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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Orti urbani: i terreni confiscati alla mafia dati in gestione ai cittadini

Rigenerazione di alcuni terreni al rione Paradiso: siglato un patto di collaborazione fra il sindaco e un gruppo informale del quartiere

BRINDISI - Oggi, 15 maggio, il sindaco Riccardo Rossi, i cittadini e le organizzazioni promotrici hanno firmato un patto di collaborazione per la realizzazione di orti urbani al quartiere Paradiso. Il percorso di cura e rigenerazione attivato da un gruppo informale del quartiere, in collaborazione con le cooperative e gli operatori attivi nel Centro di Aggregazione Giovanile, permetterà a cittadini e organizzazioni di gestire come bene comune terreni confiscati alla mafia nel quartiere Paradiso.

La proposta prevede, a carico dei proponenti, la promozione e la gestione di attività di informazione, la sensibilizzazione e la formazione sul tema dell’agricoltura e dell’ambiente; l’utilizzo degli spazi per attività ludiche e sportive e la realizzazione di spazi di socializzazione per la comunità e per la realizzazione di attività culturali.  Il Patto di collaborazione ha durata di cinque anni. Le attività proposte sono svolte a titolo di volontariato.

Attraverso il patto si vuole realizzare: un orto sociale urbano curato dai proponenti e aperto a chiunque voglia farne utilizzo, che rappresenta uno spazio di formazione, informazione e sensibilizzazione relativo ai temi dell’agricoltura e dell'ambiente; uno spazio allestito per lo svolgimento di attività sportive e ludico-creative, con la possibilità di installazione di attrezzature specifiche; uno spazio attrezzato per attività di socializzazione, aggregazione e per la realizzazione di attività culturali, rivolto alla comunità.

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Il proponente in particolare si impegna:  alla piantumazione e la cura di lotti destinati a orto, e alla loro gestione coordinata con i cittadini che ne faranno richiesta di utilizzo;  alla realizzazione di percorsi di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolti a singoli individui, famiglie, minori e scuole; alla realizzazione di un sistema di prenotazione e gestione degli orti per un accesso semplificato e trasparente; alla presentazione pubblica alla città del progetto condivisa con l'amministrazione; alla promozione e comunicazione dell’iniziativa ed al controllo del buon funzionamento;  alla segnalazione tempestiva al Comune delle situazioni di danneggiamento, pericolo, atti di vandalismo, guasti, malfunzionamenti, riscontrate nello svolgimento delle attività di cui ai punti precedenti.

“Con il Laboratorio di Innovazione Urbana di Palazzo Guerrieri abbiamo supportato questa esperienza - spiega l’assessore alla Programmazione economica Roberto Covolo -, aiutando il gruppo a definire l'idea ed i servizi di orticoltura urbana ad essa collegati e le necessità di investimento che stiamo sostenendo come amministrazione. In tempi di pandemia e di nuovo disegno dello spazio urbano e dei flussi della città un progetto del genere ci indica una possibilità, un sentiero promettente da percorrere. Il parco che ancora non c’è, lo stanno facendo le persone. Compito dell'amministrazione è quello di abilitare, facilitare, supportare. Fare leva perché l'energia della comunità si sprigioni. Liberare spazi perché i cittadini attivi possano abitarli”.

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