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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Asi: i politici costretti ad "autocertificare", Mennitti: "Una pessima figura"

BRINDISI – Dapprima, era rimasto a guardare, in silenzio. Davanti a lui, si alternavano consiglieri comunali che passavano da un banco all'altro, anche da uno schieramento all'altro, a caccia di voti per rappresentare il Comune nel consorzio Asi.

BRINDISI – Dapprima, era rimasto a guardare, in silenzio. Davanti a lui, si alternavano consiglieri comunali che passavano da un banco all'altro, anche da uno schieramento all'altro, a caccia di voti per rappresentare il Comune nel consorzio Asi.

Un'infinita conta, cercando di intercettare eventuali “traditori”, da rimpiazzare comunque istantaneamente con gli indecisi dell'ultima ora, ai quali era possibile spillare ancora la preferenza. Domenico Mennitti ha osservato ancora, magari non senza provare amarezza, ma ha mandato giù. Ma di fronte al teatrino dei consiglieri costretti a specificare nominalmente se appartenessero alla maggioranza o all'opposizione, non ci ha visto più. Ha abbandonato la sua postazione, si è diretto verso l'area dell'opposizione – scelta forse casuale, probabilmente avrebbe assunto volentieri lo stesso atteggiamento anche nei confronti della sua maggioranza -, e ha redarguito l'intera aula: “Adesso basta, stiamo facendo una pessima figura agli occhi dei brindisini. In cinquant'anni di politica non mi era mai, e dico mai, capitata una cosa del genere. Essere costretti a chiarire a chiamata se si fa parte della maggioranza o no? E lo avete chiesto anche a me. Ma stiamo scherzando?”.

La regola era stata decisa nella conferenza dei capigruppo per evitare confusioni tra gli eletti dalla maggioranza e il designato dall'opposizione, ma “l'autocertificazione di appartenenza politica” proprio non è piaciuta al sindaco. Prima lo aveva incalzato il consigliere dell'opposizione Oreste Bianco (“Sindaco, le era mai successa una cosa del genere?”, “No, mai”), poi il primo cittadino ha preso la parola e ne ha avuto per tutti, a sinistra come a destra: “Stiamo facendo una pessima figura”, invitando tutti a guardare verso il pubblico (per la verità molto esiguo, altro evidente esempio della disaffezione dei cittadini nei confronti della gestione politica) e verso telecamere e stampa che dovevano documentare il dibattito. “In questi giorni si parla del disinteresse della gente nei riguardi di una politica che sembra distratta rispetto alle esigenze della popolazione, e noi evidentemente oggi non siamo da meno. In cinquant'anni non avevo mai vissuto una cosa del genere”, alludendo all'appello con presentazione da parte di ogni consigliere comunale. “Lo avete chiesto a me, sì, avete chiesto al sindaco di ribadire che sono della maggioranza. Ma ci rendiamo conto? Ma che è politica è questa”, ha concluso il primo cittadino prima di relazionare sulle nomine, secondo quanto prevedeva il protocollo.

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