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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Brindisi, il mare dei relitti. Storie di archeologica subacquea

Convegno il 6 febbraio al Museo "Ribezzo" della Società di Storia patria, con i sub del Gras

BRINDISI – È uno dei settori maggiormente attrattivi, misteriosi ed insieme stimolanti, aperti a deduzioni e a futuri sviluppi, tutti potenziali riproduttori di interesse per la città di Brindisi, quello dell’archeologia subacquea. Del resto è questa l’impronta che contraddistingue anche la storia del Museo archeologico “Ribezzo” (basta rileggere gli studi riportati anni fa nei quaderni che venivano pubblicati dallo stesso museo). Ed è a questo tema, la ricerca archeologica svolta nelle acque costiere attorno a quelli che furono importanti approdi in epoca romana e preromana, e poi medievale, che giovedì 6 febbraio 2020, con inizio alle 17.30, si terrà nella sala convegni del “Francesco Ribezzo” il convegno “Navigando sott’acqua -  Documentazione su relitti di antiche navi e ritrovati reperti”, LXII Colloquio di studi e ricerca storica della Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Brindisi.

Relitto romano Santa Sabina (2)-2-2

Il Gruppo Ricerche Archeologiche Subacquee di Brindisi (Gras) in cui hanno operato Fernando Zongolo, Derio Camassa, Vanni Meneghini, Sandro Mariano e Gino Zongoli, ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo dell’archeologia subacquea nel nostro territorio. Si tratta di un percorso iniziato negli anni ’70 con le prime segnalazioni e recuperi lungo le nostre coste, per proseguire con vere e proprie campagne di scavo sistematico.

I padri delle ricerche archeologiche subacquee nel Brindisino

Vanno qui ricordate anche  altre personalità che hanno contribuito allo sviluppo della ricerca archeologica sottomarina dell’area brindisina, come la dott.ssa Benita Sciarra, direttrice del museo Ribezzo dal 1973 al 1991, forte sostenitrice delle attività del ras, il prof. Nino Lamboglia del Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina di Albenga, che ha contribuito alla nascita della sezione salentina del gruppo operante nell’ambito dell’archeologia subacquea; Gerard Kapitän, uno dei pionieri dell’archeologia subacquea, che con un gruppo di giovani sommozzatori operò tra Egnazia a Torre San Gennaro sin dagli anni ’60.

mostra anfore-2

Il lavoro del Gras

Le attività di studio continuano con il lavoro “in solitario” di Fernando Zongolo e dei giovani archeosub, attentamente formati al lavoro meticoloso e particolare della ricerca archeologica sottomarina. Si tratta di un’attività svolta non solo nei mari della Puglia ma anche in Calabria, Sicilia, Lazio, Marche, Sardegna, Liguria sviluppando collaborazioni scientifiche con le competenti Soprintendenze, l’Università del Salento, il Servizio Tecnico di Archeologia Subacquea (Stas) del Ministero dei beni culturali, per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, la cooperativa Aquarius attiva nel settore della ricerca archeologica subacquea, sorta nel 1981 per mettere tecnici ed operatori esperti al servizio delle Soprintendenze Archeologiche nel settore dell'archeologia subacquea e studiosi come Folco Quilici o Jacques-Yves Cousteau.

Il gruppo, che ha presentato relazioni a convegni nazionali e internazionali quali quelli svoltisi a Nettuno, Lipari, Venezia, Foggia, Naxos, Taranto, Lecce, Brindisi e Roma, animato da grande passione per il mare, si è avvalso dell’utilizzo sia di attrezzature tradizionali che all’avanguardia contribuendo, con le proprie scoperte, allo sviluppo e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo. L’attività ha avuto importanti riconoscimenti sia in relazione a ricerche e recuperi effettuati che per il sistema di documentazione grafica e fotografica posto in essere.

locandina convegno archeosub-2

Il programma del convegno

Dopo il discorso di saluto di Emilia Mannozzi, direttrice del Polo Biblio-Museale di Brindisi, seguiranno gli interventi di Alessandro Mariano (Brigata Amatori Storia e Arte, Brindisi), e di Fernando Zongolo, isspettore onorario di archeologia subacquea. Quindi le conclusioni, affidate a Giacomo Carito, della Società di Storia Patria per la Puglia. Coordinerà ed introdurrà i lavori Antonio Mario Caputo, della Società di Storia Patria per la Puglia.

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