Consales vicinissimo alla vittoria
BRINDISI – Ancora un aggiornamento dai comitati elettorali di Brindisi città, in grandissimo fermento, e sembra che la tendenza che emerge dai voti validi sin qui conteggiati spinga sempre più verso l’elezione al primo turno del giornalista Mimmo Consales a sindaco di Brindisi. Ecco la situazione su 8291 voti validi provenienti da varie sezioni elettorali dei diversi quartieri, mentre non è mancato qualche episodio di cronaca (sempre elettorale), come l’allontanamento dalla sezione numero 1 del segretario cittadino del Pd, Antonio Elefante, da parte della Guardia di Finanza.
BRINDISI – Ancora un aggiornamento dai comitati elettorali di Brindisi città, in grandissimo fermento, e sembra che la tendenza che emerge dai voti validi sin qui conteggiati spinga sempre più verso l’elezione al primo turno del giornalista Mimmo Consales a sindaco di Brindisi. Ecco la situazione su 8291 voti validi provenienti da varie sezioni elettorali dei diversi quartieri, mentre non è mancato qualche episodio di cronaca (sempre elettorale), come l’allontanamento dalla sezione numero 1 del segretario cittadino del Pd, Antonio Elefante, da parte della Guardia di Finanza.
Consales accentua ulteriormente la prospettiva della vittoria al primo turno con il 54,47 per cento. Mauro D’Attis resta attorno al 26,22 per cento. Brigante è dato al 7,76 per cento, mentre pochi decimi di punto in percentuale separano Fusco e Rossi, rispettivamente al 5,91 per cento e al 5,64. Ma sono anche i dati dell’ufficio elettorale del Comune di Brindisi che cominciano a dare la vittoria di Consales al primo turno come molto probabile: su 3204 voti e un decimo delle sezioni elettorali, il giornalista candidato del centrosinistra ufficiale ha il 52,87 per cento, D’Attis (centrodestra) il 24,13 per cento, Giovanni Brigante il 9,58 per cento, Fusco il 7,21 e Rossi il 6,21.
Liste su 1626 voti validi: il Pdl affonda inesorabilmente all’8,73 per cento, il Pd va al 22,02 ed è avanti all’accoppiata Udc (12,36 per cento) e Noi Centro (8,86), mettendo in discussione per ora il fatto che Massimo Ferrarese sia la forza trainante del cosiddetto Laboratorio.
