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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni

Anche i socialisti dicono no a Nando Marino candidato sindaco

Annullato l'incontro con Emiliano e Cassano previsto per questo pomeriggio. La base del Pd al lavoro su un nome alternativo: oltre a Carmelo Grassi, Pino Marchionna. Sul tavolo del Pd arriva la disponibilità di Vincenzo Guadalupi che chiede primarie codice etico: "Ci metto la faccia, a condizione di rompere con il passato e rinnovare i dirigenti del Comune"

BRINDISI -  Ancora un “no” all’ipotesi Nando Marino candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra trainata dal Pd: hanno scosso la testa in segno di disapprovazione anche i Socialisti che ieri hanno partecipato all’incontro per la definizione degli alleati e quel “nossignore” di fatto ha mandato all’aria i programmi, più baresi che brindisini, di ufficializzare oggi il nome del presidente dell’Enel Basket per la corsa in direzione del Comune.

Nando MarinoSi apprende che nella serata odierna, 17 marzo (data evidentemente non proprio fortunata), il Partito democratico o meglio Michele Emiliano, segretario regionale dello stesso, oltre che governatore della Puglia, e Area Popolare, più esattamente la parte che si riferisce a Massimo Cassano (anche lui barese)  erano pronti all’investitura in favore di Marino. Ma il piano è saltato, ammesso che effettivamente ci sia stata una volontà in tal senso.

Il condizionale è d’obbligo perché è impossibile trovare conferme con dichiarazioni e virgolettati in una fase delicata come questa, caratterizzata da un travaglio interno al Partito democratico dove è evidente che il numero uno della squadra di basket, nonché della Lega A, non incontra il favore della base del Pd.

Non di quello espressione dei 25 firmatari della lettera-appello rivolta al commissario cittadino del partito, Sandra Antonica, e al segretario provinciale, Maurizio Bruno, di azzerare quanto fatto sinora per dare effettivamente il via a un nuovo corso improntato a scelte autenticamente condivise. Dal programma al candidato sindaco che i firmatari vorrebbero scegliere in maniera democratica senza imposizioni e a titolo di proposta avrebbero fatto i nomi di Carmelo Grassi e Giuseppe Marchionna, non nuovi in verità.

Michele Emiliano-7Più di qualcuno sostiene che Marino sia stato scelto da Emiliano e che piaccia anche a Cassano con il quale il governatore dialoga spesso in Regione pur essendo Area popolare (Ncd, a voler essere rigorosi) all’opposizione. Poco importa se inizialmente Marino sia stato contattato dal “nemico” politico di entrambi, al secolo Luigi Vitali. E risolvibili sarebbero i conflitti di interesse di Marino perché si dice che Emiliano avrebbe già ottenuto garanzie da Marino in relazione alle dimissioni da presidente dell’Enel Basket.

La questione, invece, non è ritenuta per niente facile dai socialisti che rispondono ai nomi di Vincenzo Guadalupi e Domenico Tanzarella, due che hanno fatto parte della storia politico-amministrativa del Brindisino: il primo nel capoluogo, dove ai trascorsi importanti di famiglia, si aggiungono le esperienze maturate in prima persona, essendo stato assessore, consigliere comunale e difensore civico, oltre che candidato sindaco con una lista a suo nome, l’altro a Ostuni dove risulta essere stato il primo cittadino più longevo.

Euprepio Curto-2Maurizio Bruno a cui ieri spettava il compito di fare gli onori di casa (era assente Antonica) ha voluto che Guadalupi fosse presente all’incontro al quale hanno partecipato le seguenti forze politiche:  l’Udc con Euprepio Curto, il quale ha delegato Raffaele Iaia per la campagna elettorale (l’ex assessore non si candida ha fatto sapere perché è imputato in un processo a Brindisi),  Sì democrazia di Roberto Fusco (assente), presenti Giorgio Sciarra e Gabriella Argentieri, Sviluppo e Lavoro con Giovanni Brigante e Claudia Zezza anche per il movimento di Dario Stefàno (ex Sel). Oltre ai coordinatori di Area Popolare, il cittadino Cosimo De Michele, con delega alle elezioni in città, e il provinciale Ciro Argese.

Cosa è successo? Il Pd aveva fatto sapere già ieri sera di aver avviato il percorso per la definizione della coalizione. Sembrava una strada in discesa. E invece no. Perché risulta che sia stata messa per iscritto la richiesta di primarie avanzata dai socialisti per mano di Guadalupi e trasmessa ai vertici nazionali del partito, ossia al vice ministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini. Nonché quella di adottare un codice etico in modo da avere liste “pulite”, il che significa impossibilità a candidarsi per chi è indagato.

“Le primarie restano uno strumento indispensabile per la scelta democratica del candidato sindaco”, dice Guadalupi. “Ma a Brindisi, a quanto pare, non ci sono le condizioni per procedere in questa direzione e allora è necessario arrivare a una scelta condivisa che non può essere calata dall’alto, ma maturata da valutazioni fatte a Brindisi da brindisini. In questo contesto, sicuramente non facile, io ci metto la faccia e dico sì, sono disponibile alla candidatura a sindaco, offro il mio nome alla coalizione a cui rimetto la scelta, ricordando che prima si parla di alleati, poi di programmi e infine di nomi”.

Corte dei Conti“Una condizione però la metto io sin da ora e cioè che ci sia un distacco vero, reale e autentico dal passato non solo nella composizione delle liste, anche nella macchina amministrativa e mi riferisco alla necessità di procedere a una rotazione dei dirigenti del Comune di Brindisi perché è assurdo che ci siano persone che ricoprono lo stesso ruolo niente di meno che ai tempi di Giovanni Antonino sindaco”.

“La rotazione è necessaria a maggior ragione ora che il Comune rischia il dissesto finanziario, stando all’ultima deliberazione della Corte dei conti: sarà un periodo di lacrime e sangue, ma questo non mi spaventa”.

Domani, 18 marzo, Pd e partner tornano a incontrarsi per parlare di programma e fissare i punti di azione definiti prioritari, tra i quali saranno inseriti rifiuti e urbanistica, in aggiunta allo stato di salute economico-finanziario dell’Amministrazione.

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