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Comune di Brindisi, dimissionari tutti i consiglieri: 32 su 32

Domani mattina le firme degli ultimi cinque: Giampiero Pennetta, Lucio Licchello, Massimiliano Cursi, Vito Gloria e Carmelo Palazzo. Entro le 10,30 appuntamento dal segretario generale per la consegna: scioglimento decretato, si torna al voto il 5 giugno

BRINDISI – Oggi, domenica 7 febbraio 2016, è l’ultimo giorno di vita del Consiglio comunale di Brindisi, dopo l’arresto di Mimmo Consales, la vigilia dello scioglimento: domani mattina saranno consegnate le firme di tutti e 32 i dimissionari.

Arriveranno lunedì quelle dei cinque che mancano all’appello, vale a dire Giampiero Pennetta, Lucio Licchello, Massimiliano Cursi, Vito Gloria e Carmelo Palazzo, tutti impegnati nella giornata di sabato, qualcuno fuori Brindisi per impegni familiari e di ritorno in serata. Ma comunque pronti a firmare, come hanno confermato in mattinata.

L’elenco con le autentiche dei notai sarà depositato alle 10,30 nelle mani del segretario generale di Palazzo di città, Paola Giacovazzo, e di conseguenza le Assise saranno sciolte, determinando il ritorno alle elezioni a giugno, probabilmente il 5.

Sarà, quindi, la fine dell’Amministrazione di centrosinistra guidata da Mimmo Consales, rimasta a galla con la formula del laboratorio che ha visto assieme Pd e centristi, e fatta cadere dalla magistratura prima ancora che dai consiglieri firmatari. Se non ci fossero stati gli arresti eccellenti di sabato, non ci sarebbe stato l’epilogo, nonostante i tentativi delle opposizioni visto che i numeri per la spallata non c’erano stati. Si erano fermati a 15. Quindici consiglieri pronti alle dimissioni, tre della maggioranza sino all’ultimo con il punto interrogativo e quelli del gruppo del Pd difensori dell’operato del sindaco e della Giunta.

giovanni brigante e mauro d'attis-2-2-2Poi la svolta, la corsa alle firme iniziata ieri pomeriggio: centrodestra chiamato a raccolta da Mauro D’Attis che ha dato appuntamento dal notaio Michele Errico, dove si sono visti per le firme Cosimo Elmo, Pietro Guadalupi e Piero Santoro; Massimiliano Oggiano dei Conservatori e Riformisti; Ilario Pennetta di Brindisi avanti veloce; Antonio Pisanelli di Fli. Dal notaio Errico è andato anche Riccardo Rossi di Brindisi Bene Comune, candidato sindaco nel 2012 e di recente anche candidato governatore.

Di fronte al notaio Giuseppe Ambrosi, fatto arrivare dal Pd da San Vito dei Normanni, a Brindisi, presso Palazzo Virgilio, hanno firmato: Luciano Loiacono, presidente del Consiglio; Salvatore Brigante capogruppo del Pd, Antonio Elefante, Enrico Latini, Salvatore Valentini e Umberto Ribezzi; Giuseppe D’Andria e Toni Muccio per Noi Centro;  Maurizio Colella di Progettiamo Brindisi e Salvatore Giannace di recente dichiaratosi indipendente; Francesco Cannalire Api; Francesco Renna e Ferruccio Di Noi di Brindisi di Tutti; Antonio Ferrari e Massimo Pagliara del Michele Emiliano e Mauro D'Attis al carnevale di Putignano-2Centro democratico e Luigi Sergi ex Scelta civica.

Quest’ultimo finito al centro delle polemiche politiche per l’assunzione del figlio nello staff di Consales, dopo aver garantito l’approvazione di delibere in materia di bilancio, diventando il 17esimo, numero stabilito per il quorum qualificato (a sinistra, il presidente della Regione Michele Emiliano e Mauro D'Attis al carnevale di Putignano, in una foto pubblicata sul profilo Twitter del governatore).

A Palazzo Virgilio hanno anche firmato per le dimissioni Giovanni Brigante della lista Sviluppo e lavoro e Roberto Fusco di Si’ democrazia. Nell’elenco dei firmatari anche Giampiero Epifani eletto nell’Udc, il cui posto in Consiglio è stato escluso dal Consiglio di Stato in accoglimento del ricorso presentato da Raffaele Iaia. Fine di questo capitolo politico-amministrativo, non di quello giudiziario che va avanti.

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