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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

"Marconi, trasloco frettoloso"

BRINDISI - "Questa Sezione ritiene ingiustificata l’urgenza con cui è stato effettuato il trasferimento dell’Istituto Tecnico Commerciale Marconi in altra sede, ad anno scolastico già avviato e con un provvedimento unilaterale. La decisione di chiudere una scuola superiore di antica istituzione, ospitata in un edificio storico nel centro della città, dotata di laboratori, biblioteca e archivio storico, provoca amarezza e perplessità". Comincia così una nota pubblica rivolta da Italia Nostra di Brindisi all'amministrazione provinciale, a proposito del trasloco dell'Itc di via Cortine dall'edificio storico che occupa al nuovo immobile dell'istituto gemello "Orazio Flacco".

BRINDISI - "Questa Sezione ritiene ingiustificata l’urgenza con cui è stato effettuato il trasferimento dell’Istituto Tecnico Commerciale Marconi in altra sede, ad anno scolastico già avviato e con un provvedimento unilaterale. La decisione di chiudere una scuola superiore di antica istituzione, ospitata in un edificio storico nel centro della città, dotata di laboratori, biblioteca e archivio storico, provoca amarezza e perplessità". Comincia così una nota pubblica rivolta da Italia Nostra di Brindisi all'amministrazione provinciale, a proposito del trasloco dell'Itc di via Cortine dall'edificio storico che occupa al nuovo immobile dell'istituto gemello "Orazio Flacco".

"Ancora una volta gli amministratori hanno deciso di cancellare in gran fretta un pezzo di storia di Brindisi, senza avere esitazioni. Risulta evidente, inoltre, che il disuso di uffici pubblici (vedi Banca d’Italia ed ex questura) e di scuole - sostiene la sezione brindisina di Italia Nostra - condanna inevitabilmente al degrado l’immobile, le sue pertinenze, i luoghi limitrofi e anche il centro storico, sempre più depauperato di presenze giovanili".

La sorte dell'immobile è uno dei crucci dell'associazione: "Ed è proprio per scongiurare tale verosimile rischio che questa sezione rivolge all’amministrazione provinciale la richiesta di precise garanzie sul futuro utilizzo dell’ex convento dei frati domenicani e soprattutto sui tempi di attuazione. Una preoccupazione - conclude Italia NOstra - dovuta al fatto che non è stata resa pubblica la reale intenzione dell’ amministrazione provinciale su come intenda utilizzare tale complesso e se, per dare credibilità a queste intenzioni, vi sia già una copertura finanziaria. Attendiamo, quindi, una risposta".

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