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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Centrosinistra decisivo: adottato il Dpp

BRINDISI – Il Documento programmatico preliminare, quello che dice come sia giunto il momento che Brindisi faccia una virata verso nuove forme di sviluppo compatibile con la salute dei cittadini e con l’ambiente, che non servono tante più case di quante ce ne siano, ma che ci vuole un nuovo tipo di casa, a costi accessibili per i giovani e in quartieri dotati di servizi, e che il porto non ha bisogno di un rigassificatore, ma di entrare nel grande giro europeo della logistica delle merci e dei passeggeri, è stato alla fine adottato grazie alla minoranza di centrosinistra che ha assicurato il numero legale a questa ultima seduta dell’era Mennitti.

BRINDISI – Il Documento programmatico preliminare, quello che dice come sia giunto il momento che Brindisi faccia una virata verso nuove forme di sviluppo compatibile con la salute dei cittadini e con l’ambiente, che non servono tante più case di quante ce ne siano, ma che ci vuole un nuovo tipo di casa, a costi accessibili per i giovani e in quartieri dotati di servizi, e che il porto non ha bisogno di un rigassificatore, ma di entrare nel grande giro europeo della logistica delle merci e dei passeggeri, è stato alla fine adottato grazie alla minoranza di centrosinistra che ha assicurato il numero legale a questa ultima seduta dell’era Mennitti.

“Con questa prova – dice Enzo Albano del Pd – non solo abbiamo consentito l’adozione di un atto fondamentale per mantenere aperto il percorso verso nuovi assetti urbanistici della città, esigenza posta dai cittadini e dalle imprese, lungo cui potremo discutere e introdurre nuove idee e miglioramenti. Oggi il centrosinistra si è candidato realmente come futura forza di governo di Brindisi, per senso di responsabilità ed estraneità a logiche di gioco allo sfascio di cui invece  si è macchiata buona parte del centrodestra. Era questa la maggioranza che Mennitti diceva di conoscere a fondo?”. Rammarico, sia pure in tono diverso, aveva espresso l'assessore all'Urbanistica, Tonino Bruno.

Albano si riferisce alla diserzione in massa - assente per i noti motivi il sindaco, gestione affidata al vice Mauro D'Attis - dei consiglieri del PdL e associati, a partire dal capogruppo Pasquale Dagnello, o da figure come quella di Nicola Di Donna. Su 24 seggi della maggioranza, oggi solo dodici erano occupati. Ma all’inizio erano arrivati nell’aula del consiglio comunale solo undici esponenti del centrodestra, che sommati ai nove dell’opposizione non consentivano il raggiungimento del numero legale. E’ stato necessario chiamare d’urgenza Rino Galluzzo, che è alla fine ha portato a 21 il numero dei presenti, il minimo indispensabile. Per il sì hanno votato in 14 (inclusi due esponenti dell’opposizione, quindi, Pisanelli e Monetti), 7 le astensioni.

“La nostra astensione è un segnale politico di differenziazione dalla maggioranza uscente. Sul piano formale, in questa sede, risulta infatti che il Dpp è stato adottato all’unanimità. E’ un atto importante, che contiene anche nostre proposte. Sottolineo ciò – dice ancora Enzo Albano – per evitare che qualcuno imbastisca speculazioni elettorali sulla nostra posizione, che – ripeto – è stata di convinta responsabilità. Penso a questioni che bisognerà sanare, come quella di Acque Chiare, su cui noi abbiamo anche proposto una mozione, e che solo grazie all’adozione del Documento programmatico preliminare si potrà affrontare nei prossimi mesi”.

Già, i prossimi mesi. Saranno tutti di commissariamento fino alle elezioni del turno unico della primavera 2012. Il commissario prefettizio si deve insediare dall’1 settembre, in attesa che arrivi quello designato dal governo. Questione di pochi giorni. Ma del Dpp si continuerà a discutere: “Abbiamo dilatato i tempi delle osservazioni per consentire ai cittadini attraverso le loro espressioni associative o singolarmente, di proporre modifiche e integrazioni – spiega Albano -. Dai 20 giorni previsti dalla legge, siamo passati a 90, che decorrono dalla pubblicazione della bozza di Dpp adottata sull’albo pretorio”.

Brindisi non resterà dunque senza linee guida nel lungo autunno-inverno in cui arriveranno al pettine molti nodi, a partire da quello del rigassificatore alle questioni degli assetti del porto, ai servizi. Una città probabilmente più consapevole, dopo le esperienze degli ultimi anni che hanno trovato una sintesi molto significativa nella chiusura odierna. Alla fine del commissariamento, si dovrà votare non più per 40, ma per 32 consiglieri. E molti si dovranno trovare un lavoro.

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