Influenze arabe della Divina Commedia
LATIANO - Dopo il grande successo del primo seminario nell’ambito della mostra “L’inferno di Dante” del maestro Gianfranco Rontani al Palazzo Imperiali di Latiano, si giunge al secondo appuntamento con gli incontri di approfondimento sulla Divina Commedia con il seminario in programma giovedì 14 gennaio alle 18.00 dal tema “Spunti per una riflessione interculturale: influenze arabo-islamiche sulla Commedia di Dante” tenuto dal docente Davide Gatto.
Uno dei filoni più interessanti degli studi su Dante è stato aperto nel 1919 da un docente di lingua e cultura araba dell’università di Madrid, Asìn Palacios, che nel suo libro Dante e l’Islam ha sostenuto con dovizia di documenti e di argomentazioni la tesi che la Commedia fosse fortemente debitrice - tanto nella struttura che in alcuni temi - di testi della letteratura araba. Dopo una prima levata di scudi, quasi venisse offuscata così l’integrità cristiana e cattolica del sacrato poema, la ricerca ha ricevuto un nuovo, potente impulso dal ritrovamento del Libro della Scala, il testo di anonimo musulmano, molto diffuso in traduzione al tempo di Dante, che racconta del viaggio oltremondano di Maometto, nell’inferno e nel paradiso islamici. Oggi, che nessun dantista si sognerebbe di negare che dal Libro della Scala siano pervenute all’autore della Commedia suggestioni ben riconoscibili, è quanto mai doveroso rintracciare i punti di contatto tra le due opere, ricostruire lo scenario che rese possibile la comunicazione tra due mondi – quello cattolico e quello musulmano – nell’immaginario collettivo incompatibili, interrogarsi sui molteplici vantaggi e sulle modalità di un dialogo interculturale tra civiltà che la storia sta nuovamente e prepotentemente mescolando.
Al termine dell’incontro ci sarà una degustazione di prodotti enogastronomici a cura della Masseria didattica Marangiosa e dell’Agricola Latianese.