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Bando della Regione, al progetto per Torre Guaceto punteggio più alto

Finanziamento per un milione e 280mila euro: ripristino della naturalità, conservazione degli habitat e cartellonistica interattiva

Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto si è candidato al bando della Regione Puglia, Asse VI, azione 6.6 per il finanziamento di “Interventi per la tutela e valorizzazione di aree di attrazione naturale”.  Su un totale di 37 progetti presentati, solo 10 sono rientrati nella classifica a punteggio di quelli che riceveranno i fondi regionali, e il piano che ha ricevuto la migliore valutazione, con 89 punti su 100, è quello ideato dal Consorzio di Torre Guaceto, il migliore della regione ammesso a finanziamento per l’intera somma necessaria per le opere, ossia 1milione e 280mila euro. 

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La realizzazione degli interventi progettati dall’ente gestore cambierà il volto della Riserva andando ad eliminare completamente i detrattori ambientali attualmente presenti nell’area protetta e permettendo una fruizione sempre più semplificata e sostenibile.  Per ottimizzare la divulgazione delle informazioni e della conoscenza di Torre Guaceto, si prevede l’installazione di una cartellonistica tematica costituita da pannelli interattivi ed innovativi, per guidare gli utenti lungo i percorsi della Riserva. L’utente potrà interagire con tutti i pannelli semplicemente putando con il proprio dispositivo un marker o un QR (parte della grafica del pannello) che caricherà in tempo reale una clip audio/video funzionale a comprendere le caratteristiche del punto della Riserva nel quale l’utente si trova. 

Si prevede il ripristino della naturalità e la conservazione degli habitat attraverso vari interventi:  la demolizione di strutture in calcestruzzo presso il recapito finale del canale Reale. La realizzazione di connessioni tra due chiari d’acqua esistenti e ad oggi separati dalla strada che conduce alla torre aragonese;  l’eliminazione di una strada esistente e che attualmente funge da collegamento tra l’area parcheggio dell’aeronautica militare e la spiaggia di Punta Penna Grossa, e la ricostruzione del cordone dunale nel varco adiacente al lido dell’aeronautica con tecniche di ingegneria naturalistica.

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Inoltre, il Consorzio acquisirà alcune aree di interesse ai fini della loro rinaturalizzazione e si tratta della strada per la Torre, quella per l’accesso all’osservatorio ecologico, lotti di terreno agricolo di proprietà della Regione Puglia, del Comune di Carovigno e di ditte private. -Si allestirà un centro vivaistico, consistente in una screen-house a doppia rete, nei pressi del centro visite di Serranova, ai fini della coltivazione di piante autoctone destinate agli interventi futuri di ripristino ecologico e infoltimento della vegetazione nella Riserva. Si provvederà all’eliminazione dei detrattori della percezione visiva con la demolizione di 7 manufatti costruiti tra gli anni ‘50 e gli anni 80’, ruderi obsoleti e semidistrutti, e di cinque vasche in calcestruzzo armato utilizzate in passato come riserva idrica.

Saranno altresì eliminati i pali di distribuzione della rete elettrica ad oggi in disuso. Si realizzerà un impianto antincendio interrato.  Sarà ulteriormente ridotta la pressione antropica sull’area protetta con la regolamentazione del transito di autoveicoli sulla strada che conduce al lido di Punta Penna Grossa, consentendo l’accesso ai soli mezzi autorizzati, e ripristinando la permeabilità di una parte del sistema viario della Riserva e del Sic che non saranno più gravate dal traffico veicolare. Di conseguenza, saranno creati percorsi ciclopedonali e una piccola area ristoro che collegherà la zona B alla futura Porta della Riserva, con lo scopo principale di creare un sito di concentrazione per i visitatori diverso dalla zona A, la quale beneficerà, quindi, di un certo grado di mitigazione della pressione legata fruizione. 

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Tanti interventi per una Riserva sempre più tutelata e fruibile per la cui ideazione il Consorzio ringrazia le associazioni che, nell’ambito del forum convocato lo scorso maggio, hanno dato il proprio contributo avanzando alcune proposte di azione sull’area protetta: circolo Legambiente di Carovigno, Adipa, Effetto Serranova, WWF Brindisi, Buon senso, Università popolare di Carovigno, Slow Food Puglia, Fai Brindisi, Federalberghi Brindisi, cooperativa Thalassia, Qualcosa di diverso, Liberi di.

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