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Imprenditoria femminile: tutte le informazioni per avviare un’attività a Brindisi

Il settore in via di sviluppo, sostiene le donne che vogliono svolgere attività d'impresa fornendo loro diversi strumenti

Un'impresa può essere definita femminile quando la maggior parte delle partecipazioni di controllo e delle quote sono in mano alle donne. Per quanto riguarda l'imprenditoria femminile la Legge 215/1992 denominata 'Azioni positive per l'imprenditoria femminile' sancisce da sempre la necessità di favorire la nascita e crescita di imprese femminile, formare e qualificare le donne, agevolarne l'accesso a finanziamenti, promuovere la presenza rosa nei comparti innovativi dei settori aziendali.

Oltre a questa legge sono presenti diversi tipi di agevolazioni per favorire lo sviluppo di imprese femminili: finanziamenti regionali e nazionali, finanziamento europei, finanziamenti a fondo perduto (per individuare l'emissione di questi finanziamenti è consigliato seguire i siti internet del Ministero dello Sviluppo Economico, della propria regione nella sezione dedicata alle imprese, di Invitalia - Agenzia Nazionale degli investimenti e dello Sviluppo d'impresa), incentivi e agevolazioni.

L'incentivo, ad esempio, consiste in un prestito a tasso di interesse zero da destinare al 75% dei costi ammessi al beneficio e viene dedicato alle società che operano nella produzione di bene, fornitura di servizi, turismo, rivalutazione del patrimonio culturale, servizi per il rinnovamento sociale. Il piano di rimborso è di 8 anni e consta di rate semestrali costanti (31 maggio e 30 novembre).

Presso la Camera di Commercio di Brindisi, per tutte le donne che vogliono aprire una attività produttiva, è stato istituito un Comitato Imprenditoria Femminile (nato dal protocollo firmato tra il Ministero delle Attività produttive e l'Unione Italiana Camere di Commercio).

Comitato imprenditoria femminile

Il Comitato per l’imprenditoria femminile, organismo operativo presso la Camera di commercio di Brindisi dal 1999, ha il compito di individuare strumenti idonei a promuovere la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili del territorio, nonché creare una rete di sinergie con altri enti e/o istituzioni del territorio che permettano di rafforzare il ruolo delle donne nel mondo dell’imprenditorialità.

Il Comitato trae origine (così come tutti gli altri Comitati costituiti presso le Camere di commercio italiane) da un protocollo di intesa del 1999 (successivamente rinnovato nel 2003) tra Ministero delle attività produttive (MAP) e Unioncamere Nazionale con l'intento di riprodurre a livello provinciale il Comitato previsto dalla legge 215/92 sull'imprenditoria femminile.

I compiti

Ogni Comitato, secondo l’art.4 del protocollo d’intesa siglato tra il Ministero Attività Produttive e Unioncamere il 28/02/2003, ha una serie di compiti tra i quali:

• Proporre suggerimenti nell’ambito della programmazione delle attività camerali che riguardino lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria;

• Partecipare alle attività delle Camere di Commercio proponendo tematiche di genere in relazione allo sviluppo dell’imprenditoria locale;

• Promuovere indagini conoscitive sulla realtà imprenditoriale, anche con studi di settore, per individuare le opportunità di accesso e di promozione delle donne nel mondo del lavoro e dell’imprenditorialità in particolare;

• Promuovere iniziative per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile anche tramite specifiche attività di formazione imprenditoriale e professionale, oltre a servizi di assistenza manageriale mirata;

• Attivare iniziative volte a facilitare l’accesso al credito anche promovendo la stipula delle convenzioni previste nell’ambito del progetto per l’accesso delle imprenditrici alle fonti di finanziamento;

• Curare la divulgazione nel territorio delle iniziative e delle attività di ricerca e studio sullo sviluppo locale promosse dalle Camere di Commercio;

• Proporre iniziative per attivare un sistema di collaborazioni sinergiche con gli enti pubblici e privati che sul territorio svolgono attività di promozione e sostegno all’imprenditoria femminile

Grazie al recepimento da parte dell’ente camerale di un successivo protocollo d’intesa firmato nel 2005 tra Unioncamere Italiana ed il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il Comitato ha visto accrescere le proprie competenze anche in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, secondo quanto disposto dalla legge 53/2000.

Imprenditoria femminile - Informazioni utili

Eventuali informazioni possono essere richieste durante l’orario d’ufficio al 2° Piano della Camera di Commercio- Segreteria Generale- al seguente nominativo: dott.ssa Patrizia Perrucci - tel. 0831- 228239, e-mail: patrizia.perrucci@br.camcom.it - comitatoimprenditoriafemminile@br.camcom.it

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