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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Assemblea Ato: presenti i sindaci, assenti i vertici Aqp

BARI - La riorganizzazione delle unità territoriali dell’Acquedotto Pugliese, con particolare riferimento al contestato piano di accorpamento delle sedi Aqp di Brindisi e Taranto, già al centro di una iniziativa di lotta da parte dei sindacati, è stata in mattinata oggetto di discussione approfondimento durante i lavori dell’assemblea del Consiglio di amministrazione dell’Ato.

BARI - La riorganizzazione delle unità territoriali dell’Acquedotto Pugliese, con particolare riferimento al contestato piano di accorpamento delle sedi Aqp di Brindisi e Taranto, già al centro di una iniziativa di lotta da parte dei sindacati, è stata in mattinata oggetto di discussione approfondimento durante i lavori dell’assemblea del Consiglio di amministrazione dell’Ato.

Al vertice, tenutosi a Bari, hanno preso parte anche i massimi rappresentanti istituzionali dei Comuni brindisini, insieme ai consiglieri regionali Giovanni Epifani (Pd) e Maurizio Friolo (Pdl) che nei giorni scorsi avevano presentato una specifica interrogazione consiliare contro il piano d’ambito 2010-2018 che prevede sei unità nell’intero territorio regionale.

Era stato proprio il consigliere Epifani, durante un successivo incontro con il presidente dell’Ato, Michele Emiliano, a chiedere allo stesso il coinvolgimento dei sindaci e dei consiglieri regionali della provincia di Brindisi.

Incontro tenutosi stamane, ma al quale non hanno preso parte i vertici dell’Aqp, impegnati contemporaneamente ai lavori della Commissione consiliare regionale. E anche lì sarebbero volate critiche sonore al piano di riorganizzazione territoriale al quale l’Acquedotto pugliese, nonostante le riserve espresse dall’Ato, ha già dato corso, attraverso un ordine di servizio col quale di fatto si è provveduto a trasferire il personale della struttura tecnica dal capoluogo brindisino a quello ionico.

Durante l’odierna assemblea dell’Ato, Emiliano ha illustrato a tutti anche il contenuto della richiesta di sospensiva trasmessa all’amministratore unico dell’Acquedotto Pugliese, Ivo Monteforte, e ai sindaci interessati, nonché per conoscenza all’assessore regionale alle Opere pubbliche, Fabiano Amati, al presidente della Provincia di Brindisi e a quello dell’Anci pugliese.

In questa lettera, Michele Emiliano si rammarica con Monteforte per il fatto che l’Aato fosse stato messo a conoscenza della scelta solo il 28 agosto, perché pur nel rispetto dell’autonomia amministrativa ed organizzativa, l’AqP avrebbe dovuto consultarsi con l’autorità d’ambito allo scopo di individuare le criticità e predisporre soluzioni alternative, proprio perché l’Aato potesse svolgere la funzione di garanzia degli enti rappresentati. La riunione si è conclusa con l’impegno assunto dalla stesso Emiliano a riconvocare per la prossima settimana i dirigenti dell’Aqp.

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