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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Consulenze illegittime: il Comune non le rende pubbliche

Gli incarichi assegnati dal Comune di Brindisi per le consulenze esterne, dal 2008 ad oggi, non sono mai stati pubblicati sul sito internet ufficiale dell’ente locale; queste li renderebbe illegittimi al punto che, il pagamento dei compensi, determinerebbe una responsabilità erariale di pari valore rispetto alle consulenza stesse.

BRINDISI – Gli incarichi assegnati dal Comune di Brindisi per le consulenze esterne, dal 2008 ad oggi, non sono mai stati pubblicati sul sito internet ufficiale dell’ente locale; queste li renderebbe illegittimi al punto che, il pagamento dei compensi, determinerebbe una responsabilità erariale di pari valore rispetto alle consulenza stesse. Il Comune cioè, potrebbe essere chiamato dalla Corte dei conti a versare come sanzione la stessa cifra già pagata per gli incarichi. L’allarme giunge sotto forma di un’interrogazione presentata al sindaco Domenico Mennitti, dal consigliere del Pd Enzo Albano che, al primo cittadino, chiede spiegazioni e chiarimenti per tutte le consulenze relative agli anni 2008, 2009 e 2010. “La legge finanziaria del 2008 – ha scritto Albano nella sua interrogazione – ha previsto che, a decorrere dal primo gennaio 2008, i contratti relativi a rapporti di consulenza con il comune sono efficaci dalla data di pubblicazione sul sito web del comune dei dati relativi al nome del consulente, all’oggetto dell’incarico e al relativo compenso”. L’obiettivo perseguito dalla legge infatti, ha ribadito Albano, è quello di rendere sempre più trasparente l’operato di una pubblica amministrazione, consentendo un più efficace controllo da parte dei cittadini su come viene speso il denaro pubblico. L’omessa pubblicazione, secondo la legge 244 del 2007, costituisce un illecito disciplinare a cui corrisponde una sanzione pari agli importi versati, di cui è responsabile il dirigente comunale. Quanti soldi sono stati spesi negli ultimi tre anni e la Corte dei conti è al corrente che il sito del Comune di Brindisi non riporta gli elenchi obbligatori? Con queste domande, a cui si aggiunge una richiesta specifica per l’anno 2008 in cui – secondo una stima del consigliere – sarebbe stato speso un milione di euro, Albano scrive a Mennitti chiedendo una risposta pubblica. Con un suggerimento: non potrebbero essere gli stessi impiegati e dirigenti comunali a svolgere le mansioni affidate ai consulenti?

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