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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Una mostra, un tema: Dante

BRINDISI - Un sabato particolare, tra arte e cultura, quello che ha vissuto Brindisi. Tante, infatti, le mostre allestite in città.

BRINDISI - Un sabato particolare, tra arte e cultura, quello che ha vissuto Brindisi. Tante, infatti, le mostre allestite in città. Tra queste le personali dei due maestri brindisini Maurizio Sardanelli ed Ernesto Gennaro Solferino. Le mostre, allestite con la collaborazione del centro artistico culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana, rimarranno aperte sino al 5 maggio. Presentate ieri, alle ore 19.30, a Palazzo Nervegna, da Vincenzo Sardiello, le personali s’intitolano “Illustrazioni della Divina Commedia - opere per il Sigillo Vaticano” e “L’altra Beatrice”. Allestite tra l’ex Convento Santa Chiara e la Casa del Turista di Brindisi, racchiudono le opere dei due maestri dell’Iperrealismo e dell’Informale.

Apprezzato designer e già titolare di cattedra di Discipline pittoriche - Teoria della Forma e percezione visiva, il maestro Ernesto Gennaro Solferino, nato a Latiano il 3 luglio del 1946, ha preso parte a numerose e prestigiose mostre nazionali e internazionali. Le opere del maestro Solferino esposte a Brindisi riguardanti la “Divina Commedia” sono una piccola parte di un ciclo di seicento tavole dipinte per il Sigillo Vaticano. Esposte in anteprima al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, le tavole hanno la particolarità di essere state dipinte su una carta di cotone fatta a mano con gli stracci e realizzata appositamente dalle cartiere di Fabriano.

Sulle tavole è stato impresso poi il Sigillo Vaticano. L’intera opera del maestro Solferino è stata presentata alla Mole Vanvitelliana per il Congresso Eucaristico Nazionale alla presenza di Benedetto XVI. Tra le opere presentate ieri a Brindisi spicca l’interpretazione che il maestro dà di Beatrice, rappresentata nell’opera come una donna proiettata nella società contemporanea, una donna dei giorni nostri, opposta quindi alla descrizione angelicata resa da Dante.

Uno stile apparentemente diverso per le opere del maestro Maurizio Sardanelli, ma altrettanto affascinante. Nelle opere dell’artista brindisino vi sono uno stile, una tecnica particolare che rende attraverso un sapiente uso dello spatolato, un affascinante gioco di colori e ombre. Un gioco di sospensioni tra realtà e immaginazione. Nelle sue tele si scorgono sguardi e parti di corpi femminili, e un punto buio, misterioso, che si ritrova in tutte le sue opere. Bella anche la sua moderna versione di Beatrice, misteriosamente nascosta dietro grandi occhiali da sole. Il maestro Sardanelli, attraverso, approfonditi studi sull’informale, vuole suscitare interesse e meraviglia in chi guarda le sue opere. Opere che vogliono rappresentare sogni trasportati su tela.

Entrambi i maestri parteciperanno, il 24 aprile, alla mostra collettiva intitolata “Ipotesi d’arte” che esporrà le opere di altri sedici artisti. La mostra collettiva sarà inaugurata presso l’ex Convento Santa Chiara alle ore 19.30 e rimarrà aperta sino al 5 maggio.

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