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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

"Scavi da coprire, ma nascerà museo"

BRINDISI - I lavori sul lungomare riprendono subito, ma la data di chiusura del cantiere, prevista per fine ottobre, potrebbe slittare di qualche mese, perché gli scavi proseguono. I reperti saranno coperti, ma i pezzi più importanti troveranno spazio nel giardino della Casa del Turista e in una piazza archeologica che sarà creata nei pressi di Palazzo Montenegro. Sono queste le decisioni del sindaco Consales, che questa mattina ha voluto incontrare ordini professionali e associazioni ambientaliste e cittadine, per raccogliere suggerimenti e proposte.

BRINDISI - I lavori sul lungomare riprendono subito, ma la data di chiusura del cantiere, prevista per fine ottobre, potrebbe slittare di qualche mese, perché gli scavi proseguono. I reperti saranno coperti, ma i pezzi più importanti troveranno spazio nel giardino della Casa del Turista e in una piazza archeologica che sarà creata nei pressi di Palazzo Montenegro. Sono queste le decisioni del sindaco Consales, che questa mattina ha voluto incontrare ordini professionali e associazioni ambientaliste e cittadine, per raccogliere suggerimenti e proposte.

L’ipotesi paventata da alcuni, di lasciare ben visibili i reperti, era impraticabile: troppe infiltrazioni di acqua marina. Non ci sono le condizioni igieniche e di sicurezza per una soluzione del genere. Cosa è emerso dai lavori di rigenerazione urbana del lungomare Regina Margherita lo ha spiegato l’archeologa Paola Palazzo: «Un edificio a cisterne, con vani fatti di blocchi di carparo comunicanti, con volte a crociera, che risalgono al 1749-1798. In mezzo a questi reperti passa l’impianto fognario realizzato negli anni ’80, che ha distrutto quasi tutto ciò che c’era. Non solo: per far passare la condotta sono stati spostati blocchi che probabilmente risalgono all’età messapica».

Sono emersi anche un pozzo, alcuni muretti a secco, un lastricato. Alcune di queste testimonianze storiche sono incorporate, altre attraversate o solo sfiorate dalla strada prevista dal progetto in corso di attuazione. I lavori dunque riprendono ed il progetto non subirà variazioni. Il lungomare però si arricchirà di una appendice che potrebbe diventare una attrazione.

«La casa del turista, che oggi ospita solo uffici e carte e non è valorizzata, sarà adattata ad area archeologica, custodita e senza il problema di infiltrazioni dell’area marina», ha detto il sindaco: «Creeremo anche un centro di documentazione archeologica, e un sito web in 3D dedicato a tutta la campagna di scavo». All’incontro erano presenti i rappresentanti di Ordini degli ingegneri e degli architetti, Legambiente, Marina di Brindisi Club, Porta d’Oriente, Wwf, Manifesto per la cultura, Gruppo archeologico brindisino, Italia Nostra.

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