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“Non sono il candidato sindaco di nessuno, ma con Emiliano ottimi rapporti”

Nando Marino: "Non sono un politico e sono estraneo alla guerra in atto nel centrosinistra fra padri e figli". Anche la Lega nazionale di basket segue le vicende di Brindisi. E Marchionna: "Resto basito per l'accapigliamento in atto nel Pd e alleati e per il silenzio sul dissesto che rischia il Comune"

BRINDISI – Fra i due litiganti, politicamente padre e figlio, al secolo Michele Errico e Roberto Fusco, potrebbe spuntarla proprio lui, il terzo incomodo, quel Nando Marino che per ora resta impegnato nel basket e che continua a fare no con la testa appena il discorso scivola sul versante politico-elettorale: “Non sono il candidato di nessuno”.

Lo ripete in queste ore sull’onda lunga dell’interessamento alle vicende amministrative della Lega nazionale di basket di cui è presidente almeno sino al prossimo mese di giugno, quando scadrà il suo mandato. Coincidenza. Già, pura e semplice coincidenza che la presidenza della massima serie di basket vada in scadenza nel mese in cui Brindisi tornerà alle urne per scegliere il nuovo sindaco a cui spetta il compito, certamente non facile, di amministrare il capoluogo dopo l’inchiesta della Procura di Brindisi che ha determinato le dimissioni in massa di chi a Palazzo di città era arrivato a maggio 2012.

“Io non sono  stato candidato per il centrodestra, né tanto meno adesso lo sono per il centrosinistra”, insiste. E aggiunge: “Né mai lo sarò perché sono altro nella vita, non sono un politico, sono un imprenditore che porta avanti le sue aziende che intende mantenere l’impegno con la squadra di basket”. Ma se davvero è così, come mai il nome di Marino continua a rimbalzare negli ambienti del Partito democratico non solo di Brindisi, ma di Bari per raggiungere la segreteria di Michele Emiliano? “Qualora dovesse esserci qualcosa di vero, sarò io il primo a comunicarlo”, dice. “L’ho detto alla Lega in occasione dell’ultima assemblea quando mi è stato chiesto cosa ci fossero vero negli articoli scritti a Brindisi”.

Alla domanda, però Marino non ha risposto. Di conseguenza, va ripetuta: “Esclude l’ipotesi di candidatura?”. “Nella vita mai dire mai, del resto anche per la presidenza della Lega basket è andata così”. E quindi? “Quindi niente. Anche perché nel centrosinistra mi pare sia in atto una guerra tra padre e figlio, fra Michele Errico e Roberto Fusco, per una nomination”. Potrebbe vale quel detto secondo cui tra i due litiganti, il terzo gode? Sorride. “No, non c’entro. Ma con Michele Emiliano sono in ottimi rapporti anche per via della promozione che abbiamo fatto assieme e lui, il governatore, è pure tifoso del basket”.

Si vedrà. Il nodo candidato dovrà per forza essere sciolto e infatti il commissario cittadino del Pd, Sandra Antonica, non è ferma. Sabato è previsto un incontro con il segretario provinciale del partito, Maurizio Bruno, per definire un ufficio elettorale e per fissare il calendario degli incontri con le forze di centrosinistra.

Michele Emiliano e Pino Marchionna-2“Credo che fare previsioni su come andrà a finire è impossibile”, dice Giuseppe Marchionna, già sindaco di Brindisi nonché ex assessore alla Programmazione economica nella Giunta di centrosinistra guidata da Mimmo Consales. Si dimise scrivendo che oltre non poteva andare, che doveva farlo prima di essere cambiato dal potere. “Assisto basito all’accapigliamento in atto nel centrosinistra mentre ci sono censure della Corte dei Conti che indicano il rischio di dissesto per il Comune di Brindisi, di cui però nessuno parla. Mi sarei aspettato che il Pd dicesse qualcosa visto che ha governato negli ultimi anni e invece niente, silenzio sul punto. Né tanto meno mi risultano interventi dall’altra parte”.

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