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Sabato, 20 Aprile 2024
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Mancato ritiro pneumatici usati: "Rischio emergenza ambientale"

La protesta e l'allarme giunge dai gommisti di Confartigianato. Indice puntato sui consorzi

BRINDISI – Il mancato ritiro degli pneumatici usati da parte dei consorzi abilitati, incaricati per legge a svolgere tale compito, sta mettendo in crisi da due mesi le officine dei gommisti anche in provincia di Brindisi, innescato il rischio di emergenze ambientali. Come è noto, è proprio l'abbandono degli pneumatici fuori uso (Pfu in sigla) uno dei problemi più grossi nell’ambito del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, spesso con incendi che provocano un grave inquinamento.

Il rischio di alimentare discariche abusive

La denuncia giunge da Confartigianato Brindisi, che per giovedì 9 gennaio alle 18,30 nella propria sede di via Dalmazia 31/C nel capoluogo, ha convocato un’assemblea provinciale dei gommisti, e nel contempo ha invitato il sindaco della città e presidente della Provincia, Riccardo Rossi, ad appoggiare le sollecitazioni ai consorzi a ridurre e azzerare i ritardi nei ritiri degli Pfu dalle officine.

"Si rischia un aggravamento della situazione ambientale a Brindisi: a far gonfiare e riprodurre le discariche abusive sulle complanari, nelle aree rurali, nei canali, saranno le gomme delle nostre auto, meglio conosciute. Non si parla di pneumatici ancora in grado di essere utilizzati come tali o destinati ad essere ricostruiti, ma di pneumatici irrecuperabili che devono essere smaltiti come rifiuto”, è il timore di Confartigianato.

Il meccanismo dei ritiri e del contributo Pfu

Fino al 2011 lo smaltimento dei pneumatici era a carico dei gommisti, ma dal mese di novembre dello stesso anno lo smaltimento dei pneumatici si paga anticipatamente da parte dei clienti, contestualmente all’acquisto dei pneumatici. Ed è obbligatorio per legge, come stabilito dal Decreto Ministeriale nr. 82 dell’11 Aprile 2011, per chi vende gli pneumatici, far pagare tale contributo che copre il costo di smaltimento futuro delle stesse gomme quando verrà il momento della loro sostituzione.

pneumatici usati accumulati in officina-2

“Se si acquistano gli pneumatici dal gommista, soluzione sempre consigliata (meglio evitare gli acquisti online o da rivenditori non specializzati, suggerisce Confartigianato) si pagherà il contributo Pfu al gommista, che a sua volta lo ha pagato al grossista, che lo aveva pagato alla casa di produzione, che lo ha versato ad un consorzio per il recupero dei Pfu”, spiega l’associazione nel suo comunicato”.

“L’introduzione del contributo Pfu è un passo in avanti importante nel ridurre la produzione di rifiuti e nella protezione dell’ambiente ma ha anche creato confusione sia nei consumatori che negli operatori del settore, in special modo quando i consorzi e le società delegate al recupero non rispettano le date dei ritiri”, annota criticamente Confartigianato Brindisi. 

Ma i consorzi non si fanno vivi da due mesi

“I gommisti, dalla loro, sono obbligati per legge ad iscriversi ad uno o più consorzi per il ritiro degli Pfu, l’iscrizione e il servizio sono totalmente gratuiti, i pneumatici vengono ritirati presso i gommisti a costo zero e, come previsto dai contratti, con ‘elevata regolarità’, i consorzi per lo smaltimento non hanno un limite o una eccedenza che possono rifiutare di ritirare”. 

Ma Confartigianato sta ricevendo le denunce dei gommisti associati, perchè tutto ciò che è previsto dalla legge a carico dei consorzi, “da un paio di mesi, purtroppo, non è rispettato, i ritardi sono ormai insostenibili, e si prevedono, a tutt’oggi, i prossimi ritiri di Pfu nel mese di febbraio, intanto le officine sono colme di gomme usate, costituendo un pericolo per la salubrità e la sicurezza degli ambienti di lavoro, oltre che per la salute dei cittadini nel caso venissero stoccati all’esterno”. 

“Il rischio attuale, inoltre, è che l’utente finale intenda utilizzare le nuove isole ecologiche per smaltire i propri pneumatici, o intenda lasciarli agli angoli delle strade in città dove spesso, ancora, nonostante il nuovo sistema di raccolta differenziata, si accumulano rifiuti di ogni genere”.

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