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Approvato il bilancio di previsione 2014. Nuova lite fra i consiglieri di maggioranza

Anche l'odierna seduta del consiglio comunale, durante la quale è stato approvato bilancio di previsione 2014, ha regalato momenti di tensione fra le file della maggioranza, che hanno portato alla momentanea sospensione dei lavori. Come già accaduto in altre circostanze, i gruppi di Centrosinistra si sono accapigliati per una questione di modestissima rilevanza

BRINDISI – Anche l’odierna seduta del consiglio comunale, durante la quale è stato approvato il bilancio di previsione 2014, ha regalato momenti di tensione fra le file della maggioranza, che hanno portato alla momentanea sospensione dei lavori (Video). Come già accaduto in altre circostanze, i gruppi di Centrosinistra si sono accapigliati per una questione di modestissima rilevanza. Cosa è successo? In aula si è presentato un gruppo di guardie giurate, con rappresentanti sindacali al seguito, alle prese con una spinosa vertenza sindacale. I vigilantes hanno consegnato al presidente delle assisi, Luciano Loiacono, un documento in cui chiedevano di essere ricevuti dalla conferenza dei capigruppo. 

Lo stesso Loiacono ha dato la sua disponibilità a fissare un appuntamento per la prossima settimana. Vista anche la richiesta formulata da Toni DSC_0361-2Muccio (capogruppo di Ncd) di sospendere la seduta per un breve confronto con i lavoratori, il sindaco Consales ha lasciato l’aula per ascoltare le istanze dei rappresentanti sindacali. La seduta, a quel punto, sarebbe dovuta proseguire con la discussione sulla delibera riguardante il sostegno della candidatura di Lecce a Capitale europea della cultura nel 2019.

Ma Raffaele Iaia, Ncd, è uscito comunque dall’aula per incontrare le guardie giurate. Lo stesso stava per fare Umberto Ribezzi, Pd. I banchi del Centrosinistra rischiavano di restare sguarniti. Questo ha scatenato un'accesa diatriba fra i gruppi della maggioranza (in particolar modo fra Ribezzi e Francesco Cannalire, di Api), che ha reso necessaria la sospensione della seduta. Una volta tornata la situazione alla normalità, i lavori sono ripresi con l’approvazione del documento su Lecce capitale europea della cultura, con presa d’atto della trasformazione del comitato promotore in fondazione di partecipazione  e approvazione dello statuto della stessa formazione. La delibera è passata con 22 sì e Mimmo Consales e Toni Muccio-2due no, quelli di Roberto Fusco e Massimiliano Oggiano. Consenso bipartisan dunque, anche se l'opposizione ha lamentato la totale mancanza di un confronto politico sulla questione.

Il vicesindaco Giuseppe Marchionna, che rappresenterà il Comune di Brindisi nella fondazione, ha illustrato quali potrebbero essere i potenziali benefici economici per la città se la candidatura di Lecce dovesse andare a buon fine. “Il grosso delle somme di cofinanziamento messe a disposizione dalla Regione – dichiara Marchionna – prevedono un utilizzo di due terzi per il Leccese, di un terzo per il Brindisino”. Il vicesindaco parla di un possibile stanziamento di 40 milioni di euro per la fondazione (sempre se la candidatura andrà a buon fine). “Anche Bari e Taranto – aggiunge Marchionna – hanno fatto richiesta di adesione, mentre noi siamo soci fondatori e siamo già all’interno della fondazione”.  

Poi si è passati al bilancio. L’assessore al ramo, Carmela Lomartire, si è a lungo soffermata sulle difficoltà incontrate nel barcamenarsi fra i tagli delle risorse destinate agli enti locali e le incertezze che accompagnano le politiche nazionali in materia fiscale. “E’ un bilancio – si legge nella relazione presentata dall’assessore - ancora da tempo di guerra, che non permette quella gestione autonoma e quelle scelte collegate al territorio che da troppo tempo auspichiamo”. La Lomartire afferma di aver cercato “il mantenimento degli equilibri e soprattutto dei servizi, assicurando l’assolvimento dei compiti istituzionali dell’ente”. L’assessore dichiara inoltre di aver perseguito “politiche di riqualificazione della Fusco e Monetti parlano con la Lomartirespesa, senza tagliare i servizi, anzi, riducendo per quanto possibile la pressione fiscale”. L’ambizione dell’amministrazione è stata quella “di mantenere – si legge ancora nella relazione – quantomeno costante la pressione fiscale comunale lungo tutto l’orizzonte del quinquennio”. 

Il documento contabile pareggia nell’importo di 304milioni 855mila euro. Oltre 74 milioni e 365mila euro arriveranno dalle entrate tributarie, oltre 17 milioni dai contributi di Stato Regioni ed altri enti pubblici, oltre 10 milioni da entrate extra-tributarie. Fra i vari capitoli di spesa, figurano: quasi un milione 800mila euro per l’affidamento a titolo di mobilità interna stabilizzazione Lsu e dipendenti ex Bti alla Brindisi Multiservizi; oltre 2 milioni di euro per le funzioni relative alla giustizia; quasi 4 milioni di euro per la polizia locale; quasi 9 milioni di euro per la pubblica istruzione; poco più di un milione di euro per la cultura e i beni culturali; un milione e 600mila euro per il settore sportivo e ricreativo; 100mila euro per il settore turistico; quasi 10 milioni di euro per il settore della viabilità e dei trasporti; 27milioni e 800mila euro per la gestione del territorio e dell’ambiente; oltre 14 milioni 224mila euro per il sociale; 836mila euro per lo sviluppo economico. 
 

Contestualmente al rendiconto d’esercizio 2014 è stato approvato anche il piano di opere triennali (tutte quelle con importo superiore ai 100mila euro). Fra queste: costruzione di nuovi loculi al cimitero (500mila euro); realizzazione uffici al primo piano nei capannoni ex Inapli (220mila euro); manutenzione straordinario cimitero Tuturano (600mila euro); impianti alimentati da fonti rinnovabili al teatro Verdi (700mila euro); realizzazione di una corsia preferenziale nel tratto finale di via Appia (450mila euro); riqualificazione via provinciale per Lecce e rotatoria fra la stessa e viale Arno (750mila euro); ampliamento del Palapentassuglia (4 milioni di euro); manutenzione straordinaria della scuola Marinaio d’Italia (800mila euro); manutenzione straordinario scuola Marco Pacuvio (500mila euro). 

Fra le opere di maggior impatto economico, spiccano: raccordo zona industriale – rete nazionale (10 milioni di euro); metrobus e circolare del mare per collegamento aeroporto (40 milioni di euro); lavori di bonifica nell’area di Micorosa (8 milioni di euro); realizzazione di barriere soffolte a protezione della falesia (2 milioni di euro); realizzazione di centri di raccolta rifiuti di zona (3 milioni 600mila euro); ristrutturazione ex teatro Di Giulio (2 milioni 229mila euro); realizzazione di aera attrezzata per mercati e per circhi (10 milioni e 500mila euro); costruzione di un impianto crematorio al Una lite fra Oggiano e Loiacono-3cimitero (1 milione e 250mila euro).

Emendamenti. Quattordici emendamenti sono approdati in aula. Sette (uno firmato dal sindaco, gli altri sei dal consigliere dell'opposizione Massimiliano Oggiano, Puglia Prima di tutto) non sono stati ammessi poiché protocollati fuori tempo massimo, nonostante avessero ottenuto il parere favorevole del collegio revisori dei conti. Dei sei ammess: quattro, presentati dal sindaco, sono stati approvati con i soli voti della maggioranza; due, presentati sempre da Oggiano, sono stati bocciati. Lo stesso Oggiano ha avuto uno scontro con il presidente Loiacono, proprio per delle divergenze legate alla mancata ammissione dei suoi emendamenti. La seduta è proseguita con la discussione della delibera sul progetto preliminare dello shuttle per l'aeroporto. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

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