendere qual è lo stato dei rapporti, oggi, nel porto di Brindisi. Uno stato che ha un solo colpevole, il presidente Haralambidis, che spesso si comporta senza il minimo rispetto per le istituzioni locali, l'imprenditoria brindisina e perfino la stampa».

I critici del presidente greco, cioé quasi tutti i componenti del Comitato, non solo bocceranno la scontata ri-proposizione di Guadagnuolo, ma non approveranno nemmeno il Bilancio dell'Autorità, documento che secondo la legge doveva essere approvato entro il 30 aprile ma di cui ancora non si è vista nemmeno l'ombra. Se il bilancio non sarà approvato, il presidente (che è già sub-iudice) potrà occuparsi solo dell'ordinaria amministrazione. E a quel punto il ministro dei Trasporti sarebbe quasi obbligato al commissariamento dell'ente.

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