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Xylella, i sindaci in piazza: "Si intervenga per fermare il batterio"

I sindaci della provincia di Brindisi in prima linea nella manifestazione pro scienza svoltasi domenica a Monopoli

BRINDISI - È stata la prima grande mobilitazione popolare, quella che si è svolta a Monopoli durante la mattinata di oggi, domenica 13 gennaio, per chiedere interventi concreti contro la Xylella. Istituzioni, associazioni di categoria, agricoltori, vivaisti, olivicoltori e frantoiani si sono dati appuntamento nella città barese, in cui è stato rinvenuto pochi giorni fa l’ultimo focolaio del batterio. Dopo aver distrutto l’economia olivicola e il paesaggio rurale salentino, la Xylella fastidiosa minaccia pesantemente l’Alto Salento e si avvia all’offensiva nel nord della Puglia, un territorio noto per la sua alta produttività. 

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A sostegno della scienza, per la salvaguardia del territorio e della sua economia, circa quattromila manifestanti, scortati da una sessantina di trattori, hanno composto il nutrito corteo che ha sfilato lungo le vie cittadine di Monopoli, partendo da largo Pantano, fino a convergere in piazza Vittorio Emanuele. Ricercatori, vivaisti, operatori turistici, comunicatori, agricoltori e rappresentanti delle associazioni, sono intervenuti dal palco in nome dei presenti e di tutto il comparto olivicolo pugliese, per chiedere al Governo e all’UE di predisporre una serie interventi concreti e immediati allo scopo di contrastare l’emergenza. 

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«Dalla piazza di Monopoli inizia oggi una nuova fase della lotta alla Xylella - dichiara Gianfranco Coppola - che vede un fronte unico, composto da istituzioni, associazioni di categoria, agricoltori, vivaisti, olivicoltori e frantoiani, muoversi compatto contro l'avanzata del batterio”. 

“Il paesaggio pugliese, come è stato più volte detto sinora, è rappresentato dall'albero di olivo, perciò ribadisco la priorità di salvaguardare la Piana degli olivi millenari, un territorio unico al mondo, inserito grazie al lavoro di Enzo Lavarra, presidente del Parco Naturale delle Dune Costiere e vicepresidente di Federparchi, nel registro nazionale dei paesaggi storici. La scomparsa dei nostri olivi millenari rappresenterebbe un disastro ben più grave della perdita economica causata da Xylella”. 

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“Nella lotta alla batteriosi quindi, tra le priorità del territorio ostunese e dell'Alto Salento tutto, c'è sicuramente quella di salvare la Piana. Le nostre proposte concrete, già da oltre un anno, sono quelle di dare corso alle misure disposte e ai protocolli d’intesa sottoscritti, accelerando i tempi di eradicazione delle piante contagiate, anche attraverso il conferimento di poteri speciali ai sindaci. Nel territorio ostunese, come in tutti i territori che ricadono nella zona infetta - conclude il sindaco Coppola - è necessario continuare a effettuare i monitoraggi e assegnare delle adeguate risorse economiche agli enti locali, ai proprietari terrieri e agli agricoltori, costretti a fronteggiare spese elevate per attuare quelle buone pratiche agricole che rappresentano ad oggi l’unico mezzo a nostra disposizione, assieme all’uso integrato e consapevole di fitofarmaci, per limitare la diffusione del batterio».

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