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“Tari, riduzione effimera: una beffa per i brindisini”

Pri, 5Stelle e Oggiano contro Rossi. La Lega: “Si dimetta”. Fdi: “Lo staff resta in barba al deficit”

BRINDISI – Non si placano gli animi dei consiglieri comunali di opposizione, dopo la maratona in Consiglio comunale di giovedì scorso. Non solo la prima parte della manovra economico-finanziaria legata alla Tari non è piaciuta a nessuno tra i banchi della minoranza, ma c’è persino chi stenta a riconoscere in Riccardo Rossi sindaco la stessa persona battagliera per la città nel passato da consigliere di minoranza. Prima con Consales, poi con Carluccio. E per questo ne chiede le dimissioni.

Fratelli d’Italia, le nomine e lo staff

sabrina de punzio-2“L'Amministrazione Rossi verrà ricordata come l'Amministrazione del no a tutte le proposte avanzate ed ai progetti che mirano alla crescita della città, seppur da più parti auspicati e sollecitati, del sì a nulla e della emulazione di talune pratiche adottate dalle precedenti Amministrazioni, alle quali quest'ultima fortemente si opponeva in tempi non sospetti”, dice il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Sabrina De Punzio (nella foto accanto). “Abbiamo appreso la notizia del dilatamento dei tempi circa la decisione comunale sulla conformità urbanistica dei corpi di ormeggio su Costa Morena, le c.d. briccole, per rendere più agevole l'accosto e l'ormeggio delle navi in banchina, demandando la decisione ad una Conferenza di Servizi, invece di esprimere meramente un parere sull'utilità o meno dell'opera e, quindi, adempiere tempestivamente in caso di parere favorevole”.

“Resta il ritardo nel rilascio di autorizzazioni circa gli interventi di arredo urbano in via del Mare. E, nelle more di questo palleggio infinito, a Bari si realizza un nuovo terminal e aumentano sempre più gli investimenti portuali e la città di Brindisi rimane come al solito a guardare e ad apprezzare la celerità, il dinamismo e lo sviluppo delle altre città”, prosegue l’avvocato De Punzio.

Quanto alle ultime nomine negli enti di secondo grado: “C’è stata una riproposizione  del modus operandi, che all’epoca Rossi definì da "talent show", a tener conto che le scelte rivestono esclusivamente natura politica. Non dimentichiamo la nomina di due componenti esterni per lo staff, per 80mila euro annui, quando il Sindaco Rossi, dai banchi dell’opposizione criticava le precedenti Amministrazioni che sperperavano in tal modo risorse pubbliche”.  

“Ancora, la certezza dell’aumento della Tari e la fragilità su cui si fonda il provvedimento circa l’esenzione per le famiglie con 5 o 6 componenti, basandosi su una soglia molto bassa del reddito Isee, così come nessuna riduzione è prevista per i nuclei famigliari composti da 2, 3 e 4 persone. Con grande rammarico registriamo, ancora una volta, che l’Amministrazione Rossi non tiene conto dello sviluppo economico della città, così dimostrando di non essere consapevole della enorme responsabilità che grava su di essa nei confronti della città e dei cittadini. Tutto cambia, perché nulla cambi”, conclude De Punzio.

Massimiliano Oggiano e i costi per rifiuti

Massimiliano Oggiano-3-4Insiste sulla Tari, il capogruppo del movimento di Giorgia Meloni, Massimiliano Oggiano, anche vice presidente del Consiglio comunale: “Piaccia o no il piano finanziario Tari 2019 e' aumentato di 1.121.269,09 rispetto al 2018, con la conseguenza che se per le utenze non domestiche (attività commerciali) la Tari si e' ridotta mediamente di un 5 per cento (poca cosa), per le utenze domestiche ci sono stati rincari crescenti a seconda dei componenti i nuclei familiari”, sostiene.

“Con una tassazione già ai massimi questo ulteriore aumento rappresenta una beffa per i brindisini che nonostante abbiano contribuito a elevare la raccolta differenziata al 53 per cento si sono visti aumentare la tassa”, sottolinea Oggiano (foto al lato).  “Sin quando la Regione Puglia di Emiliano a trazione Pd non sbloccherà gli impianti di trattamento dei rifiuti potremmo raggiungere anche il 90 per cento in termini di raccolta differenziata, ma la Tari non diminuirà.  I costi per trattare e smaltire i  rifiuti sono esorbitanti dovendo viaggiare per il territorio pugliese per poi tornare a Brindisi ed essere smaltiti come frazione indifferenziata nella discarica di Formica”.

“La maggioranza di sinistra ha presentato un emendamento per i nuclei familiari con cinque o più componenti: iniziativa lodevole, ma gli interessati rappresentano il 3,46 per cento dell'intera platea e quindi si e' trattato di un piccolissimo segnale, quasi insignificante”.

“Fratelli d'Italia, insieme agli altri gruppi di centro destra, aveva proposto un emendamento al loro emendamento che prevedeva esenzioni per le famiglie con due o più componenti: Rossi e la sua maggioranza lo hanno bocciato sostenendo che tale operazione avrebbe avuto conseguenze sulle casse comunali per oltre due milioni di euro: niente di più falso”.

Il Pri e la questione Tari

vito birgitta-2Continuano a scuotere la testa gli esponenti del Pri, di fronte alle nuove tariffe Tari: “I gruppi di maggioranza, sono sempre più ostaggio inconsapevoli dell’esecutivo”, dicono Il responsabile provinciale ambiente, Francesco Magno, e il segretario cittadino, Vito Birgitta (in foto), secondo i quali ci sarebbero “macroscopiche bugie, in merito alla paventata riduzione della Tari”.

“Diverso è stato l’atteggiamento del nostro Gruppo Consiliare che non ha esitato a votare a favore  dell’effimero emendamento proposto dal Pd che introduce una riduzione della Tari per i nuclei familiari composti da più di cinque persone e che abbiano un indice Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) pari e/o inferiore a 10mila euro. Lo abbiamo votato per il senso civico che ci caratterizza e per l’attenzione che da sempre dimostriamo per i più bisognosi”, dicono.

“Non abbiamo però rinunciato a dimostrare, con una semplice applicazione di matematica elementare, che pur con quel correttivo la Tari è stata stravolta nei termini che la costituiscono e quindi nella “parte fissa” ed in quella “mobile”, per raggiungere l’unico scopo di: togliere alle famiglie più bisognose e permettere risparmi a quelle più abbienti”, sostengono Magno e Birgitta i quali hanno allegato anche alcuni grafici ritenuti utili a comprendere gli aumenti.  

“Sfidiamo chiunque a dimostrare che questo è un atteggiamento di “sinistra” dietro cui, in realtà, si celano un coacervo di interessi che poco hanno a che fare con le esigenze del “sociale””, dicono i due esponenti dei repubblicani.  “Per il Pri questa situazione è inconcepibile e lotteremo perché si faccia chiarezza ed in particolare si applichino le azioni che da mesi riportiamo pubblicamente e che avrebbero già dovuto portare ad una reale riduzione della Tari nell’ordine del 52 per cento”.

La Lega  con Salvini e la richiesta di dimissioni di Rossi

lega con salvini-2Per la Lega con Salvini, non ci sono altre parole per definire l’Amministrazione Rossi: “Un fallimento”, dicono dalla segreteria cittadina affidata a Giovanni Signore. Per i leghisti brindisini, la storia sarebbe sempre la stessa, in barba al cambiamento dichiarato in campagna elettorale.  “E’ veramente imbarazzante, a volte sconcertante, vedere questa Amministrazione navigare a vista, senza una progettualità o lungimiranza politica e le risultanze dell’ultimo consiglio comunale non fanno che confermare il nostro giudizio”.

“Il nostro pensiero non può che andare agli indigenti, alle famiglie senza una casa che talvolta sono costrette a dormire in una automobile, ai tanti disoccupati, alle periferie di Brindisi e Tuturano, che si trovano in uno stato di abbandono totale: parchi degradati, rifiuti puntualmente fuori dai cassonetti, illuminazione pubblica fatiscente, strade disastrate e sporche ed erba alta dappertutto; improvvisazione nella gestione delle partecipate, mensa scolastica e aumento delle tasse”, si legge nella nota stampa.

“Non è demagogia, ma è la realtà.  Un vero e proprio disastro per i brindisini, naturali destinatari di una politica fallimentare di antica memoria ancora oggi priva di qualsiasi capacità risolutiva. Uno stallo cronico che ha determinato una assoluta improduttività amministrativa, una inesistente programmazione politica di rilancio socio-economico della città. E’ una vergogna vedere un’ Amministrazione “imbambolata”, gessata, ferma su uno sterile “redde rationem” interno alla coalizione”.

“La politica è fatta di programmi, di idee, di capacità e competenze. Una città problematica come la nostra, senza una seria programmazione è destinata all’oblio. ll Sindaco dimentica che buona parte della responsabilità del “disallineamento” delle entrate e delle uscite e quindi sul tragico bilancio comunale , è ascrivibile, quasi del tutto, ad una parte della maggioranza che lo sostiene. Proprio per questo, Rossi, se ha rispetto per il suo ruolo, per la politica e per la comunità che l’ha eletto, non deve perdere altro tempo e compiere l’unico atto di dignità e di onestà politica possibile: rassegnare le dimissioni,  sarebbero, inevitabilmente, un grande gesto di umiltà e responsabilità, non verso l’opposizione, ma verso la nostra amata città”.

I 5Stelle: Robin Hood si rivela sceriffo 

motolese-serra-legrazie-2Per i 5Stelle, Rossi che sembrava incarnare il buono, buono lo è per niente: "Robin Hood si rivela sceriffo", dicono i consiglieri comunali Gianluca Serra, Tiziana Motolese e Paolo Le Grazie. "Ancora una volta ci troviamo di fronte  ad un’amministrazione che ha generato mostri e continua a generarli con il benestare della Giunta Rossi, che inspiegabilmente presta il fianco a decisioni che di fatto mettono sotto scacco lo sviluppo della città e non solo".

"Pensavamo di essere sul set di “Scherzi a parte” quando abbiamo scoperto che i professionisti pagano una quota fissa di Tari pari al 4,6 per cento e una variabile pari al 5,9, mentre le banche, che sempre uffici sono, pagano il 2,9 e il 2,9. E ancora: i ristoratori pagano una quota fissa pari al 14,2 e una variabile pari al 18,2 mentre gli alberghi con ristorante pagano il 4,2 e il 5,4; i campeggi che producono tanti rifiuti pagano il 2,6 e il 3,9, mentre per l’ortofrutta si deve pagare il 18 e il 23. Insomma, i ricchi pagano meno e i poveri pagano di più. Le disparità elencate sono incredibilmente sbilanciate a favore delle categorie più ricche e ci aspettiamo da questa giunta che tali incongruenze vengano mitigate", sostengono i pentastellati.

"Con tutta franchezza, ci saremmo aspettati da questa giunta un Piano finanziario per la Tari di ben altra natura, un Piano rivoluzionario, coraggioso, che introducesse la tariffazione puntuale e non si limitasse a gestire l’esistente, in perfetta continuità con le passate amministrazioni. La circostanza che la Tari non scenderà e che il contributo Conai non ritornerà nelle tasche dei cittadini farà fallire il primo obiettivo di questo Piano, ovvero spingere i cittadini a effettuare la raccolta differenziata. Fino a quando non si giungerà alla gara ponte, infatti, si potrà arrivare anche a raggiungere il 100 per cento di differenziata ma i soldi non rientreranno nelle tasche del Comune e quindi dei cittadini, perché il capitolato d’appalto attualmente vigente prevede che superato il 36 per cento di differenziata, il contributo Conai, pari a oltre un milione di euro per il 2019, vada a finire sotto forma di premialità nelle casse di Ecotecnica, mentre i cittadini continueranno a produrre invano sforzi per aumentare la differenziata e sperare di pagare meno".

I 5Stelle continano: "L'elenco delle situazioni kafkiane alle quali stiamo assistendo si fa drammaticamente lungo se consideriamo anche le vicende legate allo sviluppo del porto. A tal proposito, risulta assolutamente incredibile che per un’opera prevista dall’Autorità di Sistema Portuale e già finanziata come la realizzazione di un pontile a briccole, che sostituirà le boe d’attracco e servirà a garantire un paio di accosti in più in un porto che Dio solo sa quanto ne abbia bisogno, si sia invocata la Conferenza dei Servizi, con l’unico risultato di perdere ancora un anno e mezzo di tempo. Ancora una volta il Consiglio Comunale viene depauperato dalla propria funzione,la struttura amministrativa di contro si assume la responsabilità di decisione nefaste e solo dopo invoca il Consiglio per porre rimedio".

"Parimenti risulta surreale quello che sta avvenendo in merito ai previsti lavori di ristrutturazione della stazione marittima. Anche in questo caso il Comune è stato in grado di chiedere la conformità urbanistica di un’opera realizzata negli anni ’30 rispetto a un Piano Regolatore Portuale successivo che rappresenta solo un’elencazione delle opere da farsi. Siamo ostaggio, insomma, di una situazione kafkiana per la quale nel porto non si può piantare nemmeno uno spillo perché non vi sarebbe conformità urbanistica al Piano regolatore portuale risalente al ’75, che è una variante di quello del ’72. Nel frattempo a Bari il sindaco Decaro, il presidente della Regione Emiliano e il presidente dell’Autorità portuale Patroni Griffi, con tanto di sorriso inaugurano una stazione marittima da 5 milioni  di euro con terrazza sul mare, e noi come poveri stolti, invece di guardare in faccia la realtà e ammettere le nostre colpe, troviamo più comodo affermare che i baresi ci scippano tutto".

Forza Italia e la litoranea Nord

Gianluca Quarta-4-2Da Forza Italia, con Gianluca Quarta, una nota in controtendenza: "Apprendo con soddisfazione che, se pur con ritardo rispetto alla mia richiesta presentata nel primo consiglio comunale dell'agosto 2018, l'Amministrazione comunale sta procedendo al ripristino della illuminazione della SP 41 - litoranea Nord", dice il consigliere comunale azzurro. 

"La situazione, più volte denunciata sui social e a mezzo stampa, riveste grande importanza vista il pericolo continuo al quale sono esposti i cittadini che risiedono in quelle zone anche durante il periodo invernale. Solo per una pura fatalità non si sono registrati tragici eventi fino ad'oggi. Ecco perché in futuro emergenze di questo tipo non potranno essere sottovalutate per tanto tempo".

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