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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Carovigno

Torre Guaceto foglia di fico di una politica in guerra in un territorio sofferente

Torre Guaceto è una grande foglia di fico per la politica di Carovigno. E' paradossale: assediata per decenni, se non fosse stato per i vincoli imposti dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Puglia, lì non ci sarebbe mai stata una delle Aree marine protette meglio gestite in Italia

CAROVIGNO - Torre Guaceto è una grande foglia di fico per la politica di Carovigno. E’ paradossale: assediata per decenni, se non fosse stato per i vincoli imposti dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Puglia, lì non ci sarebbe mai stata una delle Aree marine protette meglio gestite in Italia (grazie alla sua struttura tecnica), e neppure la riserva terrestre. Ancora oggi qualcuno sogna di costruire a un centimetro dal confine dall’area protetta residence, villette, bad and breakfast, camping. Antropizzare tutto, trasformare foglie, sabbia, mare in palanche: un affarismo molto poco colto e dal respiro breve che non è mai morto ed ha fatto polpette della costa a nord della riserva, creando impatti ambientali che le hanno tolto molti punti dal punto di vista dell’attrattiva.

Torre Santa SabinaSe il mare è trasparente non è merito dei politici locali, ma tutto quello che sta di fronte al mare sì. Passi da contrada Carisciola, che molti chiamano anche la “Nostra Famiglia” perché alle origini c’era una succursale estiva dell’ente assistenziale, e ti chiedi come sia possibile costruire ancora a ridosso della scogliera. Ma il limite non era di 300 metri dal mare? Qui sono stati fatti questi ed altri miracoli, sui quali si regge il consenso della politica locale, di destra e di sinistra (ricordare l’operazione Riva Marina a Specchiolla, please). Accontentare tutti, il più possibile.

Da un giorno all’altro ti chiudono con cumuli di terriccio un sentiero costiero, e ti accorgi che qualcuno ha comprato lotti confinanti con il demanio. Poi ti chiudono anche qualche area di parcheggio libero, e scopri che hanno aperto parcheggi a pagamento privati. Vai sulle spiagge in concessione, e scopri che qualcuno ha tagliato le dune per piazzare una fila di ombrelloni in più. Il mare erode la spiaggia? E quelli si fanno largo dietro, con le ruspe e quando non li vede nessuno. Ci buttano anche i rifiuti che raccolgono sulla spiaggia, quelli versati in mare dalle navi e finiti a riva.

La borgata costiera di SpecchiollaL’80 per cento della ristorazione e delle strutture ricettive sono frutto di una imprenditoria turistica improvvisata: costruttori che si fanno albergatori senza avere imparato nulla del settore, e i risultati si vedono. Carovigno su questo piano è molto più indietro di Ostuni e Fasano. Molto. In compenso ha già rovinato gran parte della propria costa scegliendo invece della qualità dell’offerta, anche dal punto di vista ambientale, quella dell’apertura ad un numero di presenze estive difficilmente censibile, considerando che gran parte finisce in abitazioni private che non fanno rendiconti a nessuno.

In compenso località come Pantanagianni e Carisciola sono cresciute a dismisura, mentre le due borgate marine, Santa Sabina e Specchiolla, si differenziano solo per una cosa: affollatissima la prima, ridotta ai minimi termini la seconda. Ma entrambe, nei servizi e nell’offerta turistica sono rimaste immobili: pizze, fritture e gelati. Poi basta, tranne qualche rarissima eccezione. Erano molto più divertenti e spumeggianti negli anni Sessanta. E’ l’offerta turistica dell’acchiappatutto in due mesi. Poi si chiude per dieci. Posti di lavoro precari, talvolta in nero, ma si continua a costruire. Per chi e per cosa non è chiaro. E’ un viaggio verso il nulla. Non si capisce che oggi la richiesta turistica, oltre ad una offerta equilibrata tra qualità e prezzo, chiede anche luoghi che dal punto di vista ambientale e paesaggistico giustifichino un viaggio di centinaia di chilometri.

Lido PantanagianniInvece migliaia di presenze estive concentrate in pochi spazi. Il servizio di raccolta rifiuti che non regge, una polizia urbana molto, ma molto sottodimensionata rispetto alle esigenze. Mancanza ancora della rete fognaria sulla costa. Nessuna iniziativa culturale, nessuna svolta, nessuna sorpresa. Sempre pizza, fritture e gelati. Rifiuti bruciati e abbandonati. Assalti di auto. Ecco, Torre Guaceto è la foglia di fico di tutto questo. E per questo la politica locale vive tra imboscate, rancori personali, senza produrre una idea nuova per risanare, salvare e rilanciare la costa, le campagne, il nucleo urbano. Un Comune con tre borgate costiere e un’altra attestata sul costone che domina Torre Guaceto, Serranova, può non avere ancora un Piano urbanistico generale operativo?

Lo aveva detto, Angela Barbanente, qualche anno fa: Carovigno non può pensare di andare avanti con progetti da realizzare sempre attraverso le varianti al vecchio Piano di fabbricazione. Così la Regione Puglia ha fatto capire, anche con i fatti, che i “no” sarebbero stati molti. Invece Torre Guaceto è cresciuta: capacità di autofinanziamento, idee e progetti per una agricoltura di qualità che ha motivato i piccoli agricoltori che operano nel perimetro della riserva, offerta culturale che soddisfa milanesi e tedeschi, francesi e romani, bambini e adulti. Ecco: se Torre Guaceto non fosse solo usata come foglia di fico, ma come una scuola ed un modello di politica ambientale, turistica e culturale? Naturalmente tutto ciò è anche una metafora della situazione di Carovigno, che ha bisogno soprattutto di una cosa: uscire dalla mediocrità, ricostruire la propria economia turistica, una economia che non guardi più alla costa e alle campagne (e a Torre Guaceto) come prede.

Municipio di CarovignoQual è, allora, la ragione dello scontro interno alla maggioranza uscita dalle elezioni dello scorso anno? Considerando che da molto tempo non si combatte più per le idee, e che nessuno degli osservatori pensa che il sindaco Mimmo Mele si sia dimesso perché non condivide i concetti astratti del Nuovo Centro Destra, ma per ragioni che riguardano il governo di alcuni progetti, quando si saprà cosa separa la maggioranza attuale? C’è una parte che vuole cambiare ed una parte che frena? O non è il cambiamento la ragione dello scontro? Comunicati cifrati, che non spiegano, che non dicono, no comment, sfoghi su Facebook. Torre Guaceto foglia di fico.

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