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A Brindisi master in Autismo: unica sede in Italia, accordo con Ateneo di Salerno

In collaborazione con la cooperativa Socioculturale per formare professionisti in analisi applicata del comportamento

BRINDISI – La città di Brindisi amplia l’offerta formativa e professionale diventando sede unica in Italia dei master di I e II livello in “Analisi applicata del comportamento e autismo”, organizzati dall’università di Salerno a partire da questo anno accademico.

L’accordo

L’intesa è stata raggiunta tra il dipartimento di Medicina, chirurgia e odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”, il Comune di Brindisi e la Provincia, dopo il dialogo andato avanti durante l’estate. Le lezioni saranno organizzate in collaborazione con la società cooperativa sociale Socioculturale che ha sede a Venezia. L’accordo ha durata di tre anni, rinnovabili.

L’obiettivo del master di I livello è formare professionisti di “elevata qualificazione nel campo dell’analisi applicata del comportamento (Aba), che siano in grado di attuare interventi terapeutici mirati al recupero di disabilità mentali e in particolare di quelle derivanti da patologie dello spettro autistico e da disturbi pervasivi dello sviluppo”. Interventi per coadiuvare “un analista del comportamento, nella programmazione e nel monitoraggio del trattamento ed, eventualmente divenire Bcaba (Borad certified assistant behavio analysts) dopo il conseguimento di certificazione specifica rilasciata in seguito al superamento di una prova d’esame, dopo il master e il completamento di mille ore di tirocinio”.

Con il master di II livello l’obiettivo è la formazione di professionisti in grado di “attuare, programmare, dirigere, monitorare e supervisionare interventi terapeutici mirati al recupero di disabilità mentali”. In questo caso, sono 1.500 le ore di tirocinio.

A sollecitare l’attivazione dei master è stata la società Socioculturale, tenuto conto del fabbisogno formativo e dell’assenza, allo stato, di iniziative universitarie. Si tratta di una realtà di rilievo nazionale, nata a Venezia nel 1986, presente in undici regioni italiane, tra cui la Puglia dove “realizza, da oltre dieci anni, servizi specialistici di integrazione scolastica ed extra per disabili, con oltre 500 dipendenti e 800 utenti a carico degli ambiti territoriali sociali di Brindisi, San Vito dei Normanni, Mesagne e Lecce”.

Gli obblighi

La società, quindi, assicurerà il supporto organizzativo sul territorio anche attraverso l’attivazione di “uno o più sportelli di informazione e servizi” e il “coinvolgimento nelle docenze di esperti e di alta e documentata qualificazione nelle materie previste dal piano didattico”.

La Provincia di Brindisi, stando alla convenzione, ha assunto l’impegno di concedere “in uso gratuito all’Università degli studi di Salerno, una sede adeguata per lo svolgimento dei corsi”. Dovranno essere garantire “almeno due aule, da 50 posti ciascuno” più locali per allestire la segreteria e per organizzare iniziative e convegni. Quanto al Comune di Brindisi, dovrà cedere gratuitamente alla società Socioculturale una sede per lo svolgimento delle attività di tirocinio, “dimensionata secondo quanto previsto dalla normativa regionale pugliese per l’attivazione di servizi semiresidenziale sull’autismo”.

Le firme

Riccardo Rossi ha firmato l’accordo nella doppia veste di sindaco del Comune di Brindisi e presidente della Provincia, mentre l’università di  Salerno è stata rappresentata dal direttore Carmine Vecchione e la società Socioculturale è stata rappresentata dal consigliere di amministrazione delegato Stefano Parolini. La direzione dei corsi spetta al professore Francesco Di Salle. Il coordinamento con la società è affidato all’avvocato Alessandro Nocco, esperto in management dei servizi e delle politiche di welfare.

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