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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

"L'infinito è la mia casa"

BRINDISI - "Il mare nero e il cielo notturno erano una cosa sola. Il silenzio era interrotto dal rumore della voga sulla piatta superficie dell'acqua. Il fasciame della nave emanava un rumore sordo. Il respiro di un mostro marino che si apprestava ad avventarsi sulla sua preda". Un mostro lungo quaranta metri e largo sei, dalle grandi vele nere, nere come la notte, e un sole dorato al centro del suo vessillo. Il suo nome è quello di una terra libera: Arcadia. "Arcadia, avanti!" grida un uomo di cui tutto il Mediterraneo ha paura e che tutto il Mediterraneo chiama Megareites. E' Margarito da Brindisi. Il pirata.

BRINDISI - "Il mare nero e il cielo notturno erano una cosa sola. Il silenzio era interrotto dal rumore della voga sulla piatta superficie dell'acqua. Il fasciame della nave emanava un rumore sordo. Il respiro di un mostro marino che si apprestava ad avventarsi sulla sua preda". Un mostro lungo quaranta metri e largo sei, dalle grandi vele nere, nere come la notte, e un sole dorato al centro del suo vessillo. Il suo nome è quello di una terra libera: Arcadia. "Arcadia, avanti!" grida un uomo di cui tutto il Mediterraneo ha paura e che tutto il Mediterraneo chiama Megareites. E' Margarito da Brindisi. Il pirata.

Un pirata greco che, nel XII secolo, fece di Brindisi la sua città di elezione. Una città dove " non aveva bisogno di indossare alcuna armatura, dove si sentiva libero dal fardello di anni ed anni di mare, battaglie, nemici, fuoco, sangue....tanto sangue". Un pirata che nel 1184, divenne ammiraglio del regno di Sicilia, sotto Guglielmo II, guidando la flotta normanna contro i temuti bizantini.

Dopo aver provocato ingenti perdite alla flotta bizantina, Margarito venne inviato a Gerusalemme dal re Guglielmo II per scacciare Saladino, il quale aveva occupato la città. Tornato in Sicilia, l'ammiraglio trovò la città di Messina conquistata da Riccardo Cuor di Leone che aveva preso possesso anche della sua casa.  In seguito alla morte di Guglielmo II il regno normanno di Sicilia cessò di esistere e il suo successore fu il conte di Lecce, Tancredi appoggiato dall'ammiraglio nella lotta contro il re svedese Enrico VI, che avanzava pretese sul regno.

Grazie al matrimonio celebrato nella cattedrale di Brindisi nel 1193, tra il figlio di Tancredi, Ruggero, e la figlia dell'imperatore di Bisanzio, Irene, la lotta tra normanni e bizantini terminò. La scomparsa di Ruggero consegnò nelle mani di Enrico VI il regno di Sicilia.  Alla sua morte seguì un periodo di caos. Nel 1199 i veneziani  depredarono Brindisi e le imposero di sottoscrivere un trattato di pace. L'ammiraglio verrà poi arrestato e condotto a Treviri, dove si pensa sia morto, dopo essere stato accecato.

"Il re dei mari" o "il nuovo Nettuno" come lo definivano i suoi contemporanei, è stato ieri al centro di una serata a lui dedicata presso la Libreria Culturando di Brindisi. La storia dell'ammiraglio Margarito è stata narrata in un libro scritto da Dario Stomati, dirigente medico presso la casa di cura "Salus" di Brindisi e direttore sanitario dell'Rssa  "Pinto-Cerasino" di Ostuni.

Il libro intitolato "Margarito-Il leggendario arcipirata da Brindisi" (Lupo editore,2012, 318 pagine - 15,00 euro) si snoda in 37 capitoli, in cui si susseguono avvincenti battaglie navali, si scoprono termini del mondo delle imbarcazioni del tempo, in cui si intrecciano vite vere ed immaginate, in cui oltre all'avventura è l'amore ad avere un ruolo fondamentale. L'amore per il mare, per un padre ucciso in modo violento, per due donne profondamente diverse, per la giustizia. Un libro dal linguaggio chiaro ma ricercato, che coinvolge il lettore e lo tiene "col fiato sospeso" sino al termine.

Il libro ha la prefazione curata da Damiano Mevoli e la postfazione curata da Giacomo Carito, entrambi presenti alla serata dedicata al pirata insieme  a Cristian Guzzo della Società di Storia patria, il quale ha descritto dettagliatamente la storia e le innovative tecniche di combattimento dell'esercito normanno.

Dopo l'introduzione del professore Mevoli, la vita dell'ammiraglio è stata raccontata al numeroso pubblico presente in libreria dal professore Carito che ha parlato dell'importanza del lavoro svolto da Stomati. Per Carito infatti il medico scrittore ha dato vita ad un romanzo che può diventare "un ricordo collettivo da consegnare alla città". Un romanzo che il professore si augura che "le scuole facciano proprio".

Per Mevoli "il profilo del pirata tracciato dall'autore anticipa l'uomo del Rinascimento, un uomo dotato di pietà, non in cerca di vendetta da compiere. Un uomo che ha un messaggio di giustizia da portare nel Mediterraneo. Nel libro la figura immaginata dal dott. Stomati e quella della Storia mi piace pensare che collimino".

Dopo gli interventi dei relatori, l'autore ha affermato che il suo romanzo è stato scritto guardando attraverso gli occhi dei protagonisti. "La storia è fatta da ognuno di noi. Dietro i grandi eventi c'è una storia umana. Rendere Margarito un personaggio positivo è stato difficile perchè si doveva partire dalla realtà storica di un comandante spietato. Da pochi dati ho sviluppato la mia storia. Ho voluto creare una figura che entrasse nella memoria collettiva. Per Brindisi, che in quell'epoca che aveva una rilevanza europea. Margarito era un uomo che ha amato il suo ruolo, il suo mare".

Un uomo che, nei bellissimi versi scritti dall'autore e che aprono il capitolo diciotto del libro, dice "...mi batto solo per quello in cui credo, per gli ideali che ho nel cuore. Non per un Regno o un Impero... Erro lungo le rotte tracciate dalle stelle...nel cuore del Mare Nostrum, nella sconfinata distesa di onde. L'infinito è la mia casa".

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