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Arte liberata a Brindisi: dal 15 dicembre in mostra le opere confiscate

Dopo Palazzo Litta a Milano, la collezione sarà esposta nelle sale di Palazzo Nervegna sino al 15 marzo, poi trasferimento definitivo a Bergamo

BRINDISI - La “Storia di una collezione confiscata in Lombardia” arriverà a Brindisi, nelle sale di Palazzo Nervegna, il 15 dicembre e fino al 15 febbraio sarà possibile ammirarne gratuitamente le 69 opere che sono diventate la mostra “Arte liberata”. Da Palazzo Litta a Milano giungeranno a Brindisi, unica tappa prima della definitiva consegna a Bergamo, dove diventerà un’esposizione permanente, già decisa dal Ministero per i Beni culturali e dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

La ex Corte d'Assise di BrindisiLa mostra a Brindisi sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, con ultimo ingresso alle 19.30. La collezione privata, dapprima sequestrata nel 2008 e poi definitivamente confiscata nell’ambito di un’inchiesta per gravi reati finanziari dal Tribunale di Milano, è stata oggetto di studio scientifico approfondito che ha confermato l’autenticità di questo nucleo unitario e compatto, che è diventato Arte liberata, assemblato con gusto e raffinatezza secondo una prospettiva internazionale e con una logica che permette di seguire per tappe la storia dell’arte dalla seconda metà del Novecento ad oggi, con una particolare predilezione per le poetiche astratte ed informali e per le neo-avanguardie degli anni sessanta. Così la definisce la curatrice Beatrice Bentivoglio Ravasio, segretario regionale del Ministero per i Beni culturali per la Lombardia.

La consulenza scientifica è stata affidata dal Ministero a Paolo Campiglio, dell’Università degli studi di Pavia. Della collezione fanno parte opere di Pablo Reinoso, Arnaldo Pomodoro,  Hans Jean Arp, Wols, Asger Jorn, Victor Vasarely, Christo ed anche la litografia di Giorgio Armani realizzata da Andy Warhol su carta marrone. Il valore della collezione è di circa 3 milioni di euro. L’amministrazione comunale di Brindisi ha chiesto ed ottenuto che questo simbolo di legalità ritrovata potesse essere a disposizione della città per i prossimi due mesi, riconoscendo l’elevato valore artistico e l’emblematico significato sociale.

RIccardo Rossi-10“Abbiamo avviato un percorso puntando sulla sete di legalità che si avverte in questa città e sul valore assoluto della bellezza in tutte le sue forme di espressione - racconta il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi -. L’immagine-copertina di questa mostra è “Empaquetage” di Christo; credo racconti alla perfezione ciò che è adesso Brindisi: un’opera d’arte celata che attende un occhio attento per esprimere il suo grande valore. Questo è l’obiettivo e, al tempo stesso, la missione di questa amministrazione da me rappresentata”.

Sarà possibile prenotare visite guidate al numero dell’Info Point di Palazzo Nervegna (0831 229784) che saranno curate dal Past.

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