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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni

"E' stato rivotato il consiglio comunale uscente, pronti all'opposizione"

Il Movimento 5 stelle e Brindisi Bene Comune hanno seguito con un certo distacco emotivo il ballottaggio che ieri (19 giugno) si è concluso con il successo di Angela Carluccio. "O uno o l'altro per noi era la stessa cosa"

BRINDISI – Il Movimento 5 stelle e Brindisi Bene Comune hanno seguito con un certo distacco emotivo il ballottaggio che ieri (19 giugno) si è concluso con il successo di Angela Carluccio (coalizione di centro), prima sindaca nella storia di Brindisi, e la sconfitta di Nando Marino, candidato del centrosinistra. “O uno o l’altro – spiegano a BrindisiReport Stefano Alparone e Riccardo Rossi, candidati sindaco al primo turno rispettivamente fra le file di M5s e Bbc – per noi era la stessa cosa”.

I due movimenti rappresentano complessivamente il 21 per cento dell’elettorato brindisino (i pentastellati hanno raccolto il 13,54 per cento dei consensi, Brindisi bene comune il 7,70 per cento) e siederanno fra i banchi dell’opposizione (sia Brindisi bene comune che il Movimento 5 stelle hanno ottenuto due seggi a testa, inclusi Rossi e Alparone). Entrambe le forze hanno catalizzato quella parte dell’elettorato desiderosa di rompere con la vecchia guardia della classe dirigente, dando un segno di discontinuità rispetto al passato.

Per questo è concreta l’ipotesi che il movimento fondato da Beppe Grillo e quello di Riccardo Rossi possano fare fronte comune inRiccardo Rossi-2 consiglio comunale. “Assolutamente sì”, risponde lo stesso Rossi, contattato da BrindisiReport, alla domanda se potrà nasce un asse con il Movimento 5 stelle. “Da questo punto di vista – spiega l’ingegnere – non ci sono problemi. Lavoreremo con tutti quelli che hanno idee affini alle nostre”.

Rossi innanzi tutto fa i suoi auguri alla Carluccio per l’impegno “forte e difficile” che comporterà la fascia tricolore. “Noi siamo comunque molto amareggiati – afferma Rossi – per quello che è successo. Non mi riferisco all’esito del ballottaggio, perché non intravediamo grosse differenze fra le due parti, ma per i tanti errori che sono stati commessi a partire da febbraio (quando l’arresto dell’ex sindaco Mimmo Consales venne accompagnato dalle dimissioni in massa di tutti i consiglieri con conseguente nomina del commissario prefettizio, ndr) e fino alla presentazione delle liste. Siamo molto dispiaciuti perché si potevano creare le condizioni per costruire un’alternativa a Brindisi, ma così non è stato. Il dato dell’astensionismo è stato così elevato (41,46 per cento) perché il ballottaggio altro non era che un derby fra le due parti della città che noi volevamo sconfiggere". 

Rossi esprime “rimpianto per tutto quello che poteva essere e che non è stato”. “Noi abbiamo cercato – prosegue Rossi – di fare alleanze più larghe possibili con tutte le forze sane della città, dal notaio Michele Errico, a Roberto Fusco ai 5 stelle. Purtroppo non abbiamo avuto risposte positive e secondo me tutto ciò ha portato a questo esito. Spero che d’ora avanti si comprenda che bisogna anteporre l’interesse della città ai propri destini”. Brindisi bene comune ad ogni modo avrà un consigliere in più rispetto alla passata consiliatura. “Porteremo in consiglio – conclude Rossi – le nostre idee. Ricopriremo funzioni di controllo e anche di proposta, cercando di spingere la maggioranza sulle posizioni che sono quelle del nostro programma: una Brindisi giusta, sostenibile e solidale”.

Roberto Fico e Stefano Alparone (2) 3-2Sono evidenti le affinità con il Movimento 5 stelle, il cui candidato, Stefano Alparone, in buona parte condivide l’analisi del voto di Rossi. “Alla fine i cittadini – afferma Alparone – sono andati a votare il consiglio comunale uscente, ripartito in due coalizioni. Basti pensare che i voti raccolti dalle coalizioni della Carluccio e di Marino al primo turno, non si discostano di molto da quelli raccolti dalla coalizione di Mimmo Consales nel 2012. Per noi quindi non c’era grossa differenza fra i due schieramenti. Da prassi non abbiamo dato indicazioni di voto”.

E adesso per la prima volta nella sua storia il Movimento 5 stelle si appresta a prendere posto fra i banchi del consiglio comunale di Brindisi. “Non vediamo l’ora di insediarci – spiega Alparone – per fare quello che dovrebbe fare l’opposizione da prima forza di governo della città (il Movimento 5 stelle, con il 13,54 per cento dei consensi, è stata la lista più suffragata al primo turno, ndr). Spero che questo non lo dimentichi nessuno. Il ruolo affidatoci dai cittadini è importante. Anche se siamo all’opposizione, bisognerà ascoltare la nostra voce".

Per quanto riguarda un’eventuale fronte comune con Bbc, Alparone sostiene che “assi non ce ne sono, se non quella del lavorare sui singoli temi e sulle singole proposte. Non ci possono essere accordi preconfezionati – prosegue Alparone – perché l’accordo preconfezionato sa quasi di accomodamento. Noi porteremo avanti i nostri temi all’interno dell’aula consiliare e su quelli ci confronteremo su tutti”. Viene da chiedersi se i pentastellati brindisini non nutrano un pizzico di rimpianto, se si considerano gli straordinari exploit del Movimento a Roma a Torino, finite in mano ai 5 stelle, per non aver raggiunto il ballottaggio. “Ma con i se e con i ma – commenta Alparone – non si fa molta strada. Sia a Torino che a Roma c’era stata una esperienza pregressa di opposizione. Non era la prima volta che i 5 stelle si candidavano in questi due comuni. Ad ogni modo la nostra prima esperienza di partecipazione alla campagna elettorale ha dato un risultato eccezionale. Siamo, ripeto, la prima forza politica. Il risultato è ottimo, anche se c’è sempre un po’ di amarezza perché  noi puntavamo al ballottaggio e non ci siamo arrivati per poco. La risposa delle urne ha fatto capire che non era così velleitario questo traguardo”.

Le urne inoltre dicono che la Carluccio è una sindaca “da 20 per cento dell’elettorato”. “Questo - conclude Alparone – dovrebbe far riflettere il nuovo primo cittadino sul fatto che ci dovrebbe essere un approccio differente in consiglio comunale. O si dà un ascolto reale all’opposizione, o succede quello che si è sempre fatto in Italia, con la maggioranza che decide per sé, senza coinvolgere minimamente gli altri”.

E all'opposizione ci sarà anche l’avvocato Nicola Massari, unico consigliere di quel che resta del centrodestra. Questi dà al neo sindaco “i migliori auguri di buon lavoro e le congratulazioni per una vittoria che molti ritenevano inaspettata”. “Al tempo stesso – prosegue Massari - auspico che l'avvocato Carluccio possa offrire un segno di grande discontinuità, di genere ma soprattutto di contenuti, rispetto alle precedenti esperienze amministrative che la città ha avuto in passato. Serve ridare vita ad un tessuto cittadino fortemente ripiegato su se stesso e che ha bisogno di politiche di grande respiro per riemergere”.

“Per questo motivo, il lavoro che attende il neo sindaco è lungo e impegnativo  - dichiara ancora Massari - e la speranza è quella che sappia individuare donne e uomini capaci di ben amministrare. Noi, come opposizione, valuteremo volta per volta le proposte fatte dalla maggioranza e saremo sempre vigili affinchè- conclude Massari - il lavoro si svolga sempre nella massima trasparenza e rispetto verso i cittadini". 

E in serata il neo consigliere Gianluca Quarta, eletto fra le file della lista “Brindisi popolare”, ha convocato una conferenza stampa nel Gianluca Quarta e Ciro Argese-2corso della quale ha annunciato di aver rassegnato le dimissioni da presidente delle farmacie comunali (vista l’incompatibilità delle due funzioni), interrompendo anzitempo il contratto in scadenza nel 2018. Non solo. Quarta ha riferito di essere stato al centro di una serie di attacchi personali da parte degli avversari politici, proprio per l’incarico di amministratore della società in house del comune, con tanto di cori da stadio intonati dai militanti della fazione avversa all’esterno dei comitati elettorali di Brindisi popolare.

Il neo consigliere ha inoltre rivendicato il merito di aver chiuso gli ultimi due esercizi di bilancio con utili per 150mila euro, con fatturato di due milioni, dopo quattordici anni consecutivi chiusi in rosso dalle precedenti gestioni.

 Affianco a Quarta c’era anche Ciro Argese, coordinatore provinciale di Area popolare-Ncd, che ha attaccato l’ex sindaco Consales, ponendo la nuova amministrazione in linea di continuità con quella precedente. Secondo Argese Angela Carluccio ha vinto grazie soprattutto ai voti conquistati ai rioni Paradiso, Perrino e Sant’Elia. Ad ogni modo Argese non ha rinnegato la scelta di puntare sul presidente dell’Enel Basket, dicendosi pronto a risostenerlo. 
 

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