VILLA CASTELLI - Complesso residenziale sequestrato a Villa Castelli dalla Guardia di Finanza, operazione battezzata col nome eloquente di “Cattedrale nel deserto”: il giudice dell'udienza preliminare Valerio Fracassi accoglie il rinvio a giudizio richiesto dal pubblico ministero Adele Ferraro a carico dell’ex sindaco di Villa Castelli, oggi consigliere provinciale, Vitantonio Caliandro, dell’ingegnere cegliese Pasquale Suma, ex dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, attualmente dirigente del Comune di Ceglie Messapica, dell’architetto Cosimo Cinieri, progettista di Francavilla Fontana, di Giovanni Carenza, funzionario dell’ufficio Urbanistica della Regione Puglia, e dei tre imprenditori Giovanni Ciciriello, titolare di un’azienda di sanitari a Villa Castelli, la “Ciciriello”, e il socio Pietro Rossi, sempre di Villa Castelli.
VILLA CASTELLI - Un fucile semiautomatico calibro 12 con la canna mozzata, la matricola abrasa e cinque cartucce nel serbatoio. Lo hanno trovato i carabinieri della stazione di Villa Castelli dopo un'accurata perquisizione a caico di un sorvegliato speciale con obbligo di dimora, che abita in una contrada di campagna del piccolo centro collinare del Brindisino, al confine con la provincia di Taranto.
VILLA CASTELLI - “Tessere fotocopiate? Di certo, non le abbiamo presentate noi”, parola di Benedetto Ligorio, 25 anni, nuovo segretario del Pd di Villa Castelli destituito a tempo di record dal commissario di sezione, nonché segretario provinciale Corrado Tarantino. “Il congresso non è valido”, ha detto Tarantino, “dobbiamo prima verificare se la crescita abnorme delle tessere nella città sia regolare oppure no”. L’elezione del segretario invece, che succede a Vito Nigro dimissionario dal 18 dicembre, quella sicuramente no, non è regolare. Le attività congressuali rimangono dunque congelate fino a data da destinarsi. Intanto, abbiamo chiesto a Ligorio come la costola di partito che lo ha eletto possa aver dato seguito al congresso, malgrado indicazione esattamente contraria del segretario provinciale, che aveva annullato il congresso prima per telefono, poi per e-mail.
VILLA CASTELLI - Pasticcio Pd a Villa Castelli. Alla vigilia del congresso fissato per il dieci gennaio scorso, sono cresciuti esponenzialmente gli iscritti, raggiungendo e superando abbondantemente le tessere del Partito democratico di una città, per fare un esempio, storicamente rossa come Mesagne. Solo che, nel caso del piccolo centro collinare, le tessere sono fotocopiate. Il segretario provinciale, e commissario per il circolo locale, Corrado Tarantino, interpella la direzione nazionale e, in attesa di verificare se quelle tessere siano valide oppure no, azzera la data delle votazioni. La sezione locale se ne infischia e vota lo stesso, eleggendo a coordinatore cittadino Benedetto Ligorio. Ma, Tarantino dixit, “l’elezione non è valida, il circolo cittadino resta commissariato”.
VILLA CASTELLI – Ha ottenuto gli arresti domiciliari Cosimo Caliandro, 36 anni, barista di Villa Castelli, soprannominato “Coca cola”, arrestato il 28 novembre scorso per detenzione al fine di spaccio di 8,4 grammi di cocaina. Ha lasciato il carcere nella tarda mattinata, dopo un’udienza di convalida lunga e molto combattuta tra pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Raffaele Casto e difesa (avvocati Cosimo Deleonardis e Pierluigi D’Urso). Il pm ha tempestato di domande il barista per cercare di stabilire quello che ai carabinieri è apparso evidente: se il bar gestito da Caliandro era solo il paravento per la sua attività di spaccio. Oppure, come ha sostenuto, l’imputato, il suo locale era estraneo allo spaccio delle sostanze stupefacenti.
VILLA CASTELLI – Arrestato il titolare di un bar di Villa Castelli trovato in possesso di 8,4 grammi di cocaina già suddivisa in dosi. L’uomo, Cosimo Caliandro, 36 anni, del posto, aveva anche di un bilancino digitale di precisione. La sostanza stupefacente è stata rinvenuta nel corso della perquisizioni effettuata dai carabinieri nel bar. Successivamente si sono spostati anche nell’abitazione dell’uomo dove pare non abbiamo rinvenuto nulla di compromettente.
VILLA CASTELLI - Continua a far discutere il caso dell’asilo nido comunale di Villa Castelli inaugurato a cento metri da un’antenna di telefonia mobile. Il segretario cittadino di Sinistra ecologia e libertà, Pino Ciraci, uno dei firmatari della denuncia pubblica tramite cui le forze politiche di opposizione hanno chiesto la verifica dell’eventuale nocività di questa vicinanza.
VILLA CASTELLI - L’Arpa rassicura, ma l’opposizione non ci crede, e finisce nell’ennesimo esposto all’autorità giudiziaria lo strano caso dell’asilo nido comunale di via Montessori a Villa Castelli inaugurato il 30 ottobre scorso a cento metri di distanza da un’antenna di telefonia mobile. La denuncia consegnata questa mattina ai carabinieri porta la firma di tre partiti, Sinistra ecologia e libertà con Pino Ciraci, del Partito socialista con Vitantonio Caliandro e del Movimento per le autonomie con Franco Pietro.
VILLA CASTELLI - Cittadini stranieri ammessi al voto, pur non avendone diritto. Disabili, ammessi al voto, pur non allegando ai verbali i certificati elettorali. Verbali redatti male. Conteggi errati. Insomma, a Villa Castelli le elezioni furono un pasticcio, è quanto hanno stabilito le indagini avviate dalla procura brindisina, giunte finalmente a conclusione. Sono dodici i destinatari degli avvisi di garanzia indirizzati dal pm Pierpaolo Montinaro dopo la conclusione delle attività investigative affidate agli uomini della Digos, al comando del dirigente Vincenzo Zingaro.
VILLA CASTELLI - Che rapporto c’è fra musica e natura? C’è modo e spazio utile per riflettere sull’interrogativo di sapore esistenziale, ed è quello proposto dall’associazione culturale Arte2o che sabato, 14 agosto, propone un evento dedicato al tema nella masseria Sciaiani Piccola di Villa Castelli. L’ottocentesca masseria della Murgia meridionale, l’unica in Puglia a disporre di una piscina biologica, è la perfetta location per ospitare una serata che propone musica di qualità, arte e ricerca legata alla tematica dell’eco-sostenibilità.
VILLA CASTELLI - I carabinieri hanno dato notizia oggi dell'arresto di un piromane avvenuto nella giornata di sabato 17 luglio proprio al confine tra Villa Castelli e Martina Franca, ma in agro di quest'ultimo comune.
VILLA CASTELLI – Chiesto il giudizio per l’ex sindaco di Villa Castelli, Vitantonio Caliandro, attuale consigliere provinciale della maggioranza che sostiene il presidente Massimo Ferrarese, Pasquale Suma, ingegnere di Ceglie Messapica, ex dirigente dell’Ufficio tecnico di Fasano, attuale dirigente del Comune di Latiano, dell’architetto Cosimo Cinieri, progettista di Francavilla Fontana, di Giovanni Carenza, funzionario dell’Urbanistica della Regione Puglia, di Giovanni Ciciriello, titolare dell’azienda di sanitari “Ciciriello” con sede in Villa Castelli, del socio Pietro Rossi di Villa Castelli, e di Rocco Cavallo, imprenditore di Ceglie Messapica, che stava realizzando un complesso residenziale in contrada San Barbato, territorio di Villa Castelli.
VILLA CASTELLI - Deciderà lunedì, o comunque nei primi giorni della prossima settimana, il sostituto procuratore Raffaele Casto quando far effettuare l’autopsia sui resti carbonizzati di Paolo Altavilla, 66enne, di Villa Castelli, scomparso da lunedì mattina e della cui scomparsa si era pure interessata la trasmissione della Rai “Chi l’ha visto?”. Il magistrato inquirente per decidere attenderà l’esito degli interrogatori che stanno effettuando i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana. Anche perché si tratterà di accertare senza ombra di dubbio che i resti carbonizzati appartengano allo scomparso.
VILLA CASTELLI - E’ stato ritrovato carbonizzato nella sua Fiat 600 rossa Paolo Altavilla, 66 anni, di Villa Castelli, scomparso dalle 7,30 di lunedì scorso. Corpo e vettura erano bruciati in un angolo della campagna tra Villa Castelli e Francavilla Fontana cui non è facile accedere e che solo un cacciatore poteva conoscere, in contrada Vallesi. A trovare il corpo sono stati i carabinieri che da lunedì stavano battendo tutta la campagna alla ricerca di quella Fiat 600 rossa.
VILLA CASTELLI - Fu trovato morto il 18 novembre del 2006 nel bagagliaio della sua auto: un colpo di pistola gli aveva fracassato il cranio. Salvatore Varone era un imprenditore di Melicucco, in provincia di Reggio Calabria. La vettura con dentro il cadavere, una Mercedes, era stata bruciata e abbandonata nelle campagne tra Grottaglie e Montemesola. Un posto isolato. Auto e cadavere sarebbero rimasti lì chissà per quanto tempo se un contadino non si fosse trovato a passare.
VILLA CASTELLI - L’accusa è di avere abusato di una bambina che aveva sette anni. Si tratta di un professore di musica di Villa Castelli, comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari che dovrà decidere sulla richiesta del pubblico ministero Milto De Nozza di mandarlo a giudizio. La camera di consiglio è stata aggiornata su richiesta del difensore avvocato Cosimo Deleonardis.
CEGLIE MESSAPICA - Un’improvvisa sbandata, la causa di un incidente frontale verificatosi nel primissimo pomeriggio lungo la strada provinciale Ceglie Messapica - Villa Castelli. In ospedale, senza per fortuna gravi conseguenze, sono finite tre donne, due delle quali appena diciottenni: Maria Luisa Epifani e Francesca Renna, entrambe di Ceglie, estratte sane e salve dall’abitacolo di una Ford Fusion.
VILLA CASTELLI - Convalidato l’arresto per la detenzione illegale di un fucile e per furto di energia elettrica. Angelo Spagnulo, 62 anni, di Villa Castelli, era finito agli arresti domiciliari il 31 marzo, sorpreso dai carabinieri nel corso di una perquisizione domiciliare in possesso di un fucile da caccia calibro 20 illegalmente detenuto. Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno accertato che il contatore della casa era allacciato abusivamente all’Enel.
VILLA CASTELLI – Imponevano buste paga infedeli ai dipendenti, e minacciarono gravemente un sindacalista della Fillea Cgil che cercava di tenere assemblee nella loro azienda. Per questa vicenda, che si svolse tra la fine del 2002 ed il febbraio del 2003, il tribunale di Martina Franca ha condannato una intera famiglia di imprenditori di Villa Castelli del settore dei materiali edili. I reati vanno dall’estorsione, alla tentata violenza privata, alle minacce e alle ingiurie.
VILLA CASTELLI - Con decisione depositata oggi (la numero 705 del 2010), il Cosiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dallo studio Pellegrino contro la decisione del Tar di Lecce che scioglieva il consiglio comunale di Villa Castelli e mandava a casa il sindaco Francesco Nigro, aprendo le porte al commissario prefettizio. Ora Nigro potrà nuovamente insediarsi assieme alla sua giunta e all'assemblea consiliare.