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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

La via Traiana, 12mila visitatori nei primi dieci mesi

Presentati i risultati raggiunti nella fase di start-up per la gestione integrata dei beni: ha aderito anche il Comune di Brindisi

BRINDISI - Si è svolto giovedì 6 dicembre nel Bastione Carlo V di Brindisi, il primo degli incontri di animazione territoriale denominati Infosac  organizzati nell’ambito delle azioni promozionali del Sac La Via Traiana, il progetto di valorizzazione e gestione integrata dei beni dei territori di Ostuni (ente capofila), San Vito dei Normanni, Carovigno, Ceglie Messapica, Brindisi, Fasano e il Parco delle Dune Costiere assieme alla Riserva Naturale di Torre Guaceto.

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Durante l’incontro sono stati presentati i risultati raggiunti nella fase di start-up del progetto (dicembre 2017 -ottobre 2018), che ha registrato 955 attività esperienziali che hanno visto oltre 12mila presenze tra turisti, singoli, visitatori e scolaresche prendere parte ai percorsi di visita del Sac La Via Traiana. La messa in rete dei servizi turistici ha prodotto ben 348 attività per Brindisi tra il Museo Archeologico Ribezzo, i Bastioni del sistema difensivo e in occasione della mostra ospitata presso Palazzo Granafei-Nervegna, per un totale di circa 5000 partecipanti garantendo modalità esperienziali di visita, fruizione e valorizzazione dei beni.

“Il Sac La Via Traiana – ha dichiarato l’Assessore al Turismo Oreste Pinto - rappresenta un'occasione di sviluppo e di valorizzazione per la città di Brindisi che da questo progetto si aspetta molto e che ci ha scommesso mettendo a disposizione alcuni dei suoi gioielli più preziosi come gli spazi espositivi di Palazzo Nervegna, i Bastioni e la Casa del Turista. Si tratta sicuramente di un’opportunità che va ad implementare i servizi culturali e turistici del territorio, non solo per i cittadini ma soprattutto per i visitatori che transitano in città grazie ai servizi crocieristici ed aereoportuali e che dobbiamo puntare a trattenere il più possibile sul territorio. Siamo consapevoli del fatto che è solo un’offerta qualificata ed organizzata a creare attrattività e ad aumentare il tempo di permanenza dei turisti in città, la sola apertura e chiusura dei monumenti oramai non basta più. La città diventa attrattiva solo se riesce ad offrire servizi adeguati che mettano in rete i beni monumentali cittadini e che creino un circuito virtuoso con ricadute positive anche sulle attività ricettive. 

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La rete istituzionale del progetto Sac costituisce sicuramente un valore aggiunto in quest’ottica generale, grazie ad essa Brindisi può contare su una forza comunicativa che valica i confini provinciali. I progetti di rete sono il futuro perché è solo dall’unione e dal superamento del campanilismo che possono generarsi processi virtuosi per i territori.”

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