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Con Verdi e Mascagni torna la lirica

BRINDISI – Cavalleria Rusticana, Un ballo in maschera e La Traviata sono le tre opere liriche con le quali il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi allarga decisamente la sua offerta culturale a un territorio che, a questo punto, potrebbe essere esteso ben oltre i limiti della provincia. Del resto, l’operazione nasce in stretta sinergia con la Provincia di Lecce. Tre lunedì (11 e 25 febbraio, 11 marzo) e altrettanti allestimenti dedicati agli appassionati di opera e in generale al pubblico attento al mondo della lirica.

BRINDISI – Cavalleria Rusticana, Un ballo in maschera e La Traviata sono le tre opere liriche con le quali il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi allarga decisamente la sua offerta culturale a un territorio che, a questo punto, potrebbe essere esteso ben oltre i limiti della provincia. Del resto, l’operazione nasce in stretta sinergia con la Provincia di Lecce. Tre lunedì (11 e 25 febbraio, 11 marzo) e altrettanti allestimenti dedicati agli appassionati di opera e in generale al pubblico attento al mondo della lirica.

Tre serate che la Fondazione del Verdi, il Cda presieduto dal sindaco di Brindisi Mimmo Consales e il direttore artistico Carmelo Grassi, ha voluto inserire nella sua programmazione rendendo l’offerta ancora più completa e distribuita nei generi, e prima ancora accogliendo la diffusa domanda di rappresentazioni liriche. Il programma nasce, come già detto, da un accordo con l’amministrazione provinciale di Lecce e prevede la messa in scena nel teatro brindisino delle opere della Stagione Lirica Tradizionale dell’ente, giunta alla sua quarantaquattresima edizione con la direzione artistica del maestro Sergio Rendine.

L’iniziativa è stata presentata  da Mimmo Consales, da Carmelo Grassi, dal vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce, Simona Manca e dallo stesso  Sergio Rendine, direttore artistico della Stagione Lirica della Provincia di Lecce. “L’idea di una territorialità forte e coesa nasce da fatti e gesti concreti come può essere la condivisione di una proposta artistica. L’incontro di due territori che hanno in comune profondi segni di civiltà costituisce la base per un progetto che può avere un più ampio respiro”, ha detto Consales.

“L’auspicio – ha proseguito il sindaco di Brindisi - è che sia avviato un lungo percorso di collaborazione e porre le premesse con una offerta culturale condivisa è un segnale chiaro ed efficace. Brindisi e Lecce devono continuare a dialogare nel segno di un territorio che può e deve crescere con le tante risorse disponibili”. Gli ha risposto Simona Manca: “Quello tra Brindisi e Lecce è un matrimonio d’amore e non d’interesse. E l’intesa sull’offerta di una rassegna di opera segna la volontà deliberata di due istituzioni e di due figure sensibili come Gabellone e Consales di essere uniti. La cultura, si sa, è uno straordinario elemento di unificazione e se l’iter legislativo si è fermato, i due territori manifestano vicinanza e sintonia sul piano delle iniziative comuni”.

Carmelo Grassi si è soffermato più sul merito della proposta: “La Stagione Lirica che replichiamo a Brindisi non vuole essere semplicemente un segmento di spettacoli che integra un cartellone in corso. Gli allestimenti, tutti di valore assoluto, colmano la domanda del territorio brindisino e soprattutto hanno il fine di avvicinare i giovani all’affascinante mondo della lirica. Il progetto non si fermerà qui perché stiamo lavorando per costruire una rete di valori che coinvolga teatri, istituzioni e organismi produttivi, in grado di soddisfare il pubblico e ampliare l’offerta beneficiando di importanti economie”.

“Il Salento ha una grande voglia d’arte e di cultura - ha sottolineato infine Sergio Rendine - e i suoi protagonisti istituzionali sanno bene che la cultura è una risorsa della civiltà e non una spesa voluttuaria. Venendo qui ho incontrato interlocutori che hanno grande sensibilità per la ricchezza culturale del loro territorio. L’offerta in questo settore deve aprirsi senza riserve alle logiche della rete: lavorare in sistema permette di aumentare la qualità ottimizzando i costi, di contenere le eccellenze dentro piccole possibilità economiche.”

L’appuntamento con la lirica è quasi totalmente dedicato a Giuseppe Verdi, nella ricorrenza del bicentenario della nascita. Infatti, la proposta poggia su due titoli del genio di Busseto: Un ballo in maschera e La Traviata, che torna sulle scene del politeama brindisino dopo la particolare versione firmata dal regista tedesco Henning Brockhaus e da Josef Svoboda, tra i più grandi scenografi del Novecento, rappresentata nel 2009.

Il titolo “estraneo” al tema verdiano è Cavalleria rusticana, opera accoppiata nell’occasione a Zanetto, sempre di Pietro Mascagni, che apre lo spazio dedicato alla lirica il prossimo lunedì 11 febbraio. Nel 2013 ricorre anche il centocinquantesimo anniversario della nascita del celebre compositore livornese. A firmare la regia di questo duplice allestimento Michele Mirabella, popolare personaggio di radio e televisione, ma anche affermato regista lirico. Sul podio, a dirigere l’orchestra, il Maestro Paolo Olmi, protagonista di numerose produzioni operistiche e concertistiche nel mondo.

Seguono due serate dedicate a Giuseppe Verdi: appuntamento lunedì 25 febbraio con Un ballo in maschera, uno dei titoli operistici più rappresentati, “il più melodrammatico dei melodrammi”, come lo definì Gabriele D’Annunzio. Lo spettacolo, con la regia di Carlo Antonio De Lucia, che ha diretto in Italia e all’estero numerose altre produzioni liriche, va in scena con la direzione d’orchestra del Maestro Filippo Zigante.

L’incontro con la lirica si chiude lunedì 11 marzo con La Traviata, un classico senza tempo che ha appassionato e commosso gli spettatori di tutto il mondo. Il regista londinese Lindsay Kemp, coreografo e mimo tra i più poetici uomini di teatro del nostro tempo (al quale si riconosce tra l’altro di aver scoperto David Bowie), crea un allestimento visionario attraverso una partitura fatta di gesti, sguardi, spazi e del gioco di stoffe, luci e scene. La vicenda vive di “pulsioni musicali” con il Maestro coreano Min Chung chiamato a dirigere l’orchestra.

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