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Brigante: "Io sindaco, Errico a Roma"

BRINDISI – Giovanni Brigante non farà alcun passo indietro, neppure per Michele Errico al quale però sarà fatta una adeguata proposta, e questa sera Sviluppo e Lavoro, Sel e Italia dei Valori dovrebbero siglare un documento congiunto con cui, domani al tavolo del centrosinistra, chiederanno lo svolgimento delle primarie di coalizione. Se la richiesta sarà rifiutata, Pd e Udc con il loro candidato Mimmo Consales dovranno vedersela non solo con il centrodestra, ma anche con l’altro aspirante sindaco della sinistra. Questa la missione che il documento affiderebbe allo stesso Brigante, al collega consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Toni Matarrelli, e al segretario provinciale di Italia dei Valori, Lorenzo Caiolo.

BRINDISI – Giovanni Brigante non farà alcun passo indietro, neppure per Michele Errico al quale però sarà fatta una adeguata proposta, e questa sera Sviluppo e Lavoro, Sel e Italia dei Valori dovrebbero siglare un documento congiunto con cui, domani al tavolo del centrosinistra, chiederanno lo svolgimento delle primarie di coalizione. Se la richiesta sarà rifiutata, Pd e Udc con il loro candidato Mimmo Consales dovranno vedersela non solo con il centrodestra, ma anche con l’altro aspirante sindaco della sinistra. Questa la missione che il documento affiderebbe allo stesso Brigante, al collega consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Toni Matarrelli, e al segretario provinciale di Italia dei Valori, Lorenzo Caiolo.

Che le cose debbano andare così lo ha detto stamani a BrindisiReport.it lo stesso Giovanni Brigante, che tuttavia questa sera ha proprio un appuntamento con Sel. Il gruppo dirigente brindisino del partito di Nichi Vendola sempre oggi doveva chiudere però un difficile confronto cominciato nella serata di ieri, in cui è stata avanzata e valutata anche l’ipotesi di accodarsi al carro del candidato Mimmo Consales, anche se il coordinatore provinciale dell’Udc, Ciro Argese, si è attribuito il diritto di porre veti ai cosiddetti estremisti (qualcuno gli risponderà?).

Perciò, pur tenendo presente la massima trapattoniana (non dire gatto se non ce l’hai nel sacco), ecco lo scenario tratteggiato da Giovanni Brigante: “In  presenza di più di un candidato, chiederemo si facciano le primarie. Chi non sarà d’accordo – ha detto il consigliere regionale brindisino – si assumerà la responsabilità di ciò perché da quel momento saremo democraticamente concorrenti”. Brigante ovviamente parla della posizione comune che dovrebbero assumere questa sera Sel, IdV e Sviluppo e Lavoro.

Ma, franchezza per franchezza, c’è una possibilità che Giovanni Brigante ceda il passo a Michele Errico, come da qualche parte si sostiene o si spera? “Non ho fatto un passo indietro nei confronti della possibile candidatura di Carmelo Grassi, non lo farò neppure per Michele Errico. Al quale, tuttavia, la sinistra può proporre il ruolo non certamente secondario e importante di padre nobile di una coalizione che si vuole battere per rinnovare la città e darle un futuro, affrontando i nodi del rapporto tra sviluppo e ambiente, difendendo il diritto alla salute dei cittadini, sbloccando il porto e le bonifiche, difendendo il patrimonio storico e culturale di Brindisi, realizzando un nuovo assetto urbanistico che tenga conto di tutto ciò e dell’esigenza di giungere ad un modello di città che possa e sappia trattenere i propri giovani, dando loro opportunità e una casa”.

Quindi Brigante resta in campo, vada come vada? “Certamente. Non mi piego a nessuna ingiunzione, come non mi sono mai piegato e non mi piegherò mai, ricordo a qualcuno, all’Enel, a Edipower, a British Gas e a chiunque altro. Io mi batterò per essere il sindaco di questa città, e mi batterò sia per il lavoro che per l’ambiente senza guardare in faccia nessuno. Conosco molto bene la zona industriale ed i suoi problemi, come conosco i problemi dei quartieri e della gente meno fortunata. Michele Errico ha l’occasione di tornare in campo davvero, e noi vorremmo che fosse lui tra qualche mese, o l’anno prossimo, a rappresentare Brindisi in Parlamento”.

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