"Mercoledì di Brindisi Cuore": si parlerà di ipertensione arteriosa
BRINDISI - Presso la sede dell'associazione "Brindisi Cuore" (Ex ospedale Di Summa) continua il ciclo di incontri divulgativi di educazione alla salute del "Mercoledì di Brindisi Cuore" tra medici specialisti e la cittadinanza brindisina, mirante a sensibilizzare la popolazione a prevenire e a contrastare le malattie cardiovascolari, a diffondere messaggi ed informazioni sui corretti stili di vita e fornire utili strumenti di prevenzione. Mercoledì 13 aprile dalle 18 si prlerà di ipertensione arteriosa con il cardiologo MariocGuadalupi a seguire interverrà Dino Furioso specialista in medicina dello Sport.
L’ipertensione arteriosa. L'ipertensione arteriosa è una patologia molto frequente, colpisce il 65 per cento della popolazione adulta (il 75 per cento delle donne in età menopausale). Nel 30 per cento dei casi è secondaria ad una causa ben riconoscibile, che quasi sempre è una malattia renale; nel 70 per cento dei casi non è evidente alcuna causa, per cui viene definita ipertensione essenziale. Le conseguenze di questa patologia sono legate alle alterazioni aterosclerotiche che essa comporta a carico della parete vasale, soprattutto in alcuni distretti, come quello coronarico, cerebrale o renale; alterazioni che possono arrivare fino all'ostruzione completa del lume vasale ed arresto del flusso sanguigno nel distretto interessato, con conseguente quadro clinico di infarto miocardico acuto o di ictus cerebri o di insufficienza renale cronica. L'ipertensione arteriosa rappresenta pertanto, per la grande diffusione e per la gravità delle conseguenze a cui può condurre, un vero e proprio problema sociale, con importanti costi sociali ed economici; per tale motivo, pur essendo una patologia ormai molto nota a tutta la popolazione, si è ritenuto di riproporla fra gli argomenti di educazione alla salute dell'Associazione "Brindisi Cuore" (Dott. Mario Guadalupi, cardiologo Ambulatoriale Asl -Br)
L’attività sportiva nella terza età. L'attività fisica nella terza età riveste attualmente una importanza notevole. Lavori scientifici dimostrano che lo sport nel soggetto anziano è una medicina, non è sinonimo di fatica, di sacrifici, ma è solo salute e benessere. IBM risultato più importante che una attività fisica raggiunge non sarà rappresentato dai Kg persi, ma dai centimetri guadagnati. E soprattutto dal sorriso che si presenta in Voi. (Dott. Dino Furioso, specialista in Medicina dello sport)