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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Il Pd: "Assessore Miggiano, si dimetta"

Il circolo di Brindisi torna sul caso della riqualificazione dei capannoni ex Saca. "La cittadella dell'autismo in una zona a rischio idrogeologico"

Il Partito democratico di Brindisi chiede le dimissioni dell'assessore alla Programmazione economica, Marina Miggiano, in relazione alla vicenda della riquaificazione dei capannoni ex Saca nei quali il Comune vorrebbe realizzare una Cittadella dell'autismo: gli esponenti del Pd sostengono che quella zona sia ad alto rischio idrogeologico stando alla perimetrazione fatta dalla Regione Puglia e aggiornata di recente, il primo agosto scorso. Di seguito il testo del comunicato stampa.

BRINDISI - "Probabilmente è proprio l’assessore alla Programmazione Economica, Marina Miggiano ad avere problemi di comprensione. Le sue dichiarazioni in risposta al nostro comunicato in cui abbiamo sollevato seri dubbi circa il “Bando Periferie”, infatti, sono - oltre che gravissime – molto puerili e soprattutto prive di senso logico. E, sinceramente, da un avvocato, per di più amministratore, ci saremmo aspettati ben altro… Ma, evidentemente, anche Miggiano si è adeguata all’arido contesto della maggioranza di cui fa parte. 

Avrebbe fatto molto meglio a tacere, considerate le sue dichiarazioni.  Miggiano, infatti, ci dà praticamente ragione quando afferma che sui capannoni ex Saca esiste già un progetto (ma di questo ne eravamo certi, tanto da averlo detto nella nostra nota): un fatto, questo, a cui però il sindaco Carluccio non ha mai fatto cenno quando ha comunicato che era stato emesso un avviso pubblico rivolto a privati ed associazioni e finalizzato a proporre un’idea sul come recuperare ed utilizzare le due strutture. Apprendiamo solo adesso – e dall’assessore Miggiano – che all’interno dei due capannoni si intende realizzare  una “Cittadella intelligente dell’autismo” che fornisca assistenza alle famiglie i cui figli lamentano tale disabilità. E qui arriva il secondo punto, ancora più grave, se possibile, del primo: come pensano l’assessore Miggiano, il sindaco Carluccio e tutta la sua maggioranza di poter realizzare una struttura di questo genere, per di più destinata a bambini con problemi di autismo, in un’area vincolata dall’Autorità di Bacino perché ad alto rischio idrogeologico? Sarebbe stato sufficiente informarsi, come facciamo noi, per venire a conoscenza del fatto che quella zona rientra nel cosiddetto “R4”, ovvero rischio altissimo. Tanto che la vicina caserma dei vigili del fuoco (e questo dovrebbe saperlo qualche consigliere che fa parte del Corpo dei Vigili del Fuoco, oltre che della maggioranza) fu smantellata e trasferita in via Nicola Brandi anche per questo motivo.

Complimenti, assessore. Lei davvero pensa di poter allocare una ‘Cittadella dell’autismo’ in un’area a rischio? Ci auguriamo sia una mera svista, dovuta a scarsa conoscenza o alla totale assenza di studio delle carte.  A questo proposito, infatti, forse lei non sa che l’autismo non si delinea dalla nascita (è quanto dichiara lei nel suo comunicato, quando afferma che “i ragazzi autistici verranno seguiti dalla nascita sino alla maggiore età”), ma il disturbo dello spettro autistico viene diagnosticato intorno ai tre anni. Basta consultare internet (cosa che lei, assessore, fa spesso, considerato il copia e incolla del suo programma…) per rendersebe conto. Fermo restando che l’autismo sta alla riqualificazione urbana come il latte sta alle cozze! 

Assessore, forse sarebbe il caso che lei tornasse a fare l’avvocato. Sperando che, almeno in quel caso, si legga attentamente le carte. Il nostro, se non l’ha capito (ma glielo spieghiamo noi), è un invito a dimettersi. Lo faccia lei per prima, per una questione di dignità, altrimenti saremmo costretti ad avanzare noi, nelle opportune sedi, questa richiesta.

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