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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Tributi: via libera all'internalizzazione, lavoratori Abaco su tutte le furie

Urla contro la maggioranza dopo l'approvazione della delibera che prevede la parziale internalizzazione del servizio di riscossione delle entrate comunali

BRINDISI – Subito dopo la votazione, i lavoratori della ditta Abaco hanno sfogato la loro rabbia, inveendo contro la maggioranza. In un clima incandescente è stata approvata la delibera che prevede la parziale internalizzazione del servizio di riscossione delle entrate comunali. Il consiglio comunale ha dato il via libera al provvedimento con i soli voti (20) della maggioranza, al termine di un lungo dibattito animato da una forte contrapposizione fra i due schieramenti. Il confronto è ripreso dal punto in cui era rimasto in sospeso martedì scorso (26 novembre), quando la seduta venne interrotta a seguito di un lieve malore accusato dal consigliere comunale Massimiliano Oggiano, oggi regolarmente fra i banchi.

Video: l'ira dei dipendenti Abaco

La delibera

I lavoratori sono entrati nell’aula Caiati indossando una maglietta bianca recante la scritta “Salviamo i dipendenti Abaco”. La stessa t-shirt è stata indossata anche dai consiglieri d’opposizione Oggiano, Umberto Ribezzi, Gianluca Quarta, Gabriele Antonino, Tiziana Motolese e Paolo Le Grazie. La delibera porterà all’internalizzazione del servizio di riscossione volontaria dei tributi maggiori (Imu, Tasi, Tari), con l’incremento di quattro unità di persona da assegnare all’ufficio tributi, prevedendo l’eventuale esternalizzazione solo di attività di backoffice.

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Verrà affidata a una ditta esterna, invece, la riscossione coattiva delle entrate comunali (fitti e relativi oneri condominiali, sanzioni amministrative derivanti dal codice della strada, attività propedeutiche all’accertamento e contrasto all’evasione dei tributi maggiori, delle entrate erariali e dell’imposta di soggiorno). Saranno di competenza di una ditta esterna anche tutte le fasi di gestione dell’imposta comunale sulla pubblicità, dei diritti sulle pubbliche affissioni, della Tassa occupazione suolo pubblico, della Tari giornaliera.

Gli emendamenti 

I dipendenti dell’Abaco (21 unità in tutto, di cui 16 con contratti a tempo indeterminato) temono che l’internalizzazione parziale del servizio, con risparmio di circa 700mila euro per l’amministrazione comunale, causerà la perdita di posti di lavoro. E non è stata di alcun conforto, per loro, l’approvazione, con i soli voti della maggioranza, di un paio di emendamenti che prevedono “punteggi premianti al maggior numero di lavoratori e prioritariamente ai titolari di contratto a tempo indeterminati impiegati dall’attuale gestore che il nuovo gestore si impegni a riassorbire”, impegnando lo stesso sindaco “nella successiva fase di ricollocazione del personale, anche con l’ausilio di eventuali accordi sindacali, affinché le misure di protezione sociale siano le più ampie possibili nella situazione data”.

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Bocciato, invece, un emendamento proposto da Gabriele Antonino (Pri), con il parere non favorevole del dirigente Simone Simeone, per l’introduzione della clausola sociale.  Il bando di gara verrà preparato nei prossimi mesi. Il contratto fra Abaco e il Comune, prorogato di sei mesi, scadrà nel giugno 2020. 

Rossi: "Ci sarà spazio per salvaguardare i lavoratori"

“Questa città – dichiara Rossi - negli ultimi 20 anni è stata stuprata da un classe politica che ha l’ha portata sull’orlo del precipizio. Adesso il Comune di Brindisi ha uno squilibrio dei conti di 8-10 milioni di euro più una massa debitoria che chi porta a un piano di riequilibrio. Su questo uno degli interventi è quello che riguarda anche la gestione dei tributi". 

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“Ci sarà lo spazio – afferma ancora il sindaco, dai banchi della giunta - per salvaguardare la platea dei lavoratori, ma tutto questo fa parte di un percorso. Oggi avete messo questa maglietta. Domani dovrete mettere anche altre magliette. Questa è una parte di un pacchetto di misure assolutamente necessario per far sì che la città di Brindisi non vada in dissesto. E’ un impegno difficile rispetto alla quale questa amministrazione non intende distrarsi”. 

L'opposizione 

Dall’opposizione, nessuno sconto. “L’Emendamento del sindaco – afferma Oggiano (Fratelli d’Italia) - è una presa in giro al consiglio comunale e a coloro i quali dovrebbero esserne i destinatari”.  Massimo Ciullo (Lega), rimarca come “l’inseguimento, per quanto necessario e da certi aspetti giustificato, del maggior risparmio possibile, va a penalizzare un lavoro qualificato, come se non fosse una risorsa”. “Stiamo riducendo l’attività politico amministrativa – afferma il consigliere - alla ricerca spasmodica di un risparmio senza renderci conto che questo potrebbe comportare un maggior costo”. 

“Le spese che vanno tagliate – afferma Roberto Cavalera (Forza Italia) - sono quelle improduttive. Non capisco perché una rimodulazione dell’intera spesa pubblica vada a colpire un settore produttivo come Abaco, anziché tagliare i rami secchi. L’emendamento del sindaco è solamente fuffa. Qui c’è un problema di volontà politica di portare avanti un disegno che rischia di mandare a casa i lavoratori, trasformando un servizio eccellente in un servizio pessimo”. Sempre dai banchi di Forza Italia, il consigliere Gianluca Quarta, protagonista di un vivace scambio di battute sia con il sindaco che con il consigliere Antonio Elefante (Pd), ha fatto risuonare le note di “Bella Ciao” mentre era in corso la votazione della delibera.

Lavoratori Abaco-3

Poco dopo, una volta arrivato il via libera al provvedimento, i lavoratori hanno espresso tutto il loro malcontento nei confronti della maggioranza, con urla ed improperi. Fra gli altri ordini del giorno di una seduta che con ogni probabilità andrà avanti fino a tarda sera, la delibera che prevede la fusione della Multiservizi nella partecipata Energeko e le due delibere riguardanti il Palaeventi: quella sull’esproprio dei terreni situati in contrada Masseriola e quella sulla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. 

Il via libera alla fusione fra le due società partecipate è arrivato con i voti della maggioranza. 

Articolo aggiornato alle ore 20.57 (approvata fusione della Multiservizi nella Energeko)

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