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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Provincia, il bilancio va bene ai sindaci ma non ai consiglieri della destra

I gruppi di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia lasciano l'aula al momento del voto dello strumento finanziario previsionale

BRINDISI – Il Documento unico di programmazione della Provincia di Brindisi il giorno prima è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea dei sindaci, inclusi quelli di centrodestra, ma il giorno dopo non piace ai consiglieri provinciali della stessa area, che lasciano l’aula al momento del voto e oggi diramano una nota di critica agli strumenti di bilancio dell’ente.

“Si è riunito il 19 settembre il Consiglio provinciale di Brindisi per discutere e approvare lo schema di bilancio di previsione 2019-2021, con il piano delle valorizzazioni e delle alienazioni anno 2019-2021, il programma biennale degli acquisti di beni e servizi - art. 21 del decreto legislativo 50/2016 e il programma triennale dei lavori pubblici ed elenco annuale e il documento unico di programmazione (Dup) per il Triennio 2019-2021”, premette il comunicato firmato da Lega Salvini premier, Forza Italia, Fratelli d’Italia.

“I gruppi di minoranza, rappresentanti della coalizione del centrodestra nel seno dell’assise provinciale dopo l’approvazione della seduta precedente, posta come primo punto all’ordine del giorno, hanno successivamente deciso di abbandonare l'aula non partecipando alla votazione per l’approvazione del bilancio previsionale, dando un forte segnale di dissenso al modus operandi che sta caratterizzando la gestione del presidente Rossi e rilasciando una dichiarazione di non partecipazione al voto”, informa la nota.

“La maggioranza, seppur con numeri risicati, 7 al cospetto dei 6 della minoranza, ha approvato, fortemente fuori termine, un bilancio formale che come prevedeva il decreto ministeriale del 25 gennaio 2019 doveva essere approvato in deroga entro il 31 marzo 2019. È inverosimile – sostiene il centrodestra - pensare di approvare un bilancio di previsione 2019 a fine settembre. Trattasi evidentemente di adempiere ad un dovere formale ma privo di qualsiasi effetto sostanziale e di effettiva aderenza alla realtà”.

“Ribadiamo, inoltre, che il bilancio – prosegue il comunicato congiunti di lega, Forza Italia e Fdi) deve essere tecnicamente basato su dati certi.  Affermazione che trova riscontro anche nella relazione posta dai revisori contabili, che evidenziano la non commisurata capacità di riscossione dell'Ente, il mancato inventario degli immobili provinciali e del bilancio delle società partecipate come la Santa Teresa, poiché il bilancio di tale partecipata, è strettamente subordinato a quello della Provincia”.

“Pertanto, approvare un bilancio di previsione a settembre vuol dire anche lasciare i lavoratori della Santa Teresa in assoluta incertezza in quanto seppur quasi a fine anno, ancora non sono quantificate le somme da destinare a quei lavoratori che da troppo tempo vivono nell'altalenante situazione di non conoscere il proprio destino professionale che ovviamente si ripercuote sulle serenità personali e anche delle loro famiglie”, conclude il comunicato, e “fa appello al presidente Rossi e alla sua maggioranza di prendere necessariamente coscienza degli equilibri politici in Provincia nel rispetto del concetto più basilare di democrazia”.

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