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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Anche Sel si spacca su Consales

BRINDISI – Il virus del Laboratorio Ferrarese contagia pure l’ala ex rifondarola di Sel, che tenta di portare il partito ad aggiungersi alla lista delle sigle che appoggiano il candidato sindaco di Udc, Pd e Noi Centro, Mimmo Consales (troppo lunga per ripeterla ogni volta, sennò gli articoli rischiano di diventare come i manifesti elettorali, e un giornale deve evitarlo). Guidati dal consigliere regionale Toni Matarrelli, almeno 12 membri del direttivo provinciale hanno votato a favore dell’ingresso di Sel nella coalizione in cui le pagelle pare le compili Ciro Argese, il segretario provinciale dell’Unione di Centro. Ma hanno trovato l’opposizione di una minoranza dello stesso organismo dirigente provinciale, in cui c’erano i circoli di Ostuni e Fasano, ma anche quello di Brindisi con la sola differenziazione di Vito Gloria.

BRINDISI – Il virus del Laboratorio Ferrarese contagia pure l’ala ex rifondarola di Sel, che tenta di portare il partito ad aggiungersi alla lista delle sigle che appoggiano il candidato sindaco di Udc, Pd e Noi Centro, Mimmo Consales (troppo lunga per ripeterla ogni volta, sennò gli articoli rischiano di diventare come i manifesti elettorali, e un giornale deve evitarlo). Guidati dal consigliere regionale Toni Matarrelli, almeno 12 membri del direttivo provinciale hanno votato a favore dell’ingresso di Sel nella coalizione in cui le pagelle pare le compili Ciro Argese, il segretario provinciale dell’Unione di Centro. Ma hanno trovato l’opposizione di una minoranza dello stesso organismo dirigente provinciale, in cui c’erano i circoli di Ostuni e Fasano, ma anche quello di Brindisi con la sola differenziazione di Vito Gloria.

E lo statuto di Sel dice che deve essere il circolo interessato dalle elezioni a decidere, comunque sia. Un diritto rivendicato fortemente, a quanto si è appreso sull’andamento della riunione durata quattro ore, da Gianni Stasi, che ha minacciato anche le dimissioni dalla segreteria provinciale e dall’incarico di responsabile enti locali di Sel Brindisi, se la regola scritta non sarà rispettata. Il circolo di Brindisi, ha sostenuto Stasi nel corso del suo intervento, non andrà né con Consales, né con l’altro candidato già in campo, il consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Giovanni Brigante, ma guarda invece all’alleanza con i movimenti della società civile, IdV, Brindisi Bene Comune, Rifondazione, uno schieramento che potrebbe ritrovarsi attorno alla candidatura dell’avvocato Roberto Fusco.

Se la linea rappresentata da Toni Matarrelli viene da Bari e dal segretario regionale di Sel, Nicola Fratoianni, non è dato saperlo perché nel corso della riunione nessuno ha fatto cenno ad indicazioni arrivate da Vendola o dal partito regionale. Il circolo di Brindisi comunque dovrà riunirsi, valutare e decidere alla luce di quanto accaduto nel corso della riunione del direttivo provinciale. Della scelta di Gloria di stare con il suo ex partito si sapeva da tempo, come anche della preferenza in tal senso del segretario provinciale Pasquale Saponaro (anch’egli ex Pd), assente in tutta l’ultima fase della vicenda pre-elettorale ed anche alla riunione del direttivo provinciale, causa sindrome influenzale.

La situazione è delicata perché una forzatura porterebbe certamente ad una lacerazione all’interno di Sel con conseguente possibile diaspora. Tutto ciò per cosa? Sin dall’inizio si era detto che bisognava fare in modo che la riconferma di Ippazio Stefàno a Taranto non trovasse intoppi in alleati importanti come il Pd. La stessa indicazione aveva dato Vendola per Brindisi: ripartire da zero e puntare a coinvolgere il Pd nella costruzione di un’alleanza dall’Udc a Rifondazione. Ma il no è arrivato proprio dal Pd ufficiale e dall’Udc, che non hanno voluto aprire alcuna discussione né sulla candidatura originaria di Giovanni Carbonella, né su quella successiva e definitiva di Mimmo Consales, facendosi rimbalzare addosso persino una opzione che sarebbe piaciuta anche a Vendola, quella di Carmelo Grassi.

Con Ferrarese e questa Udc mai, avrebbe detto in ultima analisi Stasi. La strada di Sel a Brindisi se la sceglie il circolo che non ci sta a sacrificare un’alleanza con la società civile e i movimenti ad una logica di equilibri regionali. Cammino tormentato sino in fondo, dunque, per la sinistra del centrosinistra. Sofferenze nel Pd, sofferenze in Sel. A Bari qualcuno deve  chiedersi se in fondo ne valeva la pena, e poi si dovrà decidere anche su cose di facciata, ma fino a un certo punto: Brigante si è messo La Puglia per Vendola tra le sigle a proprio sostegno, Sel in ogni caso starà da un’altra parte. Bel risultato in una città che non ha certo meno bisogno di Lecce, Foggia, Taranto e Trani di certezze nell’alternativa al centrodestra (guardando la cosa da un punto di vista di sinistra, naturalmente).

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