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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Francavilla Fontana

Centristi, stop a Bruno. "Ma vado avanti"

FRANCAVILLA FONTANA – Non si gioca solo a Brindisi la partita degli equilibri politici dei prossimi mesi e, forse, dei prossimi anni. Nella primavera del 2014 saranno chiamati alle urne i cittadini di Francavilla Fontana e Ostuni per il rinnovo dei consigli comunali e la elezione dei sindaci.

FRANCAVILLA FONTANA – Non si gioca solo a Brindisi la partita degli equilibri politici dei prossimi mesi e, forse, dei prossimi anni. Nella primavera del 2014 saranno chiamati alle urne i cittadini di Francavilla Fontana e Ostuni per il rinnovo dei consigli comunali e la elezione dei sindaci. Nell’ordine, sono le città più grandi della provincia dopo il capoluogo e Fasano, e qualcuno pensa già di intessere alleanze vincolanti per entrambe le realtà. Nella definizione degli schieramenti e delle candidature è più avanti Francavilla Fontana, mentre a Ostuni il problema dominante nel centrosinistra è la successione a Domenico Tanzarella.

Tanzarella lascerà Palazzo San Francesco dopo i due mandati consecutivi ma certamente non la politica né disperderà i propri consensi personali, situazione in cui il partito maggiormente in difficoltà è il Pd, cui spetterebbe il candidato sindaco della coalizione, ma che ovviamente è sottoposto a forti tensioni interne per la scelta del candidato stesso, che deve trovare il consenso di tutti i partner. Obiettivamente, la presenza in questo confronto di personalità forti come quella dello stesso sindaco uscente, e nel Pd di un senatore, Salvatore Tomaselli, e di un consigliere regionale, Giovanni Epifani, che a Ostuni si giocano parte importante dei propri voti, rende complicatissima la vita del gruppo dirigente locale del Partito democratico.

A Francavilla Fontana, invece, a tentare di rendere la vita difficile al Pd sono i sempre più invadenti alleati centristi, che hanno messo in discussione anche la scelta del candidato sindaco già compiuta dal Partito democratico, che ha deciso di puntare sull’ex assessore provinciale ai Lavori pubblici, Maurizio Bruno, per l’ennesimo tentativo di scalzare da Palazzo Imperiali la maggioranza di centrodestra che vi regna incontrastata da parecchie tornate elettorali, ma che oggi è azzoppata dalla fine prematura della giunta guidata da Vincenzo Della Corte (dopo l’arresto del sindaco per vicende non inerenti tuttavia l’amministrazione civica), e che per restare in sella ha scelto come candidato il campione di maratona Giacomo Leone, il poliziotto che espugnò New York.

La candidatura Bruno non piace a Udc e Noi Centro, che fanno capo all’ex presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, famiglia e dimora ad Oria, ma francavillese di origine. Ferrarese non è sceso in campo per tentare la sorte nella sfida per la conquista di Palazzo Imperiali, ma vorrebbe influire sulla scelta della persona alla quale affidare questo compito. Il problema è che i centristi a Francavilla Fontana non hanno candidati forti, e forse sperano di restare in gioco diventando parte decisiva della scelta del candidato. Bruno (il quale a BrindisiReport.it ha confermato di essere e voler restare renziano) non sembra curarsi molto delle doglianze di Udc e Noi Centro, dichiarandosi invece favorevole alle primarie di coalizione.

Insomma, se la sua candidatura non piace o non è condivisa, fa capire Bruno, si facciano avanti i nomi alternativi, ma dovranno misurarsi con il gradimento preventivo di iscritti ai partiti di centrosinistra ed elettorato di area. Rifondazione ha già accettato di partecipare alle primarie, Sel non pare invece disponibile dopo che nella riunione di area la sua proposta di ricandidare l’avvocato cattolico Carlo Tatarano è stata respinta. Maurizio Bruno però conta di accogliere nel proprio cartello di liste vari nomi di appartenenti ad altre formazioni della sinistra e dei movimenti che sono stufi di contrapposizioni e distinguo, e si compiace degli incoraggiamenti che riceve per strada e su Facebook. Non sembra preoccupato dai segnali che arrivano dall’Udc e da Noi Centro.

Paradossalmente, data la sua esperienza nella giunta provinciale guidata proprio da Ferrarese prima dell’abbandono, il candidato del Pd avrebbe dovuto trovare adesione pressoché incondizionata presso l’Udc e Noi Centro. Ma così non è. “Forse anche perché in quella giunta sono stato il più critico”, è’ l’unica battuta che Bruno si concede. Tra gli avversari, oltre a Giacomo Leone, si troverà anche il candidato di Fli (e del consigliere regionale ed ex senatore di An, Euprepio Curto), Domenico Attanasi, presidente dell’Aida di Brindisi, l’associazione dei giovani avvocati: “E’ un bravo ragazzo – dice Maurizio Bruno – e sarà un avversario corretto e preparato”. In conclusione, il Pd di Francavilla Fontana tirerà diritto e non pare propenso, per cominciare la lunga campagna elettorale, ad aspettare accordi incrociati che coinvolgono il discorso delle alleanze a Ostuni.

 

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