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Venerdì, 29 Marzo 2024
Teatro Centro Storico / Via Duomo

Standing ovation in Cattedrale per "Il diario di un santo"

Il primo reading, della Rassegna Voce, Luce & Ombre, promosso dal TeatroDellePietre ha riscosso grande successo. L'opera racconta la vita di San Teodoro

BRINDISI – "Il diario di un santo" il primo reading, della Rassegna Voce, Luce & Ombre, promosso dal TeatroDellePietre, andato in scena il 2 dicembre, presso la Cattedrale di Brindisi, non ha smentito, ancora una volta, le aspettative. Un tripudio di applausi ha rotto l'atmosfera mistica, creata dall'eccellente interpretazione di tutti gli attori, che hanno reso tangibile la storia di un Santo.

Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito, con il loro TeatroDellePietre, vivono e abitano il teatro come un luogo di ricerca, una estensione dell'io, il posto dove fabbricare storie, agendo  sempre in uno spazio a metà tra pubblico e personale, tra autobiografia e invenzione. La nuova rassegna “Voce, luce & ombre” affronta il tema della luce in tutte le sue variazioni e la va a cercare dentro le storie con l'idea che ogni cosa, quando viene narrata, diventa occasione di riflessione, perché l'anima si "illumina" di pensiero. Da qui l'idea di raccontare quattro storie in quattro luoghi sacri, dove raccoglimento e silenzio sono di casa e in cui il dire lascia spazio anche al pensare.

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Nel primo reading, "Il Diario di un Santo" il silenzio e il raccoglimento sono stati il comune denominatore di una narrazione rarefatta in cui il Coro San Leucio si è inserito benissimo, con il suo ensemble di oltre 30 voci. Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito hanno scritto uno spettacolo ispirato alla storia di San Teodoro intervallandolo con riflessioni sul concetto di fede e spiritualità.

Le nuvole sono state scelte come metafora del dubbio, e sono diventate quindi la matassa narrativa attorno alla quale il personaggio del Santo, raccontato magistralmente con quattro differenti voci - gli stessi Gallo e Cito, con Sara Palizzotto e Stefania Savarese - ha dipanato le sue incertezze e la sua stesse paure, rendendo palpabile l'idea della vocazione. Le nuvole, che prendono spunto da quelle di Aristofane, per passare dalle nuvole di Pessoa e poi arrivare a quelle di De Andrè, diventano metafora dell'esistenza e si fanno "astratte, imprecise, tutte da scrivere, giorno per giorno" come si fa nella vita. Le nuvole infatti si frappongono tra la terra ed il cielo, stazionano tra noi e l'altrove, là dove la terra siamo noi e l'altrove è la verità a cui aspiriamo.

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E se Aristofane intendeva simboleggiare con le nuvole i sofisti, che a suo dire oscuravano la verità con la loro abilità dialettica, Gallo e Cito fanno diventare le nuvole la metafora centrale che racchiude in sé tutto ciò che ostacola la possibilità dell'individuo di ricercare in se stesso la spiritualità che oggi pare dimenticata, retrocessa nei meandri dell'esistenza come fosse zavorra esistenziale.

Il Diario di un Santo è diventato un po' il diario di tutti, con i suoi silenzi e le sue pause dal mondo, dove le parole si sono collocate delicate e soffici, come nuvole appunto, negli spazi vuoti tra un pensiero e l'altro. "Vengono, vanno, ritornano e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai.  

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Vanno, vengono, per una vera, mille sono finte e si mettono lì, tra noi e il cielo, per lasciarci soltanto una voglia di pioggia". È la parola, insieme alla luce che a volte emana, il filo conduttore di questa rassegna di parole, suoni e ombre che è soltanto alla sua prima edizione ma che già promette molto. Gli spettacoli, quattro in tutto, intrecceranno la narrazione e la poesia, esaltando la luce in tutte le sue varianti: metaforica, dell'anima, dell'intelletto e della genialità. Tutto può generare luce in queste storie di passione e fede, di temperamento e innovazione, di genio e intelletto, e ogni parola è uno squarcio che emana luce.

Proprio tra le pieghe delle parole ci sono quelle aperture da cui la luce si diffonde e i suoni che si accavallano sono probabilmente il rumore dell'anima. Prossimo appuntamento il 27 gennaio nella Chiesa del Cristo con "Autobiografia non autorizzata di Carmelo Bene", ispirato ad un racconto di Raffaele Nigro.  La rassegna "Voce, Luci & Ombre" ha il sostegno di Enel e Associazione Maria Cristina di Savoia convegno di Brindisi, con il patrocinio di Arcidiocesi di Brindisi e Comune di Brindisi. 
                                         

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