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Alleanza fra moderati: Marino stringe la mano anche ai fittiani, ex Carluccio

All’intesa hanno aderito Area Popolare, Udc, Impegno sociale, Coerenti per Brindisi e Democrazia solidale: prima il programma, poi il candidato sindaco e cinque nomi per gli assessorati tecnici

BRINDISI – Il passato (di rivalità) è stato archiviato, per stringersi la mano e pensare al futuro per vincere la corsa in direzione di Palazzo di città in nome del polo moderato. Un mix di destra, sinistra e centro, molti dei quali superstiti della passata tornata elettorale, che ha portato all’alleanza che neanche un anno addietro era ritenuta impossibile perché a stringersi la mano sono stati Nando Marino, come presidente dell’associazione Brindisi in Alto, nemico numero uno dei centristi dell’ex sindaca Angela Carluccio, e gli esponenti brindisini di Direzione Italia, il movimento di Raffaele Fitto che in città è stato sostenitore di quel gruppo sino alla fine. Tanto da non “autorizzare” il rompete le righe neppure davanti alla mozione di sfiducia presentata più di una volta dai Coerenti per Brindisi, ex di Impegno sociale a loro volta tornati a dialogare con il movimento di provenienza. Il tutto con la benedizione di Area popolare, Udc e Democrazia solidale.

Il Comune di Brindisi-2

Le prove di dialogo di cui riferivano con insistenza di rumors nelle ultime settimane hanno trovato conferma ieri, quando è arrivata – via mail – la comunicazione. Breve, quanto basta per annunciare l’avvenuto incontro che ha, nei fatti, il sapore dell’intesa. Quell’alleanza capace di lasciare alle spalle il recente passato di conflittualità riferito dalle cronache politico-amministrative del Palazzo fatto di scontri. Ma in politica tutto è possibile. Vero è che “nel pomeriggio di giovedì 14 dicembre si sono riuniti: Area Popolare, Brindisi In Alto, Coerenti per Brindisi, Direzione Italia, Democrazia Solidale, Impegno Sociale e Udc”, si legge nella stringata nota inviata alle testate giornalistiche. “Per iniziare un proficuo percorso comune le parti si riuniranno nei prossimi giorni affinché ognuna possa portare il proprio contributo per la condivisione e successiva realizzazione di un unico documento”. In altri termini c’è la coalizione, ci sarà il programma e ci sarà un candidato unico con contestuale indicazione di cinque nominativi per gli assessorati tecnici.

Chi sarà l'aspirante primo cittadino? Il nodo da sciogliere è questo, visto che Marino potrebbe ritentare la corsa ora che dalla sua parte ha gli esponenti di Direzione Italia, gli ex Cor, con in testa Pietro Guadalupi (nella foto in basso), ex presidente del Consiglio comunale, recordman della passata tornata elettorale, riuscendo a rastrellare 851 preferenze. Non è chiaro però se l’intesa, sotto la voce polo dei moderati, abbia convinto tutti i fittiani brindisini, vale a dire anche il vice coordinatore cittadino Marina Miggiano, gli ex consiglieri Tilde Tau e Cosimo Laguercia, tutti e tre visti in occasione della presentazione dell’associazione del notaio Michele Errico, il quale – a sua volta – non esclude la ricandidatura per la lista Brindisi virtuosa, nata da una costola della Fondazione Giuseppe Lazzati, ormai in rotta di collisione con il Partito democratico. Pd dal quale ha preso le distanze Marino in maniera netta, ma l’imprenditore e il notaio sono distanti.

L’ex assessore Michele Di Donna, titolare nella Giunta Carluccio della delega alla Programmazione economica, ha già lasciato i fittiani per approdare in Fratelli d’Italia. Punto interrogativo anche su Raffaele De Maria, impegnato sino a poco tempo fa a lavorare per ricostruire il centrodestra, tanto da organizzare riunioni.

Pietro Guadalupi presidente del consiglio-2Vero è che alcuni dei fittiani hanno dimostrato una certa insofferenza durante l’Amministrazione Carluccio, determinando il coordinatore cittadino Italo Guadalupi (padre di Pietro) prima a non autorizzare l’ingresso in Giunta, poi – in occasione dei rimpasti – a temporeggiare con la sospensione delle deleghe. Mai però c’è stata un’azione tranciante. A differenza di quanto fatto, praticamente a tempo di record, da Impegno sociale sotto le direttive di Carmelo Palazzo, scomparso di recente. Fu il primo a prendere le distanze dai centristi ritenendo ingombrante la presenza di altri, dietro la sindaca Carluccio, quel “chi per lei”, diventato poi un ritornello, e soprattutto non condividendo le decisioni iniziali. Dalla rotazione dei dirigenti, alla composizione dello staff della prima cittadina con inserimento di nomi vicini alla coppia Marcello Rollo-Massimo Ferrarese. Palazzo imboccò la strada dell’opposizione, mentre la coppia Pasquale Luperti e Marika Rollo si staccò per formare i Coerenti per Brindisi, diventati a distanza di qualche mese i primi firmatari della mozione di sfiducia arrivata sul tavolo con l’ormai nota tovaglia di Natale, nella sede dell’associazione di  Palazzo. Tre tentativi andati a vuoto, sino alle dimissioni in blocco di 17 consiglieri a casa di Palazzo. Fine della storia Carluccio. Gli ex della sindaca di Direzione Italia ora ripartono con gli ex ed attuali avversari dei centristi. Altra storia.

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