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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Vite ad alberello, nasce l'Accademia

BRINDISI – In Australia bastano 50 ore di lavoro meccanizzato per un ettaro di vigneto, in Italia la media per gli interventi su una superficie analoga è di 1000 ore. Non c’è paragone, sul piano dei costi del lavoro. Ma ugualmente tra Brindisi e Lecce si è registrata una convergenza di propositi tale da impegnare istituzioni, produttori, ricercatori e specialisti dell’alimentazione e dell’agroalimentare nella costituzione dell’Accademia dell’Alberello Pugliese.

BRINDISI – In Australia bastano 50 ore di lavoro meccanizzato per un ettaro di vigneto, in Italia la media per gli interventi su una superficie analoga è di 1000 ore. Non c’è paragone, sul piano dei costi del lavoro. Ma ugualmente tra Brindisi e Lecce si è registrata una convergenza di propositi tale da impegnare istituzioni, produttori, ricercatori e specialisti dell’alimentazione e dell’agroalimentare nella costituzione dell’Accademia dell’Alberello Pugliese. La vite ad alberello ha la stessa valenza storica, economica e paesaggista degli olivi secolari, e pertanto –questo è l’obiettivo della nuova associazione- va non solo difesa, ma incrementata come tipologia di coltivazione.

Soci fondatori dell’Accademia dell’Alberello Pugliese sono il presidente della Provincia di Lecce, Marco Maria Gabellone,  il sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, il sindaco di Cellino San Marco, Claudio Pezzuto, il sindaco di Novoli, Oscar Marzo Vetrugno, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il sindaco di Squinzano, Giovanni Marra, il sindaco di Salice Salentino, Donato Demitri, il sindaco di San Pietro Vernotico, Giampietro Rollo, il presidente di Cantine Due Palme, Angelo Maci (promotore della costituzione dell’Accademia), Il presidente  della Cantina  sociale di San Donaci, Marco Pagano, e il presidente della Cantina  Risveglio Agricolo, Giovanni Nardelli.

Il comitato scientifico è composto da Sergio Pede, medico, Margherita Caroli (U.O. di Igiene e Nutrizione, Dipartimento di Prevenzione Asl Brindisi), Alessandro Distante (ordinario Università di Pisa e presidente  Isbem di Brindisi). Componenti del comitato tecnico sono Donato Antonacci (direttore Istituto sperimentale di Turi), Paolo Amirante (ordinario Università di Bari, Cosimo Lacirignola, (direttore Istituto agronomico meridionale di Valenzano), Antonio Calò (docente della Sezione Sperimentale della Viticoltura di Conegliano Veneto, nonché presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino), Vittorio Marzi (presidente dell’Accademia dei Georgofili Sez. Sud/Est ed ordinario presso l’Università di Bari), il generale Francesco Zito (vice comandante interregionale dei Carabinieri del Triveneto e dell’Emilia Romagna) e Cosimo Durante (sindaco del Comune di Leverano).

“Anche il nostro alberello pugliese va tutelato, salvaguardato e incoraggiato con un contributo annuale per ettaro, da corrispondere al viticoltore in quanto incentivo per la conservazione del patrimonio paesaggistico e non in quanto mero sussidio”, dice Angelo Maci a proposito degli obiettivi dell’Accademia, cui possono aderire “tutti i proprietari e produttori di vitigni ad alberello, periti agrari, agronomi, enologi e ricercatori”.

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