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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura Ostuni

"L'Unitalsi mi ha cambiato la vita"

OSTUNI - Il Comune di Ostuni in accordo con il gruppo Unitalsi della Città Bianca, ha invitato all'interno della rassegna "Incontro con l'autore" la giornalista e scrittrice Rita Coruzzi.

OSTUNI - Il Comune di Ostuni (assessorati alla cultura, turismo e politiche sociali) in accordo con il gruppo Unitalsi della Città Bianca, ha invitato all'interno della rassegna "Incontro con l'autore" la giornalista e scrittrice Rita Coruzzi, che presenterà il suo ultimo libro "L’Unitalsi mi ha cambiato la vita" (Ed. Camilliane). L 'incontro avverrà il 7 agosto alle 21 nel Chiostro di Palazzo San Francesco e l’intervento di Rita Coruzzi sarà preceduto dal saluto del sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, del presidente della sottosezione di Brindisi di Unitalsi, Donato Zigrino e sarà introdotto da una riflessione di don Nino Minetti, superiore generale emerito dell’Opera Don Guanella. La serata sarà moderata dal giornalista Francesco Pecere.

Il libro è un'autobiografia della scrittrice sulla sua esperienza con l'associazione Unitalsi, che si occupa di accompagnare gli ammalati a Lourdes e nei santuari Mariani e che mette al centro della sua opera la carità vissuta come servizio gratuito dagli oltre centomila aderenti, uomini, donne, bambini, sani, ammalati, disabili, senza distinzione di età, cultura, posizione economica, sociale e professionale. Scritto con l'intento di ringraziare l'associazione, nel centodecennale della fondazione, il libro contiene un messaggio che la scrittrice vuole diffondere ed è quello di non arrendersi mai davanti alle difficoltà e alle malattie.

"Vorrei comunicare a tutte le persone", dice Rita Coruzzi, "che la vita può essere bella in qualsiasi situazione ci si trovi, basta solo trovare la forza di accettarla così com’è. Poi nel 2001 il suo professore di religione la convince a partire in pellegrinaggio a Lourdes con l’Unitalsi. In Francia ai piedi della Grotta di Massabielle la vita di Rita subisce una svolta importantissima. “Non posso negare di aver sperato in una guarigione fisica – ha detto -. Ma dopo il primo pellegrinaggio mi sono resa conto che era più importante sentirsi trattata come una persona, con dignità, ed essere in comunione con Dio”. Rita Coruzzi, 26 anni, ha seri problemi di deambulazione ed è costretta su una sedia a rotelle.

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