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Giovedì, 18 Aprile 2024
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In-Chiostri, libri-gusti e storie: bilancio positivo per la terza edizione

L’iniziativa promossa dall’associazione Diecieventotto-Manifesto per la Cultura e dalla sezione di Brindisi della Società di Storia Patria

BRINDISI - Chiude con un bilancio decisamente positivo la terza edizione della manifestazione culturale “In-Chiostri, libri-gusti e storie”. Tre giornate intense, dense di appuntamenti culturali di spessore, nelle quali si è registrata una bella partecipazione di pubblico. Presentazioni di libri, visite guidate, conversazioni e rappresentazioni teatrali hanno animato l’iniziativa promossa dall’associazione Diecieventotto-Manifesto per la Cultura e dalla sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia.

Ariane Baghai e Mimmo Tardio (2)-2

La serata conclusiva di “In-Chiostri” si è svolta sabato sera nel Museo Mapri, con la presentazione degli ultimi due libri in programma. Il primo è stato quello dell’autrice iraniana Ariane Baghai, “Il leone impagliato. Un caso per l’ispettore Alem Eshetu” (Pensa Editore), presentato dal professor Mimmo Tardio, che ne racconta la trama. La storia non è complicata. È ambientata ad Adis Abeba nei primi anni Novanta e il dittatore Menghistu è stato appena deposto. Il colonnello Alem Eshetu si ritrova casualmente a fare l’investigatore perché succede che in qualche modo si trova impigliato in una curiosissima vicenda in quanto sovrintende a una palazzina di docenti universitari italiani, alla loro incolumità. Tardio evidenzia come l’autrice racconti molto bene come è visto il tipo italiano che vive in quel periodo, da un occhio straniero, cosmopolita, ed evidenzia come il protagonista del libro, il colonnello, si ritrovi in questa sorta di giallo particolare che risolve a modo suo, ricorrendo non ad un’idea, a degli appigli, ma ricorrendo al sesto senso. Lo risolve in chiave storico-antropologica. Il professore rileva inoltre che dal libro si capisce che tra il popolo etiope e quello italiano esiste un rapporto abbastanza importante e profondo. Ariane Baghai, che ha vissuto molti anni in Etiopia afferma che dell’Italia sapeva poco, l’ha scoperta attraverso gli etiopi. L’autrice ha raccontato di quando ha iniziato a scrivere il libro, mentre era in Etiopia, ripreso solo due anni fa, dopo un periodo in cui si è dedicata alla scrittura teatrale. Per Tardio, il giallo di Ariane Baghai ha una chiave ironico-grottesca, è scritto molto bene, è un libro intrigante e una sceneggiatura per una rappresentazione in un film o in una serie televisiva sarebbe, per il professore, veramente interessante.

La serata conclusiva di “In-Chiostri”, promossa con il Museo Mapri di Brindisi, è proseguita con l’intervento della direttrice del museo, la dottoressa Emilia Mannozzi, che dopo aver ricordato le difficoltà affrontate dal Museo e dalla Biblioteca provinciale negli ultimi anni, ha parlato della sottoscrizione di una neonata convenzione che vede il passaggio definitivo dei luoghi della cultura dalla Provincia alla Regione, auspicando altre possibilità di incontri e di avere le risorse per poterle affrontare.

Le copertine dei libri presentati-2

L’ultimo libro presentato nell’edizione 2017 di “In-Chiostri” è stato il libro di Eugenio Barba e Nicola Savarese, “Cinque continenti del teatro. Fatti e leggende della cultura materiale dell’attore” (Edizioni di Pagina). Eugenio Barba, nato a Brindisi nel ’36, è uno dei più grandi drammaturghi nel panorama mondiale. Come ha ricordato il sociologo Emanuele Amoruso, che ha presentato il libro dei due autori con Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, e Luigi De Luca della Regione Puglia, Eugenio Barba ha scritto, sempre con Savarese, un’altra fortunatissima pubblicazione tradotta in molte lingue: “L’arte segreta dell’attore”. Il volume presentato sabato sera ha una gestazione di venti anni. Carmelo Grassi ha invece ricordato quando Barba venne a Brindisi in occasione dell’apertura del Nuovo Teatro Verdi e il suo modo di vedere il teatro. Per Grassi il volume di Barba e Savarese è un’opera enciclopedica. Luigi De Luca ha invece parlato dell’Ista (International School of Theatre Anthropology) fondata da Eugenio Barba trenta anni fa.

Giancarlo Cafiero mentre interpreta la poesia di Masiello-2

La lettura di una poesia di Ennio Masiello, “Il lamento del pescatore”, letta dall’antiquario Giancarlo Cafiero, ha dato inizio ad un’interessante conversazione con il biologo marino Ferdinando Boero e i pescatori della Cooperativa Emma (Eco Mare Mediterraneo Amico) di Torre Guaceto sulla pesca sostenibile. La conversazione è stata introdotta dal direttore scientifico di Torre Guaceto, il dottor Alessandro Ciccolella, che ha presentato la cooperativa Emma. Ciccolella ha parlato della crisi della piccola pesca costiera e dell’esempio in controtendenza rappresentato invece dalla riserva di Torre Guaceto, ormai famosa a livello internazionale (il 24 ottobre arriverà, infatti, un gruppo di ricercatori svedesi). Ciccolella ha quindi ricordato la nascita della riserva, nel 2001. “Per cinque anni abbiamo vietato la pesca a Torre Guaceto”, afferma, “In questi cinque anni l’Università, e quindi il professor Boero, ha studiato che cosa c’è a Torre Guaceto”. “Nel 2005”, prosegue, “hanno cominciato a pescare. Loro pescano soltanto una volta a settimana. Quel giorno che loro vengono a pescare, pescano molto di più che all’esterno. Oggi abbiamo una media di resa di pesca del doppio, come se pescassero due volte”, conclude Ciccolella. Con il professor Boero si è parlato di mare e di pesca, con le esperienze dei pescatori della cooperativa. 

Con l’interessante conversazione si è chiusa la manifestazione culturale “In-Chiostri”. “In-Chiostri” ha avuto il patrocinio del Comune di Brindisi e dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e vi hanno aderito l’Associazione Le Colonne-Arte antica e contemporanea, il Rotary Club Brindisi, Italia Nostra, Fondazione Di Giulio, Gruppo Archeologico Brindisino e Medieval Fest. 

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